Chapter 12 - German showers

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POV LOUIS

Questa volta ero arrivato secondo, ma poco importava perché il mio punteggio era comunque altissimo.

Non lo avrei mai più creduto ma quel marmocchio di uno Styles mi stava incredibilmente aiutando.

Dormivamo quasi ogni sera insieme, anche se aveva capito che avevo bisogno dei miei spazi.

Vedevo che mi osservava voglioso quando dormivo in boxer, anche se cercava di nasconderlo.

Io mi fidavo di lui, ma avevo ancora bisogno di un po' di tempo e lui me lo stava concedendo.

Mi stava aspettando.

In queste ultime settimane ci eravamo avvicinati molto e io ero infinitamente grato di ciò che stava facendo per me. Dopotutto nessuno lo obbligava.

Dopo l'Olanda ci eravamo spostati in Germania e i manager avevano prenotato un albergo a Lipsia per tutti quanti, visto che era la città più vicina al circuito.

Tornare lì così presto non mi aveva aiutato molto, però dovevo assolutamente superare la cosa.

Quel giorno, proprio come era accaduto una settimana prima a casa di Zayn, mia madre aveva deciso di invitare me ed i miei amici a pranzo.


POV HARRY

Louis suonò il campanello e venne ad aprirci una ragazza di circa 20 anni con lunghi capelli castani e gli occhi azzurro chiaro.

Appena vide il fratello gli saltò addosso e lo stritolò in un abbraccio.

Ben presto fummo dentro e Louis venne sommerso da una mandria di bambini urlanti e si ritrovò steso a terra con le sorelle ed il fratellino seduti su di lui.

Louis rideva, si vedeva che era felice e sereno come non le era ormai da tempo.

Vederlo lì, circondato dalla sua famiglia e da persone che gli volevano bene mi fece sciogliere il cuore.

Una donna sulla quarantina si affacciò con un grembiule e uno straccio in mano e stritolò il povero ragazzo - Hallo mama.- disse Louis con affetto ricambiando l'abbraccio.

Lei si allontanò ed asciugò le lacrime - Hallo Boo! Alles klar?- chiese con espressione preoccupata.

Louis annuì appena e le regalò un piccolo sorriso.

Poi la donna si girò verso di noi sorridendoci, dopo aver abbracciato Zayn e Liam si rivolse a me e Niall in inglese.

- ciao ragazzi! È un piacere conoscervi, io sono la mamma di Boo, Johanna.-

Le strinsi la mano presentandomi e poi guardai Louis arrossire leggermente per come lo aveva appena chiamato la madre.

Il pranzo fu piacevole e mangiammo cibi tipici tedeschi.

Ero sempre più convinto che di vegetariani in Germania non potessero sopravvivere perché qui si mangiava solo carne.

Stavo addentando uno spiedino quando sentii qualcosa accarezzarmi una coscia.

Abbassai lo sguardo e notai che si trattava della mano di Louis.

Lui mi stava guardando ed aveva un piccolo sorrisino furbo dipinto in faccia.

La sua mano si fermò sul mio pacco e mi diede dei gentili colpetti.

Io strinsi i denti attorno allo spiedino per non mugolare ad alta voce.

Qualcosa lì sotto si stava decisamente risvegliando.

Per fortuna Louis venne richiamato da sua madre e si alzò da tavola per sparecchiare e portare il dolce.

Quando quella sera tornammo in albergo passai dalla mia stanza a prendere uno spazzolino e poi andai da Louis.

Lo trovai in bagno mentre si spogliava per entrare in doccia.

Lui probabilmente mi sentì, perché si voltò verso di me e mi squadrò dalla testa ai piedi.

- entra in doccia con me Harry, così finiamo quello che abbiamo iniziato stamattina.-

Io annuii e lo seguii come se fossi in trance.

Una volta svestito lo raggiunsi e lui iniziò a passarmi lo shampoo tra i capelli massaggiandomi la cute.

Mi beai del suo tocco sulla mia pelle e spinsi la testa tra le sue dita.

Quando ebbe finito di sciacquarmi i capelli mi voltai verso di lui.

I suoi capelli erano schiacciati a causa dell'acqua ed incorniciavano perfettamente il suo viso.

Gli occhi erano leggermente arrossati e le sue labbra.. be le sue labbra erano perfette.

Non riuscii a resistergli, così mi sporsi verso di lui baciandolo con dolcezza.

Mi erano mancate le sue labbra morbide.

Chiesi l'accesso e lui non me lo negò.

Le nostre lingue iniziarono una dolce danza, rincorrendosi da una bocca all'altra.

Nel mentre che Louis mi strizzava con i denti il labbro inferiore e lo succhiava dolcemente io gli feci fare qualche passo indietro per appoggiarlo alle mattonelle della doccia.

Il suo corpo tremò, probabilmente a causa del freddo del muro sulla sua pelle.

Ricominciammo a baciarci con lentezza, senza fretta.

Perché non ne avevamo.

In quel momento ci appartenevamo, esistevamo solo io e lui.

Harry e Louis.

Harry e Louis in una doccia di un qualsiasi hotel in Germania.

Harry e Louis che da nemici erano diventati amanti.

Harry e Louis che non avevano il coraggio di smettere di baciarsi perché forse in quel momento qualcosa dentro di loro stava cambiando.

Forse uno dei due stava finalmente guarendo e l'altro lo stava ricostruendo pezzo dopo pezzo.

E forse uno dei due pensava di avere finalmente trovato qualcuno di cui occuparsi, qualcuno da amare.

E forse tutto da quel momento, a partire da quella doccia, sarebbe cambiato in meglio.

O forse no..

The final race // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora