✎・three・✎

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Fece cenno alla ragazza di seguirlo.

Quegli occhi verdi mi erano familiari.

«ehi, ti presento la mia ragazza. Ti ricordi? Iris, Millie. Millie, Iris.»

«Millie!» esclamò la bionda, abbracciandomi.

Mi irrigidii, per poi ricambiare. Non vi era motivo di essere gelosa.

Fu in quel momento, che venni richiamata per girare la prima scena.

Salutai appena, e mi posizionai al centro del set.

Il regista mi spiegò i movimenti e le espressioni da assumere.

Il film aveva inizio con Grace che portava nella sua nuova e spoglia camera degli scatoloni.

Riprovai la scena una decina di volte.

Quel giorno, una volta finito il mio lavoro, mi gettai sul letto della mia camera.

Avevo un'apposita roulotte, parecchio spaziosa.

Sarei dovuta rimanere li per mesi, visto che avremmo girato quasi tutti i giorni, e dovevamo rimanere sullo stesso set.

Un'altro messaggio da Jacob.

"Stasera sono libero. Ti vengo a trovare?💕"

Non avevo assolutamente voglia di vederlo.

"Scusa, sono davvero stanca, ho bisogno di riposare. Ci vediamo domani, ok?❤" Improvvisai.

"Ok..." Rispose.

Posai il cellulare sul materasso, e chiusi gli occhi.

Gli stessi occhi che si sgranarono, quando la notifica un'altro messaggio mi fece sobbalzare.

Sbuffai, ed afferrai il palmare.

Il mio cuore prese a battere forte quando lessi il messaggio che questa volta mi era arrivato.

Finn🐸:
"Ehi, ti va di venire nella mia roulotte con Iris?"

Sorrisi.

"Sure, ranocchio. Come mai?"

"Beh, non ci vedavamo da anni. Sono divertenti le rimpatriate. La mia è la numero quindici, comunque"

Arrossii.

"Arrivo. La mia è solamente la numero undici"

"AHAHAHA, ti aspetto, Jane Hopper"

"A presto, Mike"

Presi a saltellare, e mi diressi immediatamente verso la sua abitazione mobile.

Finn si presentò davanti a me, la porta appena aperta, come se fosse stato li ad aspettare, con l'orecchio contro la soglia.

«Ehy» lo salutai.

Mi fece cenno di entrare.

Apparte il corvino, nessuno si trovava nella roulotte.

«Ed Iris?» chiesi.

Internamente, una strana felicità mi ribaltò lo stomaco.

«l'ho avvisata cinque minuti fa, si starà truccando o cose simili, credo..» arrossì.

«tornando a noi, sbaglio od oggi mi hai dato della bassa?»

«si, nanetta»

«ehy! Non sono bassa, sei tu ad essere una-una giraffa!» ribattei.

«da rana a giraffa è un attimo»

Risi.

E quando la mia risata si interruppe, ci fu un secondo di silenzio.

Un secondo in cui i nostri sguardi si scontrarono, e si fusero assieme.

«che hai fatto in questi anni?» chiesi.

«tante cose. O pochissime. Dipende dal punto di vista in cui guardi la mia vita» mi rispose, sedendosi sul letto.

Automaticamente, mi posizionai al suo fianco.

Arrossii, quando le nostre dita si sfiorarono minimamente.

Il corvino sobbalzò, un forte suono interruppe il momento.

Balzò in piedi, e si diresse verso la porta, da dove proveniva il bussare.

꧁꧂

Ok questo capitolo l'avevo scritto ieri.

Comunque, oggi mi è venuta la febbre,e non credo avrò la sanità mentale per scrivere capitoli.

Appena mi sento meglio aggiorno :')

actors [fillie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora