La sua presa sul mio braccio si alleggerì, e ne approfittai per fuggire sul set.
Colten e Grace avevano inziato ormai a vedersi, non era raro che si sentissero.
Quella sera Brian era a lavoro, e la ragazza, annoiata, ne approfittò per passare una serata tra amici con Colten.
Semplicemente, si sentiva bene con lui.
Stravaccati sul divano, avevano passato ore vedendo serie tivù e commedie comiche con tanto di snack vari.
Amici.
Semplici amici ritrovati, che si sarebbero sposati con i loro patner nel giro di un anno circa, e che avevano voglia di ridere insieme.
Erano al quinto bicchierino, quando Grace aveva poggiato la testa sulla fessura tra la clavicola e il collo di Colten, sembrava fosse fatta apposta per lei.
Si sentiva a suo agio, accovacciata sul divano, i capelli bruni sulla spalla del corvino e le loro mani, che quasi si sfioravano.
Il mio sguardo incontrò quello di Finn, e riuscii a sentire il mio cuore voler uscire la petto.
Eravamo vicini, parecchio vicini.
I suoi occhi.
Le sue lentiggini.
Le sue labbra.
Mi sforzai di non tremare, il mio corpo era pietrificato.
Finn aveva poggiato la sua mano sulla mia, e si stava sporgendo in avanti.
I nostri visi si stavano avvicinando, quando sentii un appena mormorato, quasi impercettibile sussurro.
"Sto arrivando" aveva borbottato come un ventriloquo.
No, non era possibile.
Non poteva averlo detto.
Sto arrivando.
Arrossii violentemente, e scoppiai in una frogorosa risata, sorridendo sulle sue labbra.
Non avrei potuto farne a meno.
Presto, un clamoroso "stop" risuonò per il set, e la mia mente sembrò quasi ignorare quella voce.
Oramai ero immersa nei ricordi, nei ricordi di un bacio atteso con ansia ed eccitazione che avevo cercato di sopprimere in tutti i modi, quando avevo solo tredici anni.
Mi sentivo nuovamente la ragazzina di quei tempi, il modo in cui lui mi faceva sentire, le strane sensazioni quando il suo sguardo era immerso nei miei occhi, quando le nostre dita si sfioravano.
Lanciai uno sguardo al corvino, era rosso, ridacchiava anche lui.
Il momento fu interrotto da un secco "azione", e ci ricomponemmo, tornando alle nostre posizioni.
Lo guardai, nuovamente, il mento che sfiorava la sua spalla.
Si voltò verso di me, per quanto avrei voluto perdermi nei profondi pozzi scuri che erano i suoi occhi?
Avrei voluto contare ogni sua lentiggine, poi, sentii la sua mano posarsi sulla mia, e iniziai a tremare. Nuovamente.
Era perfetto, quel viso che mi faceva stare così bene, e allo stesso tempo soffrire così tanto.
Finalmente le nostre labbra si scontrarono, avevo il vuoto nello stomaco.
Trattenni un sorrisino, ripensando al precedente accaduto.
Poi, mi lasciai avvolgere dal bacio.
Sentii le sue mani raggiungere i miei capelli, avvolgermi tra le sue braccia.
Lo sentii quasi spingermi contro il bracciolo del divano.
Quello era il nostro primo vero bacio, il primo dopo casti e veloci sfioramenti.Riuscivo a sentire contatto, assaporare i suoi labbri carnosi e sfiorare la sua pelle candida e morbida.
I nostri visi si allontanarono, lo guardai nuovamente negli occhi.
Il suo sguardo era fisso nelle mie iridi castane, mi guardava come se fossi la cosa più bella del mondo e fossi sua.
Mi ricordai della parte che dovevo interpretare, e distolsi lo sguardo alzandomi di scatto.
Mi afferrò per un braccio, cercando disperatamente contatto con i miei occhi.
Mi ribellai alla sua presa, e gli lanciai la giacca.
«Devi andare» dissi, fredda.
«cosa è successo?»
Lo incitai a lasciare la mia abitazione spingendolo lievemente con il palmo della mano.
Appena i suoi piedi furono dall'altro lato della soglia, chiusi la porta.
«E...stop!»
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RAGA
vi devo chiedere una cosa
Ma non vi scoccia che aggiorno più di una volta al giorno? Cioè dopo un po' non vi scocciate della storia?
Anche perché vorrei rallentare un po' e mettere un capitolo al giorno, ho paura di finire la storia troppo presto perché MI AFFEZIONO IO ALLE STORIE UFf
(Tanto si sa che dopo questa corro a scriverne un'altra, funziona così nella mia vita. Vado. In. Astinenza. Da. Scrittura.)
E comunque dopo questo amatemi, questo capitolo è un lungo e continuo sclero.
E si, "sto arrivando" sarebbe la traduzione di quel "i'm coming in".
in italiano è penoso.
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actors [fillie]
FanficMillie Bobby Brown è oramai una star internazionale, sono passati tre anni dall'ultimo incontro con Finn Wolfhard, nonché sua prima cotta. Non l'aveva dimenticato, il suo volto appariva nostagicalmente nei suoi ricordi, come un lontano pezzo di infa...