CAPITOLO 6

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    Quando rientrammo ci scatenammo sulla pista da ballo. Questa volta non rimasi immobile con Dario accanto a me, ballai con lui, mi teneva stretta e ogni tanto mi baciava.
Era proprio un bravo ballerino. I suoi movimenti erano sensuali e notai tutti gli sguardi che gli lanciarono le ragazze. Ma non me ne preoccupai perché lui stava ballando con me, non con loro. Non riuscivo a credere che stesse succedendo realmente. Non sapevo nemmeno se per lui sarebbe stata la cosa di una sera o se ci saremmo rivisti. Non volevo pensare a quell'eventualità altrimenti sarei diventata triste e non volevo, volevo godermi il momento. A fine serata, mi accompagnò fuori e prima che me ne andassi mi baciò profondamente. <<Buonanotte>> disse sorridendomi, ricambiai il sorriso <<Buonanotte anche a te>> Poi salì in macchina ancora intontita e tornammo a casa.
Solo quando ci fummo allontanate mi ricordai che non ci eravamo scambiati i numeri di telefono e rimasi delusa, per lui non ero nessuno, non aveva fatto nemmeno lo sforzo di chiederglielo. Il mio viso si rabbuiò solo per un istante, finché non capì che nonostante tutto avevo trascorso la serata più bella della mia vita e con un solo bacio Dario era riuscito a farmi sentire emozioni mai provate. Allora un sorriso mi spuntò sulle labbra, sì ero un po' delusa, ma per nulla pentita. Raccontai alle ragazze tutta la serata, di come pensasse che avessi una storia con Nick, di come mi teneva stretta e di come mi aveva baciata, ma soprattutto di come mi aveva fatta sentire al sicuro stare tra le sue braccia. Purtroppo avevo detto loro che non mi aveva chiesto nemmeno il numero, quindi non era particolarmente interessato, ma che non ero pentita della serata. Le ragazze si dispiacquero per me, ma allo stesso tempo erano fiere di me, perché mi ero lasciata andare e mi ero goduta il momento.
Quella notte mi addormentai con un sorriso dolce-amaro, ma ero proprio fiera di me, per la prima volta ero riuscita a lasciarmi andare con qualcuno ed anche se non era andata come speravo, non dovevo mollare. Prima o poi sarebbe arrivato il ragazzo giusto per me.
Il mattino successivo ci svegliammo tardi, chiamai mia madre e la informai che sarei tornata per pranzo. Verso mezzogiorno salutai Giulia e le dissi che non sarei andata in spiaggia quel pomeriggio, avevo bisogno di dormire.
La settimana passò in fretta, non uscimmo spesso, tra un impegno e un altro riuscii a vedere poco le ragazze. Mercoledì sera andai da Cloe. Non appena arrivai le chiesi se potevo collegarmi su Facebook dal suo pc, perché non avevo la connessione a casa e non potevo collegarmi. Mi disse di fare cosa volevo. Inserì le mie credenziali ed effettuai l'accesso. Vidi che avevo un messaggio e delle richieste di amicizia. Quell'estate mi era capitato spesso di ricevere richieste dato che avevamo conosciuto molte persone. Mi dedicai al messaggio. Non appena lo aprì il mio cuore si fermò. Era un messaggio di Dario. Lo aveva scritto la stessa sera in cui ci baciammo. Il messaggio diceva:
<<Ehi, non ti dico chi sono perché lo puoi vedere benissimo dal nome. J Ho passato una bellissima serata, mi hai così rincretinito che quando te ne sei andata non ti ho nemmeno chiesto un numero su cui rintracciarti, allora ho provato a cercarti su Facebook ed eccomi qui. Ecco il mio numero se mai vorrai usarlo 3485127000. Pensi che prima o poi mi darai il tuo? Spero di sentirti presto. Un bacio Dario>>
Non sapevo se ridere o piangere, allora gli importava davvero di me. Risposi immediatamente
<<Ciao Dario, mi dispiace rispondere solo adesso, ma in questo periodo non ho internet a casa e quindi ho appena visto il messaggio. Anch'io ho passato una bellissima serata. Spero di sentirti presto un bacio>>
Inviai, ma mi resi conto che non gli avevo lasciato il mio numero allora scrissi:
<<Ecco il tanto agognato numero 3271456938, spero ne farai buon uso. Baci Sara.>>
Non appena Cloe tornò in stanza, accompagnata da Giulia, raccontai tutta emozionata del messaggio. Anche loro erano contente per me, avevano visto una luce nei miei occhi domenica sera. Adesso, dovevo cercare di non pensarci, dovevo solo aspettare e vedere se mi avrebbe scritto.
Passammo una serata tranquilla film, patatine e chiacchiere tra amiche. Non tornammo sull'argomento Dario, le ragazze sapevano che ero agitata perché aspettavo una sua risposta, quindi cercano di spostare l'argomento su altro.
Dopo il film, tornai a casa, mi misi sotto le coperte e cercai di dormire, domani sarebbe stata una nuova giornata e sapevo che non dovevo farmi condizionare la vita aspettando il messaggio di un ragazzo.
Mi svegliai con molta calma, nessuno mi aveva svegliata con una chiamata, neppure mia madre aveva urlato il mio nome, quindi molto probabilmente non era troppo tardi. Mi alzai, andai a lavarmi il viso e tornai a sdraiarmi sul letto. Guardai la sveglia erano solo le 8. Presi il telefono per mandare il buongiorno alle ragazze e vidi che avevo quattro messaggi, due dei quali da un numero che non conoscevo. Li aprì curiosa di sapere chi fosse e vidi che erano di Dario, la sera prima non avevo memorizzato il suo numero in rubrica. Il messaggio diceva:
<< Finalmente hai risposto, credevo di aver fatto la figura del cretino scrivendoti. Sono contento che tu mi abbia lasciato il tuo numero, così spero di poterti sentire più spesso. Comunque che fai?>>
Il secondo messaggio diceva:
<< Ho dimenticato di dirti che sono Dario, spero non ci sia bisogno di confermarlo e che non ci siano altri che ti scrivano a quest'ora e soprattutto messaggi così criptici. Spero di sentirti presto. Baci>>.
Dannazione, mi aveva scritto e io dormivo, non riusciamo a parlare come le persone normali. Risposi immediatamente:
<<Buongiorno, mi spiace non averti risposto ieri sera ma dormivo già. Mi sono appena svegliata. Tu che fai? Comunque nessuno mi scrive messaggi così criptici tranquillo, gli altri scrivono in modo semplice e conciso. ;) >> Inviai il messaggio, sperai di non aver esagerato riferendomi ad altri, ma che avrebbe capito fosse uno scherzo. Attesi che mi rispondesse. Dopo qualche minuto ricevetti una risposta <<Buongiorno a te. J Spero tu stia scherzando riguardo ad altri ragazzi, perché non sono il tipo a cui piace condividere. Comunque nulla, mi sto preparando per andare a lavoro>> sorrisi al suo messaggio, bene nemmeno a me piaceva condividere <<Si, scherzavo, non sono certo quel tipo di ragazza. Comunque non mi hai ancora detto che lavoro fai.>>
<<Hai ragione, l'ultima volta che ci siamo visti sono stato distratto da altro, non ho parlato granché. Comunque lavoro presso l'attività di mio zio, ha una pescheria. Per adesso vado solo al mattino e quando ha bisogno a volte anche il pomeriggio. Tu invece cosa fai?>>
<<Io studio a Torino, sono qui per le vacanze estive. Purtroppo però dovrò tornare su a settembre>>.
<<Capito...Comunque questo pomeriggio vai al mare?>>
<<No, dato che la giornata non è delle migliori, con le ragazze abbiamo deciso di andare a fare shopping.  Tu che farai di bello?>>
<<Io pensavo di andare al mare, ma effettivamente la giornata non è la più adatta. Deciderò più tardi. Comunque adesso scusa ma devo andare a lavoro. Ci sentiamo. Baci>>
<<Tranquillo... ciao e buon lavoro. J>>
Quella mattina avevo un sorriso stampato in faccia che mia madre non riusciva a spiegarsi, ma non mi chiese nulla. Aspettava che fossi io a confessare. Nel pomeriggio incontrai le ragazze e andammo a fare shopping come previsto, raccontai loro di Dario, erano molto contente per me.
Non ricevetti altri messaggi da lui, così decisi di scrivergli io quella sera
<<Ehi, come è andata la giornata?>>
<<Ciao, tutto bene ho lavorato tutto il giorno, alla fine niente mare ma lavoro. L A te come è andato lo shopping?>>
<<Tutto bene, non amo particolarmente fare acquisti, ma mi piace passare il tempo insieme alle mie amiche>>
<<Capito. Che fai di bello sta sera?>>
<<Sinceramente nulla, abbiamo deciso di non uscire questa sera, ci rifaremo questo week-end. Tu? >>
<<Io dovrei andare da Nick, ha invitato un po' di amici a vedere la partita>>
<< Capito, allora ti lascio andare, non vorrei trattenerti più del dovuto.>>
<<Non dire stupidaggini, non mi trattieni e soprattutto non disturbi. Adesso però devo andare a cena ci sentiamo dopo J>>
<<Ok. Buon appetito.>>
Dopo cena mi misi in pigiama e guardai un film sul divano insieme a mia madre e mia sorella. Durante il film il telefono vibrò, e non appena lessi il nome del mittente un sorriso mi spuntò sulle labbra.
<<Ehi che fai?>>
<<Ehi, sto guardando un film con mia madre e mia sorella. Tu? Non dovresti essere a guardare la partita?>>
<<Si, infatti sono da Nick, ma avevo voglia di sentirti. Ascolta è da quando ci siamo salutati domenica che volevo chiedertelo. Ti va di vederci domani sera?>>
<<mmmh...va bene. Sei d'accordo se ci vediamo in giro? Perché prima sono invitata a cena.>>
<<Un ragazzo?>>
Non appena lessi il messaggio alzai gli occhi al cielo.
<<No, come ti ho detto non sono il tipo di ragazza che si sente con più di un ragazzo. Comunque ho una cena con le mie vecchie compagne di classe.>>
<<Scusa, hai ragione non avrei dovuto chiedertelo. Comunque per me va bene. Allora ci vediamo in giro>>
<<Ok J >>
<<Dai adesso ti lascio al tuo film. Buona serata>>
<<Grazie anche a te>>.
Quando posai il telefono alzai lo sguardo e vidi che avevo gli occhi di mia mamma e di mia sorella puntati addosso. Entrambe avevano sul viso un sorriso stupido.
<<Che c'è?>> dissi come se nulla fosse. Si guardarono e risero dicendo <<Nulla>>
Avevano capito anche loro che stava succedendo qualcosa, ero una pessima bugiarda. Loro comunque non mi fecero domande, sapevano che quando sarei stata pronta glielo avrei detto.
Prima di addormentarmi quella sera mandai un messaggio vocale alle ragazze tutta eccitata per la serata che si prospettava il giorno dopo e poi mi addormentai.

L'estate che cambiò la mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora