Chapter 8 - Pain

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POV HARRY

Quando avevo saputo dell'incidente di Louis ero subito andato da Zayn per vedere se sapesse qualcosa in più.

Lo trovai seduto nella hall mentre parlava al telefono con qualcuno.

-Fizzy cosa stai dicendo?- era seduto ed aveva la fronte appoggiata ad un mano con lo sguardo basso – e perché è tornato?-

Era in silenzio, probabilmente ascoltava la risposta.

- ma non è possibile cazzo! Non lo aveva già fatto soffrire abbastanza? Io.. non so cosa dire.. mi spiace. – sospirò passandosi una mano tra i capelli – ora come sta?-

Zayn aveva gli occhi lucidi, si vedeva che ci teneva al ragazzo. Dopotutto si conoscevano da tempo e probabilmente conosceva anche la sua famiglia.

- non parla.. – sussurrò Zayn ripetendo quello che sentiva al telefono.

Pochi minuti dopo chiuse la chiamata ed infilò il telefono nella tasca posteriore dei jeans alzandosi dal divanetto.

Quando mi vide si immobilizzò – quanto hai sentito?-

Io alzai le spalle – quasi nulla tranquillo. Voglio solo sapere come sta –

Vidi lentamente le lacrime salirgli agli occhi e si lasciò cadere a terra inginocchiandosi.

Lo presi al volo per evitare che si facesse male e lo abbracciai.

Lui si aggrappò alle mie spalle e scoppiò in un pianto liberatorio – Male! Sta molto male.-

Erano passati dieci giorni dall'incidente di Louis in Germania e lui era tornato il giorno prima, ma non era da solo.

Con lui era sceso dall'aereo un altro ragazzo con i capelli castani quasi rasati e occhi nocciola.

Non avevo ancora visto né Louis né il nuovo arrivato.

Era stato Niall a darmi tutte le informazioni.

A quanto pare il ragazzo si chiamava Liam Payne ed era un vecchio amico di Louis che abitava come lui a Lipsia. Sarebbe stato con noi per un po' di tempo.

I manager di Louis gli avevano promesso di lasciargli un mese di pausa dopo il suo incidente ma lui aveva insistito nonostante la costola fratturata. E alla fine aveva convinto tutti a farlo gareggiare e anche a portarsi dietro il suo amico.

Quando li vidi quella sera a cena pensai subito che i due dovevano conoscersi da tempo.

Notai piccole cose, come ad esempio il fatto che quando gli venivano portati piatti di cibo e Liam prendeva qualcosa da quello di Louis, lui non faceva una piega. Mentre ricordo molto bene che l'anno scorso Niall gli aveva rubato una cotoletta e lui lo aveva quasi preso a pugni.

Inoltre sembrava che questo Liam fosse l'unico in grado di stargli vicino.

Aveva allontanato tutti, Zayn compreso, che lo guardava amareggiato e dispiaciuto dal nostro tavolo.

Quando lo avevo incontrato non aveva nemmeno alzato lo sguardo per salutarmi.

Non mi aspettavo chissà cosa, però mi ero sentito deluso.

Non era più lo stesso Louis.

Non era più stronzo, egocentrico e menefreghista.

Aveva profonde occhiaie a circondargli gli occhi, la mascella era più pronunciata e lui sembrava molto dimagrito.

Si vedevano la sofferenza e la tristezza nei suoi occhi.

Sembrava che la voglia di vivere se ne fosse andata dal suo corpo.

Notai che Liam gli stava parlando in tedesco e cercava di farlo mangiare, ma lui continuava a scuotere la testa per fargli capire che non voleva.

Liam abbassò la forchetta nel piatto e gli mise una mano sulla spalla in segno di solidarietà.

L'altro gli rispose con un piccolo sorriso, che durò solo pochi secondi.

La corsa venne vinta da un pilota della Suzuki, mentre Louis arrivò secondo, io terzo, Niall settimo e Zayn quinto.

Ero piuttosto soddisfatto della mia gara, ma ero più che altro preoccupato per Lou.

Avevo notato gli sguardi preoccupati di Zayn e del suo amico Liam mentre saliva sul podio.

Aveva faticato a causa della costola e dopo una gara passata praticamente steso su una moto non doveva essere in una buona situazione.

Nonostante tutto lui sorrideva alle telecamere, ma si vedeva che era il sorriso più finto del mondo.

Si vedeva che stava soffrendo terribilmente e non solo per il dolore fisico, anche per quello mentale.

The final race // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora