Dopo quella sera non vidi o sentii più Dario. Non sapevo se i suoi sentimenti fossero veri, non mi ero data la possibilità di scoprirlo, ma non volevo essere presa in giro e stare ancora più male scoprendo che fossero falsi. Non lo vedevo più nemmeno in spiaggia, Giulia aveva scoperto tramite Marco che lavorava più del solito e la sera era troppo stanco per uscire. Ero sollevata nel sapere che non avrei dovuto incontrarlo ogni volta. Ero triste, nel mio letto piangevo la perdita di un amore che non sapevo nemmeno se fosse vero. Cloe e Giulia mi furono vicine più che mai, cercarono di tenermi impegnata il più possibile. Dopo la serata al discopub avevo sentito più spesso Paolo ed era anche grazie a lui se le giornate passavano in fretta. In quei giorni avevamo recuperato tutti i mesi che avevamo passato senza sentirci. Le ragazze non erano molto contente che mi fossi riavvicinata a lui, ma vedevano quanto stessi meglio quando passavamo del tempo insieme. Una sera mi avevano rivelato che erano convinte che avevo sbagliato a non dare la possibilità a Dario di spiegarsi, soprattutto dopo che mi aveva detto che mi amava. Continuavo ad avere gli occhi di Dario impressi nella mente, lo sguardo speranzoso quando lo guardai dopo che mi disse che mi amava e lo sguardo triste quando capì che stavo per andarmene.
Le giornate passavano veloci, mi rendevo conto che si era spento qualcosa in me, ridevo e scherzavo con gli altri ma non ero pienamente felice e sapevo anche perché. Mi mancava Dario, non capivo come fosse possibile che mi mancasse così tanto una persona conosciuta solo un mese prima. Arrivò anche agosto e cominciammo a pensare a cosa fare per ferragosto. Tutti gli anni organizzavamo qualcosa, quell'anno non ero molto in vena, ma volevo fare qualcosa, avevo bisogno di tenere la mente occupata. Parlando Giulia ci disse che Francesco uno degli amici di Nick stava organizzando una festa a casa sua. Le feste di Nick e dei suoi amici erano belle, alle ultime due a cui ero stata però ero con Dario, quindi non era impazinete all'idea di parteciparci. Mentre discutevamo sulle varie possibilità vidi lo sguardo speranzoso di Giulia e Cloe quando parlavano della festa di Francesco, così accettai di andare, ma solo alla condizione che Dario non sarebbe stato presente altrimenti non sarei andata. Non avrei impedito assolutamente loro di andare, anzi le avrei costrette ad andarci, avevo visto il loro sguardo quando parlavano di quella festa. Avevo detto loro che in caso di imprevisto mi sarei organizzata con Paolo che mi aveva già chiesto cosa avessimo organizzato. Non erano molto contente della mia decisione, ma acconsentirono anche perché erano convinte che Dario non sarebbe andato dato che nelle ultime settimane non si era più visto in giro. Giulia fece qualche telefonata e alla fine mi informò che Dario sarebbe stato presente alla festa. Ero un po' delusa di non poter passare il ferragosto con le mie amiche, ma non volevo vedere Dario. Cercarono di convincermi comunque ad andare ma ero irremovibile, allora mi dissero che non sarebbero andate nemmeno loro, ma anche lì mi impuntai e dissi loro che mi sarei arrabbiata se non fossero andate. Alla fine cedettero Giulia chiamò Marco e lo informò che sarebbero state solo lei e Cloe a partecipare alla festa.
Nel frattempo chiamai Paolo per chiedergli se gli dispiaceva se passassi con lui il ferragosto.
<<Stai scherzando? Certo che va bene, anzi sono contento se vieni. Sei solo tu?>> era euforico al telefono <<Si, si le ragazze vanno ad una festa dove va anche Dario e non voglio vederlo.>> In quelle settimane avevo raccontato tutto di me e Dario a Paolo. Era stato paziente ad ascoltare tutta la storia. Non si pronunciò sul fatto che Dario avesse detto di amarmi, ma si infuriò con lui perché mi stava facendo soffrire. Era proprio un grande amico. <<Ok, va bene.>> cercai di non pensare a lui <<Noi che faremo?>> chiesi curiosa <<Anche noi pensavamo di andare ad una festa, però se non ti va non andiamo.>> <<No, mi va di andare ad una festa, non mi andava di andare a quella.>> sospirò soddisfatto <<Ok allora, chiamo il mio amico e dico che porto una persona in più>> mi venne il dubbio che fosse qualcosa di esclusivo <<Sicuro che non sia un problema?>> Paolo rise <<Sara nessun problema, anzi sarò onorato di portarti con me e per il mio amico non fa nessuna differenza una persona in più>>. Disse in tono tranquillo. <<Ok, grazie. Allora ci sentiamo più tardi per i dettagli.>> dissi felice <<Ok, perfetto a dopo.>>
Dissi alle ragazze il mio programma, da un lato erano contente che non rimanessi a casa da sola, ma dall'altro speravano cambiassi ancora idea e andassi con loro.
Quella sera Paolo mi disse che sarebbe passato a prendermi il 14 alle 22, avremmo fatto un pre-festa a casa sua e poi saremmo andati alla festa. Mi disse che non dovevo preoccuparmi di niente, solo di farmi carina e che mi sarei divertita sicuramente.
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L'estate che cambiò la mia vita
ChickLitUna storia di amicizia, di un amore arrivato all'improvviso ricco di litigi ma intenso di emozioni, di un ragazzo che ti sconvolge la vita ma che tutti vorrebbero avere.