Sabato - La realizzazione di un sogno - (seconda parte)

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La giornata era splendida, in cielo non vi era presenza di nuvole e il sole iniziava a scaldare l'aria. Rick si avviò verso casa ripensando alle parole di indignazione che Tom pronunciò, rivolte all'ipotetica persona che aveva osato deturpare il decoro del parco. Era sicuro che se si fosse trovato lì in quel momento, gliele avrebbe cantate. Non faticò a immaginarselo incollerito, mentre agitava per aria il bastone nell'intento di far capire a quella persona la maleducazione del proprio gesto. Ora che l'aveva conosciuto, non si sarebbe stupito nel vederlo in quella situazione. Si chiese anche se lui al posto di Tom si fosse comportato nello stesso modo, la risposta che si diede fu negativa, molto probabilmente sarebbe passato dritto senza prestare il minimo interesse. Questa constatazione lo fece arrabbiare. Continuò a camminare, si tolse la giacca della tuta e la legò in vita. Le strade iniziavano a popolarsi. Sull'altro lato della via gli capitò di osservare un padre con il proprio figlio, impegnati a giocare a basket nel cortile di casa. Poco più avanti, invece, una signora attrezzata di tutto punto si prendeva cura delle proprie piante, ci doveva saper fare pensò Rick, mentre ammirava la bellezza del suo giardino. Lei lo guardò e alzò la mano per salutarlo, non la conosceva, ma provò ugualmente piacere nel ricambiarle il saluto.

Arrivato a casa si recò subito in camera, si tolse i vestiti e senza nessuna premura li lanciò sulla sedia. Dopo una doccia rinfrescante si cambiò e raggiunse Brian al pub. Scelse la moto per effettuare il breve viaggio che lo separava dal locale. Non era tanto distante, qualche chilometro a sud di Charleston. Sia lui che Brian non ebbero dubbi su quale città scegliere per dar vita all'idea che si erano messi in testa da tempo, quella di aprire un locale tutto loro. Un locale che li avrebbe finalmente potuto dare quell'indipendenza economica che tanto sognavano. Entrambi originari di Atlanta, s'innamorarono di Charleston grazie a una vacanza che fecero qualche anno prima. Raggiunsero la città per passare l'estate con gli amici, ragazzi che si erano dovuti trasferire per poter frequentare l'università. Fu un colpo di fulmine: li piaceva l'idea di avere il mare a pochi minuti da casa, la vita notturna, e le ragazze. Quell'estate ne conobbero una moltitudine. A detta loro era il posto perfetto per avviare un'attività. Charleston però era anche altro, ad esempio la città più antica e anche la seconda più grande nel sud-est del South Carolina, vantava poco meno di 130.000 persone ed era stata definita da un magazine statunitense "La città più gentile e ospitale d'America".

Quando acquistarono il locale non avevano ancora le idee chiare in cosa trasformarlo, passarono giorni interi, nottate intere a decidere. Rick propose di aprire un negozio di animali, l'idea venne bocciata un istante dopo da entrambi. Nessuno dei due si sentiva tanto responsabile da accudire tutte quelle bestioline. Brian allora consigliò di metter su un negozio di abbigliamento, ma anche questa idea non ebbe tanto successo. La motivazione fu che, sarebbe stato troppo noioso passare le giornate a vendere vestiti. Tra le tante idee esposte in quei giorni ci fu anche quella singolare dell'agenzia funebre, sicuramente la birra giocò un ruolo fondamentale sulla sua formulazione. Alla fine vinse il pub, amavano fare le ore piccole. Nessuno aveva mai visto così tante albe quanto loro, e poi un dato da non sottovalutare, era che avrebbero avuto a che fare con persone vive.

Rick parcheggiò la moto vicino all'auto di Brian, nel piazzale sul retro del locale. Notò una borsa di donna sul sedile del passeggero, capì che non l'avrebbe trovato solo. Dopo essere entrato lo vide con degli scatoloni in mano seguito da una ragazza che trasportava delle sedie, non dovevano averlo sentito entrare, perché proseguirono come se nulla fosse. Diede una rapida occhiata in giro e si rese conto di quanto fossero andati avanti con il lavoro. Ormai mancavano poche ore all'inaugurazione, non c'era un minuto da perdere.

«Brian!» gridò, per attirare la sua attenzione.

«Eccoti! Credevo venissi più tardi.» Disse lui stupito di vederlo lì.

Dieci Giorni E Un Futuro [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora