CAPITOLO 12

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Il mattino successivo quando aprì gli occhi mi sentivo bene, avevo passato una bella serata e sperai di ripeterla presto. Guardai il telefono e mi accorsi che Dario non mi aveva cercata. Inizialmente mi irritai, perché non mi aveva scritto neppure la sera precedente, ma quando continuai a scrivergli e a chiamarlo senza alcun successo cominciai a preoccuparmi.
Provai a chiamarlo più volte, ma aveva il telefono staccato, non sapevo che fare. Avevo il numero della madre ma non volevo chiamarla per farla preoccupare inutilmente, non volevo chiamare Marco perché magari avrebbe potuto pensare che fossi troppo ossessiva, ma più non avevo notizie più mi preoccupavo. Da quando, qualche tempo prima, non ero riuscita a contattare mia zia per ore per poi scoprire che aveva avuto un brutto incidente, causato da un ubriaco, ogni qualvolta non riesco a rintracciare le persone a cui tengo vengo presa dal panico. Potrà sembrare una reazione esagerata, ma da quel giorno non sono mai più stata tranquilla, ho sempre l'ansia che possa succedere qualcosa di brutto.
Chiamai, allora, Giulia per sapere se avesse sentito Marco. So che non si sentivano da molto tempo, ma magari lei aveva avuto notizie. Rispose al primo squillo. <<Sara?>> Aveva ancora la voce addormentata. <<Ciao Giuli scusa se ti ho svegliato. Ma per caso hai sentito Marco? Dario ieri sera non mi ha scritto ed è tutta la mattina che provo a scrivergli o a chiamarlo ma non mi risponde.>> ero agitata <<Tranquilla Sara, non ho ancora sentito Marco, ma non ci sentiamo sempre. Adesso provo a scrivergli e ti faccio sapere ok? Tu però cerca di stare calma e non pensare al peggio. Va bene?>> sospirai <<D'accordo>>
Riattaccammo e aspettai di avere notizie.
Passò più di un'ora prima che Giulia mi richiamasse. <<Giuli? Saputo qualcosa?>> ero in trepidazione e se avesse avuto un incidente? Se fosse in ospedale e io non ero lì con lui? Ma lasciai perdere le domande che mi frullavano in testa e ascoltai Giulia <<Ho parlato con Marco, Dario è da lui. Ieri sera ha bevuto un po' troppo ed è rimasto a dormire a casa sua. Non si era ancora svegliato quando ho parlato con Marco, ma mi ha detto che non appena si fosse svegliato gli avrebbe detto che lo cercavi. Sei più tranquilla adesso?>>
Stavo in silenzio, non sapevo che dire. Aveva bevuto così tanto che non era riuscito né a tornare a casa né a mandarmi un messaggio. <<Sara ci sei? Hai capito cosa ho detto? Dario sta bene. Stai tranquilla.>> Mi ridestai dai miei pensieri <<Si ho capito. Grazie Giuli. Adesso devo andare ci sentiamo più tardi>>
<<Ok. Sara sicura di stare bene?>> aveva capito che c'era qualcosa che non andava <<Si, si tutto bene a dopo>>
Appena riagganciai mi sedetti sul letto. Aprii Facebook per distrarmi e rimasi di sasso. Una delle prime notizie era una foto che ritraeva Dario con Greta che si abbracciavano e lei gli stava dando un bacio sulla guancia. In quel momento realizzai che non solo non aveva mantenuto la promessa, ma aveva passato la serata con delle ragazze, o meglio con l'unica ragazza che sapevo si era presa una cotta per lui. Mi aveva mentito, non mi aveva nemmeno dato notizie sul fatto che fosse arrivato o meno a casa facendomi preoccupare e chissà cos'altro. Non ero più preoccupata, ma adesso ero delusa ed arrabbiata. Credevo di conoscerlo e invece mi ero sbagliata. Non che non si possa sbagliare, ma una delle cose in cui credo è che in un rapporto di coppia ci debba essere fiducia. E lui non solo mi aveva mentito, ma non aveva mantenuto una promessa fatta.
Durante il pranzo cercai di sorridere e di essere partecipe, mio padre era tornato dopo un mese di lavoro e non volevo mi vedesse turbata. Parlammo e scherzammo, non lo vedevo dalle vacanze pasquali e mi era mancato più di tutti gli altri. Non avevo mai avuto un rapporto molto stretto con lui, non perché avessimo dei problemi, ma per i nostri rispettivi caratteri e anche a causa del lavoro che faceva, non si era mai creato un rapporto strettissimo. In questi mesi invece ho capito che la lontananza da casa mi pesa molto di più di quanto pensassi, ma soprattutto ho capito che mio padre mi mancava tantissimo, più degli altri e non sono ancora riuscita a capirne il motivo, ma adesso ogni volta che ci vediamo è sempre una festa. Piano piano il nostro rapporto si sta rafforzando sempre più e non ne potrei essere più contenta.
Dopo aver sparecchiato e lavati i piatti ci sedemmo sul divano come facevamo sempre a guardare la tv, ma mio padre ad un tratto abbassò il volume. Lo guardai stranita, ma poi mi guardò.
<<Sara tutto bene? Ti vedo strana oggi>> non riuscivo a guardarlo in faccia, soprattutto perché non volevo mentirgli. <<Tutto bene papà, tranquillo>> con un sorriso tirato <<Sai che puoi dirci tutto vero?>> feci un cenno affermativo <<Si, si tranquillo non è successo nulla>> dissi con un sorriso sincero stavolta.
Lasciò cadere l'argomento aveva capito che non ne volevo parlare. Dopo un po' tornai in camera, dove avevo lasciato il telefono non volevo essere interrotta mentre pranzavo con i miei. Non appena lo presi vidi che c'erano cinque chiamate perse e dieci messaggi.
Le chiamate erano tutte di Dario, alcuni messaggi erano delle ragazze, altri di Dario che mi dava il buongiorno, che mi chiedeva scusa se mi aveva fatto preoccupare e altri sul perché non rispondevo al telefono. Subito dopo aver letto i messaggi ricevetti un'altra chiamata, ma questa volta non era Dario ma Giulia. Risposi subito <<Pronto?>>
<<Ehi, ma che fine hai fatto? Mi ha chiamata Dario dicendomi che non rispondi alle sue chiamate>> Sospirai <<Ero a pranzo e avevo lasciato il telefono in camera. Comunque non voglio parlargli>> Questa volta fu lei a rimanere in silenzio <<Perché? Questa mattina eri super preoccupata e adesso non vuoi parlargli?>> Mi disse con voce stranita dal mio cambio di comportamento. <<Si>>
<<E perché mai? Ha solo dimenticato di scriverti non fare l'esagerata>> sbuffai <<Non è solo per quello, mi aveva promesso che se avesse guidato non avrebbe bevuto tanto e invece si è ubriacato, non mi ha nemmeno scritto e poi apro Facebook e vedo una foto di lui con Greta. Ti rendi conto? Alla faccia della serata solo uomini. Mi ha delusa!>> Sentii Giulia trattenere il fiato <<Oh! Capito.>> Fu l'unica cosa che riuscì a dire. Giulia sapeva cosa era successo a mia zia qualche anno fa, quindi capiva cosa intendevo. Non cercò nemmeno di convincermi a parlargli, sapeva che se avevo deciso così non avrei cambiato idea.
Riattaccammo e le dissi che se avessero voluto, saremmo andate a fare un giro quella sera. <<Sei sicura?>> Mi disse titubante prima di riagganciare. <<Certo. Non ho intenzione di farmi rovinare la giornata ancora di più.>> Dissi decisa. <<Ok, allora a dopo>>.
Chiudemmo la chiamata e mi sdraiai sul letto, ricevetti altre chiamate da Dario, ma non risposi a nessuna, non volevo parlargli, avevo bisogno di stare da sola, di riflettere, allora decisi di andare a fare la doccia che era il metodo più veloce ed efficace per rilassarmi. Non andai a correre per paura di incontrarlo. Appena finii mi sentii più rilassata, mi vestii e mi misi d'accordo con le ragazze per quella sera.

L'estate che cambiò la mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora