giorno 1: Thomas

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"Benvenuto nella Radura, Tommy."
No. Non ancora.
La sua voce.
Thomas spalancò gli occhi, urlando. Il respiro affannato, il viso interamente cosparso di lacrime.
Non ce la faceva a sopportare tutto.
I sogni erano ricominciati, e con quelli pure il dolore. Il dolore di quando perdi qualcuno che ami. La vita ormai non era più la stessa senza di lui. Thomas ora vedeva il mondo in modo diverso, come se fosse sott'acqua; i sorrisi di Minho, Brenda, Aris e tutti gli altri non lo rianimavano come prima; i colori del mondo erano opachi, scuri; i suoni ovattati. Non pensava che avrebbe mai superato la morte di Newt.
Ci aveva pensato.
Aveva pensato immediatamente di raggiungerlo, buttandosi giù da una di quelle scogliere del Porto Sicuro. Ma c'era qualcosa nella sua mente che gli diceva di non farlo. Minho. Minho aveva ancora bisogno di lui. Erano giovani, dovevano andare avanti, avevano ancora così tante cose da fare. Ma era possibile andare avanti senza Newt? Thomas non ne era sicuro, proprio per nulla. Non poteva continuare senza Newt. Non ce la faceva, semplicemente. Ogni notte i ricordi tornavano, insieme agli attacchi di panico. Urlava, come non aveva mai fatto in tutta la sua vita, le lacrime agli occhi, il cuore in frantumi. Brenda e Minho lo svegliavano ogni notte, cercando di calmarlo. Ma anche quando le urla si acquietavano, Thomas rimaneva li, sul letto, gli occhi aperti e pieni di lacrime. Non riusciva più ad addormentarsi fino alla sera dopo.
Era passato un mese, un mese da quando si erano stabiliti nel Porto Sicuro; un mese dalla morte di Newt. Ed era da un mese, che i ricordi scivolavano maligni nella mente di Thomas ogni notte. Era da un mese che Thomas aveva attacchi di panico. Era da un mese che piangeva come mai aveva fatto. E tutto continuava, lentamente, in modo straziante, e ricominciava da capo, ogni fottuta volta: arrivava alla fine di tutto quello che avevano passato e poi la sua mente, come se si divertisse, ricominciava il ciclo da capo.
Non poteva essere vero, caspio.
Lui gli mancava così tanto. E lo amava ancora. Oh, certo che lo amava. Non avrebbe mai amato nessun altro, Thomas ne era sicuro. Come era sicuro che sarebbe stato marchiato per sempre da quel sentimento, e dal dolore. Non lo avrebbe mai lasciato in pace.
E quando si mise sotto alle coperte, quella sera, Thomas pregò con tutto il cuore di non ricordare.
Ma nessuno gli diede ascolto.

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