Finalmente dopo sette lunghi mesi arrivarono le vacanze estive. Ero più serena, continuavo a sentire Alex, ma avevamo deciso di rimanere buoni amici, anche lui non aveva percepito quel qualcosa in più che serviva. Mi aveva detto che sarebbe venuto a trovarmi quell'estate e io non vedevo l'ora. Non sentivo più Dario da più di quattro mesi ormai, sperai di non incontrarlo, ma sapevo che era impossibile dato che avevamo amici in comune. Avevo sentito Nick ogni tanto, ma non avevamo mai parlato di suo cugino.
Quando scesi dall'aereo ero felicissima. Sentire sulla pelle la brezza marina era una cosa fantastica. Il caldo era insopportabile, ma ero ugualmente felice perché sapeva di casa. In aeroporto vennero i miei genitori e con mia grande sorpresa anche Giulia e Cloe. Corsi ad abbracciarle, in quei mesi erano state le mie ancore di salvezza. Dopo aver salutato i miei genitori ci dirigemmo alla macchina.
Quella sera stessa uscimmo, incontrai moltissime persone che conoscevo, ero contenta di essere a casa, ma ero sempre in allerta nel caso in cui lo avessi visto. Incontrammo Paolo, gli feci un riassunto di ciò che era successo, non lo avevo sentito molto in quei mesi. Era dispiaciuto per me, ma mi disse che Dario era stato un'idiota a farmi scappare. Risi per ciò che aveva detto. Gli fui grata, mi aveva risollevato l'umore con quel commento. Mentre parlavamo sentii uno strano formicolio, sapevo cosa significava, lui era lì e mi stava fissando. Come un riflesso incondizionato mi ritrovai a girarmi e rimasi immobile, lui era lì e mi osservava. Era forse più bello dell'ultima volta che lo avevo visto. Erano passati sette mesi, ma la reazione del mio corpo a lui era sempre la stessa. Dannazione, dovevo riuscire a staccare gli occhi da lui. Percorsi il suo corpo con lo sguardo ma mi bloccai all'altezza del braccio spostai lo sguardo e vidi Greta che lo abbracciava. Mi irrigidii, distolsi lo sguardo e cercai di concentrare l'attenzione su Paolo che continuava a parlare. Non mi girai più a guardarlo, ma sapevo che mi stava fissando, tutto il mio corpo lo sentiva.
Nei giorni successivi per fortuna non lo incontrai, passavo le giornate con Cloe e Giulia e a volte anche con Nick e gli altri, quando avevo la certezza che lui non ci fosse. Giulia e Marco erano felici più che mai, li avevo visti insieme e vedevo come lui la guardava, ero proprio contenta per la mia amica.
Ero più serena, stare a casa mi faceva stare meglio. Stare con le persone a cui volevo bene e che mi volevano bene era un toccasana, ma avevo sempre il timore di incontrarlo. La sera che ci siamo rivisti tornai a casa scombussolata, non mi aspettavo di vederlo così presto ed mi sono odiata per quel comportamento non dovevo più permettergli di avere quel potere su di me. E poi lui era andato avanti benissimo a quanto avevo visto. Cercavo di distrarmi il più possibile e non vedevo l'ora che passasse quella settimana, perché sarebbe arrivato Alex, non vedevo l'ora di presentargli le mie amiche. Quando avevo raccontato di lui a Cloe e Giulia erano rimaste a bocca aperta, non credevano molto all'amicizia tra uomo e donna, ma gli avevo detto che noi avevamo provato a stare insieme, ma non era scattato nulla. Erano molto perplesse, ma accettarono la mia spiegazione e non vedevano l'ora di conoscerlo.
La settimana passò in fretta e quando andai a prendere Alex in aeroporto ero emozionata. Quando lo vidi lo abbracciai e lo stesso fece lui, mi era mancato in quei mesi avevamo legato e sapevamo tutto l'uno dell'altro. Lo so, può sembrare assurdo, ma in quei mesi eravamo diventati ottimi amici. Dopo che ebbe recuperato la valigia ci dirigemmo verso la mia auto. Risi per tutto il tragitto, quando Alex capì che avrei guidato fino a casa aveva sbarrato gli occhi. Non si fidava delle donne al volante, mi aveva raccontato che una volta una sua ex dopo avergli chiesto di parlargli e di andare a fare un giro in macchina, era impazzita e aveva guidato come una matta facendogli rischiare la vita.
Quando arrivammo a casa lo presentai ai miei genitori, non erano molto contenti che facessi venire qualcuno di estraneo in casa nostra, ma dopo avergli spiegato come mi era stato d'aiuto Alex in quei mesi cedettero. Non appena lo conobbero capirono subito che era un bravo ragazzo, gentile ed educato. Mio padre lo guardava ancora con sospetto, ma non disse nulla.
Dopo aver svuotato la valigia e aver mangiato ci mettemmo il costume e andammo al mare dove ci aspettavano Cloe e Giulia insieme agli altri. Quando arrivammo, Alex era a torso nudo, vidi le mie amiche a bocca aperta tanto che Marco diede una piccola gomitata a Giulia in modo che smettesse di guardarlo in quel modo. Risi. Effettivamente Alex era davvero bello. Alto, muscoloso, capelli e occhi scuri. Sembrava un modello. Ci avvicinammo e feci le presentazioni. Tutti lo accolsero come se fossero amici di vecchia data. Ecco cosa mi piaceva di loro, non facevano sentire nessuno escluso. Andammo a fare il bagno, ci schizzammo e giocammo in acqua come due ragazzini. Uscimmo solo quando avevamo le mani raggrinzite. Ci distendemmo al sole e Alex si offri di spalmarmi la crema. Lo ringraziai e gliela passai. Ero sdraiata a pancia in giù e mi rilassai sotto il tocco leggero delle sue mani sul mio corpo. Ad un tratto fui percorsa da un brivido. Sapevo cosa significava, lui era lì e mi stava osservando. Decisi di non alzare lo sguardo. Non appena Alex finì si sdraiò accanto a me. Si avvicinò al mio orecchio. <<Tutto bene?>> mi chiese. Aveva visto che mi ero irrigidita. <<Si, si tranquillo>>. Avevo tenuto per tutto il tempo lo sguardo basso, ma poi pensai che non stavo facendo nulla di male. Mi alzai a sedere e due occhi freddi come il ghiaccio mi trafissero. Erano duri, non più dolci come prima. Sostenni il suo sguardo, non volevo essere io quella che lo avrebbe distolto, ma quando sentii Alex che mi chiedeva qualcosa fui costretta a girarmi. <<Scusa stavi dicendo?>> mi stava fissando <<Chi è?>> Fece un cenno verso Dario che nel frattempo si era girato. <<Dario>> bastò solo il nome per fargli capire <<Oh, allora adesso capisco perché continua a fulminarmi con lo sguardo.>> Si avvicinò a me mi abbracciò e mi diede un bacio sulla tempia. Rimasi di sasso. Alex era sempre stato affettuoso, ma non davanti agli sconosciuti. << Beh gli dimostreremo che gran sbaglio ha fatto a lasciarti andare>>. Allora capii qual era la sua intenzione e risi. <<Non credo gli importi più ormai, è andato oltre>>. La mia voce si spezzò. Già lui era andato avanti e io soffrivo ancora. Allora decisi di assecondare Alex, lo abbracciai a mia volta e lui sorrise. Non guardai più Dario per tutto il pomeriggio, mi concentrai su Alex e facemmo i piani per tutta la settimana. Volevo fargli vedere tutte le meraviglie della mia città. Coinvolgemmo anche gli altri e ci organizzammo.
Per fortuna Nick stava organizzando un'altra festa così anche Alex avrebbe visto le mega feste che organizzava.
I giorni in compagnia di Alex furono fantastici, mi riempiva di attenzioni, era sempre entusiasta ogni volta che proponevo qualcosa. I miei si erano abituati a lui, anche mio padre che adesso aveva qualcuno con cui parlare di calcio. Ne fui contenta, Alex era diventato importante per me e non volevo che si allontanasse.
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L'estate che cambiò la mia vita
ChickLitUna storia di amicizia, di un amore arrivato all'improvviso ricco di litigi ma intenso di emozioni, di un ragazzo che ti sconvolge la vita ma che tutti vorrebbero avere.