«Muoviti!» borbottò.
Sobbalzai, ero sulla strada illuminata dalla luce del sole, sull'asfalto, per tornare alla mia roulotte.
Mi voltai.
«Finn!» ghignai, alzando gli occhi al cielo.
«Cole sta registrando una scena»
Capii le sue intenzioni.
«Stai scherzando?»
Cacciò un piccolo mazzo di chiavi dalla tasca, il sole si rifletteva sul metallo.
Le mie labbra quasi si spalancarono.
«Non avrai-»
«Gliele restituiremo»
«Finn, non possiamo.»
Mi fece cenno di seguirlo.
«No» sbottai. Un deciso e freddo no, mettendo il broncio.
Eppure lui sorrise, allungò il suo braccio e la sua mano afferrò la mia.
Rabbrividii. Il suo tocco.
Provò a trascinarmi.
Porsi resistenza.
«Abbiamo poco tempo!» disse.
Sbuffai.
Mi rivolse una faccia buffa, un tipo di labbruccio imbarazzante, e non potei fare a meno di trattenere un sorriso.
Mi lasciai trascinare, e lo seguii.
Arrivammo quasi alla soglia della roulotte di Cole quando udii dei veloci e felpati passi.
Sobbalzai.
«S-sta arrivando!» borbottai, il cuore a mille, gesticolando nervosamente.
E quando sentii quei fleibili passi spezzare il silenzio ed avvicinarsi, mi dieidi alla fuga rifiugiandomi dietro la prima roulotte trovata.
Sbirciai appena per vedere cosa avrebbe combinato Finn: il corvino era lì, in piedi, quando Cole lo raggiunse.
«E-ehy» salutò con un cenno della mano.
«Che ci fai qui?» aggrottò le sopracciglia il biondo.
«oh-ehm» sollevò la mano in cui teneva il mazzo di chiavi.
«Sono le tue, vero? Le ho trovate a terra»"Vai, Finn" esultai mentalmente, quasi per incitarlo attraverso la telepatia.
«Si. Grazie» afferrò gli oggetti in metallo, avviandosi verso la serratura della soglia.
«Oh-ecco» lo bloccò il corvino.
«Volevo chiederti un favore. Il mio computer si è- rotto! Ed ho urgentemente bisogno di fare una cosa. Per caso tu hai un portatile?»«No» l'uscio era ormai spalancato, lo oltrepassò velocemente sotto lo sguardo di Finn, e gli chiuse la porta in faccia.
Mi schiaffai una mano in viso.
«Ehy!» si lamentò.
«Cole?»Silenzio.
«Cole!» urlò, battendo i palmi sulla soglia.
«Smettila di rompermi» dopo un minuto circa, aprì di scatto la porta destabilizzando il corvino.
Il ragazzo scrutò l'interno della roulotte.
«Quello è un portatile!» esclamò, indicando il computer sul letto.
Cole sbuffò, voltandosi verso il luogo accennato dall'indice di Finn.
Prese il PC, per poi schiaffarglielo tra la mani.
Il corvino lanciò uno sguardo al dispositivo, poi al ragazzo, sorridendo entusiasta.
«Non rompermi più» disse, prima di chiudere violentemente la porta con un tonfo.
«Grazie» sussurrò Finn, ancora sorridente.
Mi rivolse uno sguardo, quel sorriso da bambino ancora stampato sul volto, esultando silenziosamente.
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STO CAPITOLO SCRITTO IN CLASSE SU FOGLI A CASO SEEE
Ah, e se vi sono arrivate 8282828 notifiche che ho ripubblicato tutti i capitoli
È perché l'ho fatto.
AHAHAHAH PER SBAGLIO AVEVO ANNULLATO LA PUBBLICAZIONE
Sono stupida
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actors [fillie]
FanficMillie Bobby Brown è oramai una star internazionale, sono passati tre anni dall'ultimo incontro con Finn Wolfhard, nonché sua prima cotta. Non l'aveva dimenticato, il suo volto appariva nostagicalmente nei suoi ricordi, come un lontano pezzo di infa...