«Millie» mi chiamò. Mi voltai verso di lui.
Era una grigia mattinata, l'odore di erba bagnata mi pizzicava le narici.
Solo un pallido sole si intravedeva appena tra le nuvole.«Sono riuscito a trovare l'audio»
La bocca semispalancata, il viso pallido e gli occhi scuri contornati da un paio di profonde occhiaie.
Sorrisi.
«Ci hai passato la notte?»«Ho dormito tre ore»
Risi, osservando il suo volto afflitto.
La mia risata si interruppe in un sorriso, e mi rifugiai tra le sue braccia.
«Grazie» sussurrai.
«Sai che ti amo, vero?»
«Si, Finn» lo strinsi a me.
Mi guardò, e il suo viso si avvicinò al mio.
Le nostre labbra si scontrarono, e mi sentii felice.
Amavo il senso di protezione che mi dava, amavo quello che faceva per me, amavo ogni sua lentiggine e ogni suo riccio.
Amavo la sua voce, la sua pelle candida e le sue rosee labbra carnose.
Amavo la sua dolcezza e la sua simpatia, amavo i brividi che mi percorrevano il corpo al suo tocco, la sua mano intrecciata alla mia e i nostri nasi sfiorarsi.Io amavo Finn Wolfhard e, per la prima volta, riuscii a provare quella sensazione così forte, così crudele e così gentile, così gioiosa e così devastante.
Riuscii ad amare.«Hai passato tutto quello...» sussurrò sulle mie labbra.
Sorrisi.
«Ma l'ho superato»
«Ho pianto quando ho ascoltato l'audio»
Lo guardai.
«Davvero?»
Annuì.
«Non ti dovrà capitare mai più qualcosa di simile» questa volta, fu lui a stringermi.
«Cel'hai i soldi?» chiese Grace.
«Mh, si»
La ragazza allungò il conto sul tavolo.
Colten alzò gli occhi al cielo sorridendo, ed afferrò delle banconote.
«Sei magnifico!» esclamò Grace.
Il corvino ridacchiò, e le lasciò un bacio a stampo sulle labbra, prima di dirigersi verso la cassa.
La ragazza, seduta ancora al tavolo, si portò una mano alla bocca, sfiorando con le dita la zona appena toccata dalle labbra di Colten.
Il cuore le batteva a mille, lo stomaco era quasi ribaltato.
Aveva ventotto anni, eppure, in quel momento, si sentiva una stupida ragazzina.
«Andiamo?» fece cenno con il capo il ragazzo appena tornato, afferrando la giacca.
Annuì.
Si diressero verso l'auto. Grace era muta ed ancora emozionata.
«Grace?»
Si voltò verso di lui, il cuore ancora a mille.
«Siamo una coppia?» chiese.
Deglutì.
«Non- lo so»«Dovremmo capirlo»
«Mi fai sentire una fottuta ragazzina»
Ghignò.
«E tu mi fai sentire un fottuto ragazzino»꧁꧂
Colten e Grace o Finn e Millie?
È una domanda stupida lo so ma-
No non sapevo che scrivere
C'est la vie
Oh ma quanto è bello dire
C'est la vie
STAI LEGGENDO
actors [fillie]
Fiksi PenggemarMillie Bobby Brown è oramai una star internazionale, sono passati tre anni dall'ultimo incontro con Finn Wolfhard, nonché sua prima cotta. Non l'aveva dimenticato, il suo volto appariva nostagicalmente nei suoi ricordi, come un lontano pezzo di infa...