✎・twenty eight・✎

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Osservavo le silenziose stelle che come fiori in primavera sbocciano luminose nello sgombro blu cielo estivo.

Tutto quello che udivo era il suo respiro, il respiro di Finn, il leggiadro trillare del grilli e le foglie smosse dalla brezza.

E le sue dita tra le mie ciocche brune, che formavano strani ghirigori sul suo petto.

I nostri nasi verso il cielo, i nostri occhi sulle stelle.

Probabilmente violavamo le regole del set, probabilmente era sbagliato.

Ma eravamo noi due, il prato ed il cielo, e questo mi bastava per essere a mio agio.

«Non hai mai avuto quella voglia di lasciare tutto e partire?» mi chiese, lo sguardo fisso sulle luci del cielo notturno.

Sospirai.

«Non credo porti a qualcosa»

Alcuni attimi di silenzio.

«Perché no?»

«Si dovrebbe ricominciare tutto...»

«É questo il bello. Ricominciare tutto»

«Dopo tutto quello che abbiamo costruito...» sorrisi lievemente, quasi ridacchiando. Una risata nostalgica quanto allegra. Una risata quasi indescrivibile.

Le stelle.

«Potremmo ricominciare insieme» sussurrò.

«O continuare quello che stiamo vivendo»

«É tutto troppo monotono»

«Mi piace questa monotonia»

Mi guardò.

«Davvero, Millie?»

Lo fissai negli occhi, muta.

Silenzio.

I nostri nasi ritornarono a puntare verso il cielo, i nostri sguardi ad incantarsi fissando le stelle.

Colten e Grace avevano raggiunto una piccola cittadina.

Quella notte trovarono rifugio in un albergo, ma la mattina seguente Colten ebbe fretta di andare.

Aveva fatto partire la macchina a tutta velocità,  ed aveva imboccato la strada per la città più lontana.

Molti dei suoi comportamenti insospettivano la ragazza:

La sua fretta, la sterzata quel giorno, la fuga dall'albergo e la quantità di soldi che aveva con se il giorno dell'imprevista partenza.

Tuttavia ignorava la situazione, il corvino aveva sempre avuto un bizzarro modo di fare.

Quella sera erano arrivati sulla riva di un lago.
Erano rimasti nell'auto, e si erano addormentati l'uno sull'altro osservando le stelle luminose dal finestrino.

Era il quarto giorno di viaggio costante.

«Cosa stiamo facendo?» chiese Grace, quasi borbottando, il capo diretto verso il finestrino.

«Non ne ho idea» rispose l'altro, le mani sul volante e lo sguardo sulla strada.
«Forse stiamo solo cercando di sfuggire alla normalità»

«Stiamo girovagando in un'auto, in posti sconosciuti. Non abbiamo raggiunto nessun obbiettivo»

«Bisogna avere obbiettivi?»

Silenzio.

Il silenzio regnò in quella vettura per alcuni secondi.

«Abbiamo perso tutto» una mano in viso, la voce fleibile.

«No. Io ho ancora te»

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RAGA

oltre al fatto che dico sempre raga

Ma vabbe raga

Penso che

Questi

*Singhiozza*

Siano tra gli ultimi capitoli

Cioè questo non è l'ultimo ma non manca molto alla fine

Quindi

GODETEVELI

*lacrimuccia*

Tanto se sa che appena finisco questo ne inizio un'altra :')

Infatti quando finisce il libro non rimuovetelo dalla biblioteca, potrete avere aggiornamenti sui libri che inizierò a scrivere in futuro ❤

actors [fillie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora