Chapter 17 - Love is in the air

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POV HARRY

Dopo l'esperienza di quella notte ero andato completamente fuori di testa.

Ogni volta che vedevo Louis volevo saltargli addosso e baciarlo e poi farmi fottere.

Lo avevamo fatto ovunque.

In bagno, nel box delle moto, nel ripostiglio delle scope dell'albergo.

Insomma tutto dove potevamo scopavamo.

O almeno per me non era più uno scopare.

Avevo capito di essermi innamorato di lui.

Vederlo sorridere, mangiare, camminare.

Potevo sembrare un maniaco, ma per me era diventato una costante della mia vita.

Il problema era che non sapevo cosa provava lui.

Non sapevo cosa ero io per lui.

Magari mi considerava solo uno con cui sfogare i propri bisogni, ma non uno qualunque, altrimenti non mi avrebbe mai detto nulla riguardo al suo passato.

Eravamo arrivati a Londra quella mattina e, non avendo intenzione di lasciarlo da solo in hotel, lo avevo invitato a casa mia.

Impossibile descrivere la sua espressione quando era entrato nel mio appartamento e si era reso conto di averlo già visto.

Finalmente anche Lou aveva capito chi si era portato a letto quella notte di quattro mesi prima dopo la discoteca.

Al momento io ero steso con la schiena appoggiata al suo petto ed entrambi eravamo nella vasca da bagno.

- ancora non posso crederci che fossi tu quella notte Har. Quando mi sono svegliato il giorno dopo non eri a letto, così me la sono svignata senza farmi troppi problemi- mi stava dicendo mentre mi passava la spugna sulle spalle e sul petto.

Io sorrisi - allora anche tu non ricordavi nulla? Io ho solo piccoli frammenti in testa, ma quando ho scoperto che eri tu ho riacquistato un po' la memoria.-

Lui fermò il movimento della spugna - quindi tu già lo sapevi Styles? Come hai fatto a capire che ero io?-

- beh.. la prima cosa che ho riconosciuto è stato il tuo culo. Quando eravamo in discoteca ero ancora abbastanza lucido. Mi ero avvicinato a te proprio perché le tue chiappe mi chiamavano!-

Louis mi fece un pizzicotto sul petto.

- ehi!- dissi massaggiandomi il punto in cui mi aveva toccato.

Lui rise sulla mia spalla e poi la morse - e così è grazie al mio culo che ci siamo conosciuti! Sapevo che ti piacesse ma non credevo così tanto-

- scherzi? Dovrebbe diventare patrimonio dell'Unesco!-

Louis rise con me, ma mi bloccai quando sentii la sua mano toccare dolcemente il mio pene.

Mi baciò la spalla mentre le sue dita passavano lentamente lungo la mia asta, solleticandola appena.

Poi la prese con tutta la mano e cominciò a fare su e giù con calma.

Io presi ad ansimare piano e poi sempre più forte.

Muovevo le anche per cercare maggior contatto, ma Louis probabilmente non voleva, così con l'altra mano abbracciò il mio busto per tenermi fermo.

I suoi movimenti erano veloci e precisi.

Quando passo il pollice sulla mia punta vidi le stelle.

- Louis - ansimai buttando la testa indietro.

The final race // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora