Finalmente arrivarono le tante attese vacanze natalizie. Non vedevo l'ora di tornare a casa, ma soprattutto non vedevo l'ora di vederlo. Non ci vedevamo da tre mesi. Quando uscii dall'aeroporto rimasi senza fiato. Lui era lì che mi guardava. Uno sguardo così intenso che mi fece tremare le gambe. Gli corsi incontro e lo abbracciai. Lo strinsi forte e lo baciai per dimostrargli quanto mi era mancato in quei mesi. Anche lui mi stringeva forte. Quando ci separammo gli sorrisi. <<Ciao>> dissi senza fiato.
Anche lui sorrise. <<Ciao Amore. Mi sei mancata>>
<<Anche tu>> Ci avviammo verso l'uscita. Continuava a tenermi stretta come se avesse paura che potessi scomparire. Durante il viaggio in macchina mi chiese come era andato il viaggio e le ultime novità. Anch'io chiesi le ultime novità della nostra cittadina. Arrivammo a casa dove mi aspettavano i miei genitori mi abbracciarono, mi erano mancati tanto. Ricacciai indietro le lacrime, non dovevano vedermi triste mi dissi.
Le giornate passarono in fretta, troppo in fretta. Avevo passato il Natale a casa dei miei nonni con tutti gli zii e i cugini. Anche se ogni volta c'era così caos che non si capiva nulla, mi piaceva. Mi erano mancati tutti.
Passai le serate maggiormente con Dario, ma passammo anche le serate con i nostri amici. Non vedevo anche loro da tre mesi e mi erano mancati. Giocammo a carte, ai giochi di società, guardammo film. Organizzammo una mega festa per Capodanno, avevamo deciso di rimanere a dormire tutti insieme come un mega pigiama party. Alla fine riuscii a convincere i miei, non erano molto contenti che passassi la notte sotto lo stesso tetto del mio fidanzato. Risi per le loro preoccupazioni, non riuscivano a capire che se avessimo voluto fare qualsiasi cosa non avremmo avuto problemi dato che Dario viveva da solo, ma sicuramente non glielo avrei ricordato in quel momento quindi tacqui.
Emozionata chiami Giulia e Cloe e le informai della grande novità, anche i loro genitori avevano acconsentito. Eravamo al settimo cielo. Decidemmo di uscire a fare shopping per la grande serata. Anche se odiavo fare shopping, con loro era sempre divertente. Io scelsi un vestitino nero corto sul ginocchio con un'ampia scollatura sulla schiena, avevo visto come mi aveva guardata Dario con il vestito rosso e volevo rivedere quello sguardo. Anche Giulia era agitata, anche per lei sarebbe stato il primo capodanno con Marco, li avevo visti insieme erano davvero carini, vedevo come si guardavano, sperai che anch'io e Dario facessimo lo stesso effetto. Si vedeva che si amavano. A volte beccavo Marco guardare Giulia quando lei non se ne accorgeva, il suo sguardo era carico d'amore. Sperai davvero che la loro storia durasse. Eravamo usciti in coppia qualche volta, eravamo quattro pazzi uniti in due coppie. Risi al ricordo di quando una sera eravamo in un pub appena aperto, ci siamo seduti in un angolo appartato, sembrava di essere all'interno di una grotta. Il primo drink lo prendemmo al bancone, ma quando ne chiedemmo un altro aspettammo più di un'ora prima di alzarci e andarcene. Mentre stavamo per uscire vidi la cameriera che ci aveva portato l'ordine ma non trovò nessuno al tavolo, spinsi gli altri fuori dal locale prima che ci individuasse. Gli altri non si erano accorti di nulla e non appena glielo raccontai cominciammo a ridere senza riuscire a fermarci. Passammo il resto della serata a fare tutte le foto strane che ci venivano in mente. Quando pensavamo non ci vedesse nessuno salimmo sulla statua al centro di una piazza secondaria, quando stavamo per scattare con la coda dell'occhio vidi un gruppo di persone che ci guardavano con gli occhi sgranati. Non riuscii a rimanere seria e cominciai a ridere e gli altri mi vennero dietro. Passammo una bellissima serata e decidemmo che ne avremmo organizzata un'altra al più presto.
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Arrivò anche Capodanno. Dato che nessuno doveva guidare quella sera bevemmo tutti un sacco, ci scatenammo sulla pista da ballo e chiacchierammo fino al mattino. Quando Dario mi aveva visto era rimasto senza parole, avevo rivisto quello sguardo in cui tanto avevo sperato. Mi aveva sorriso e mi aveva baciato. Anche lui era stupendo. Jeans scuri a vita bassa, camicia bianca e cardigan grigio, con i capelli spettinati come se fosse appena uscito dalla doccia era bellissimo e rimasi a bocca aperta.
Quella sera a fine serata avremmo dormito in una delle camere a disposizione. Era la prima volta che dormivamo insieme ed ero eccitata ed agitata allo stesso tempo. Eravamo entrambi un po' brilli, ma non appena mi accarezzò mi ripresi immediatamente. Anche lui sembrò ridestarsi dallo stato di confusione dovuta all'alcol. Ci guardammo negli occhi, il suo sguardo era infuocato. Mi vennero i brividi. Mi avvicinai a lui e lo baciai. Schiusi le labbra e la sua lingua sfiorò la mia. Mi baciò prima dolcemente, poi i suoi baci divennero carichi di passione, le sue mani percorsero tutto il mio corpo con carezze dolci, ma poi si fecero più audaci. Ci eravamo già fatti le coccole, ma non eravamo andati oltre. Ma adesso mi sentivo pronta. Con ogni carezza mi trasmetteva tutto l'amore che provava per me. Ogni suo tocco bruciava sulla mia pelle. Mi fidavo di lui e lo amavo come non avevo amato nessun altro. Volevo dimostrargli quanto contasse per me, così quella sera mi lasciai andare come non ero riuscita a fare prima.
<<Sei sicura? Non dobbiamo farlo per forza>> mi disse con dolcezza. Sorrisi, lo adoravo ed era ancora disposto ad aspettarmi dopo tutti quei mesi. <<Voglio farlo, ti amo e non c'è altro che conti. Ti voglio come non ho mai voluto nessun altro>>
Vidi che era titubante, voleva capire se ero davvero sicura. Quando lo strinsi a me vide il mio sguardo determinato.
Cominciò a spogliarmi con movimenti lenti e sensuali, anch'io feci lo stesso con lui. Quando fui completamente nuda, vidi nei suoi occhi ardere l'amore che provava per me. Le pupille si dilatarono e si avvicinò alle mie labbra. <<Ti amo>> sussurrò. Dopo aver dedicato tutto il tempo che ritenne necessario alle mie labbra, percorse tutto il mio corpo con lievi baci che si facevano sempre più ardenti. Tremai sotto il suo tocco. Ero in estasi. Quando entrò dentro di me, si bloccò quando mi irrigidii per il dolore. <<Tutto bene?>> Mi chiese con dolcezza.
Quando come risposta avvicinai il mio bacino verso il suo cominciò a muoversi prima lentamente e poi con più forza. Ci muovevamo all'unisono. Quando era dentro di me mi sentii completa, lo strinsi forte e arrivammo al culmine insieme. Si gettò accanto a me esausto. Mi girai a guardarlo e sorrisi. <<Come stai?>> chiese preoccupato. <<Benissimo>> Avevo un sorriso stampato in viso che non riuscivo a togliere. Si avvicinò e mi sfiorò le labbra. <<Ti amo>> <<Anch'io>>.
Ero felice, avevo fatto l'amore con il ragazzo che amavo. Ci addormentammo abbracciati.
Il mattino successivo mi svegliai ancora avvinghiata a Dario. Sorrisi al ricordo della sera precedente. Adesso ero completamente sua. Lo guardai dormire, era ancora più bello mentre dormiva, era rilassato e mi stringeva a se. Quando mi strinse ancora più forte capii che era sveglio, lo guardai negli occhi <<Buongiorno amore>> sorrise <<Buongiorno a te piccola. Come ti senti?>> sorrisi alla sua domanda <<Benissimo>> Gli diedi un bacio. Sentivamo dei rumori al piano di sotto, quindi qualcuno si era già alzato.
Dopo esserci fatti un po' di coccole ci vestimmo e scendemmo di sotto, dove trovai Giulia e Marco abbracciati che chiacchieravano, mentre gli altri erano ancora tutti addormentati. Sorrisi vedendoli così felici. <<Buongiorno ragazzi!>> Dissi tutta sorridente. Giulia mi guardò <<Buongiorno a te Sara. Dormito bene?>> aveva un ghigno sulla faccia, aveva capito già tutto. <<Benissimo tu?>> La guardai di sottecchi.
Giulia diventò tutta rossa, allora capii che anche lei si era divertita la sera precedente.
Ci sedemmo a tavola e facemmo colazione tutti insieme. Passammo tutta la giornata insieme a ridere e scherzare, avevamo anche fatto karaoke e non so come mai non si mise a piovere a dirotto dopo aver assistito alle nostre performance. A fine giornata salutai tutti. Il giorno dopo sarei partita e ci saremmo visti alle prossime vacanze. Cloe e Giulia mi abbracciarono e mi dissero che ci saremmo sentite come sempre e che quando avessimo avuto tempo ci saremmo viste su Skype.
Tornai a casa triste. Avevo passato una bellissima giornata, ma mi dispiaceva partire. Quando Dario mi lasciò a casa ero ancora più triste dell'ultima volta, ma ero più ottimista, ce l'avremmo fatta. Mi baciò con passione e gli dissi che ci saremmo sentiti l'indomani.
Ripartii come previsto, ma questa volta Dario non venne in aeroporto. Non ci rimasi male sapevo che lavorava, perché ero sicura che se fosse stato libero sarebbe stato lì con me.
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L'estate che cambiò la mia vita
ChickLitUna storia di amicizia, di un amore arrivato all'improvviso ricco di litigi ma intenso di emozioni, di un ragazzo che ti sconvolge la vita ma che tutti vorrebbero avere.