Quando Rick si svegliò all'alba il maltempo sembrava essere passato. Preparò la colazione pensando che avrebbe avuto abbastanza tempo per digerire tutto prima della corsa, e si sedette a mangiare in veranda cullato da un silenzio riposante. In quella quiete sentiva la necessità di fare ordine nella sua testa. La settimana appena trascorsa era stata per lui al quanto faticosa, e in quel momento si trovava a fare i conti con situazioni per le quali non era preparato. Passare l'estate a soffrire per una ragazza non era certo nei suoi piani, avrebbe preferito avere la mente occupata dal surf o meglio ancora dal pub, invece no, Erin nel bene o nel male teneva in ostaggio i suoi pensieri. Il suo nome risuonava come un eco eterno dentro la sua testa. Cercò un motivo per spiegare il suo comportamento, ma tutto quello che riuscì a trovare fu una successione di domande: perché Erin aveva deciso di tenergli nascosta la sua relazione. Cosa era lui per lei? Un ragazzo da usare per vendicarsi di un torto subito da John? Oppure una sbandata? Forse si era lasciata affascinare un po' troppo dal modo in cui si erano conosciuti. Pensava tante cose su di lei, e nessuna rispecchiava la persona che aveva avuto la fortuna di scoprire in quei giorni.
«Dormito bene?» domandò Brian, comparendo alle sue spalle.
«Sì, ieri sera sono crollato come un sasso.» Si voltò verso di lui. «Ho preparato la colazione, deve essere ancora calda.»
Brian andò in cucina e dopo qualche minuto tornò con un bicchiere di spremuta e un piatto con del bacon e delle uova. Si sedette accanto a Rick per mangiare. «Alzarci all'alba non è mai stato uno dei nostri punti di forza, ma devo ammettere che non è niente male.» Disse.
«Di solito questa è sempre stata l'ora in cui andavamo a dormire.»
«Stiamo cambiando, Rick.» Bevve un sorso di spremuta. «Non ho ancora capito se in meglio o in peggio, ma stiamo cambiando.»
«In questa settimana ho fatto cose che non mi sarei mai sognato di fare, sono rimasto stupito io stesso.»
«Perché cosa hai fatto di così tanto strano?»
«Ad esempio ho trovato il coraggio per fare il bagno al largo, sai perfettamente quanto io temi l'acqua alta. Nemmeno tu sei mai stato in grado di convincermi a superare questa fobia, benché sia riuscito a farmi praticare uno sport come il surf. Invece a Erin sono bastati pochi minuti e un sorriso, per farmi tuffare.» Gli spiegò, poi proseguì:. «Ho iniziato a leggere un romanzo e le ho anche scritto una lettera, ti rendi conto, io che scrivo ad una ragazza, credevo non fosse possibile. E poi, come se non bastasse mi sono anche innamorato. Proprio un bel cambiamento.»
«Radicale direi.» Aggiunse Brian.
Rick socchiuse gli occhi mentre il sole cominciava a illuminarli. «Mi piace ciò che sono diventato.» Ammise.
«Tutte queste cose che mi hai elencato sono state rese possibili da una persona, una sola.» Brian lo guardò. «Qualcosa vorrà pur dire, no?»
«Non ti seguo.»
«Sto cercando di dirti che se Erin è stata il motivo di questi cambiamenti, è perché tu hai visto in lei qualcosa di speciale, qualcosa per cui valesse la pena cambiare. Nessuno cambia per chiunque.»
«O forse mi sono solamente illuso.»
«Devi smetterla di scappare, Rick.»
«Io non sto scappando.»
«Sì che lo stai facendo, il comportamento che hai assunto con lei è lo stesso che hai usato con le altre, l'unica differenza è che dalle altre, ad allontanarti era la mancanza di un reale interesse, da Erin, invece, è la paura che sia quella giusta.» Ciò che disse lo lasciò senza parole. «Ti faccio una domanda.» Continuò, fissandolo dritto negli occhi. «Perché non sei ancora andato da lei a chiederle spiegazioni, e magari chiarire una volta per tutte questa storia?»
«Sono ancora troppo arrabbiato.»
«Scuse, scuse, sempre scuse. Te lo dico io perché non sei andato, temi di scoprire la verità, di non rivederla più. Perciò ti comporti così, ti porti avanti con il lavoro. Lo vuoi un consiglio? Buttati Rick, anche se ti farai male, almeno potrai dire di averci provato, ma buttati. Non permettere che un episodio negativo cancelli quello che di bello avete vissuto in questi giorni.»
Rick posò la mano sopra la sua, gli era grato per quello che stava facendo e per l'impegno che metteva nel farlo ragionare. «Vado a correre.» Gli disse.
Andò in camera sua, indossò la tuta e prima di uscire salutò Brian. Passando accanto alla sua auto parcheggiata, Rick notò un foglietto incastrato sotto il tergicristallo. Pensò ad una multa, ma non ricordava di aver commesso delle infrazioni, lo sfilò e l'aprì.
Non si trattava di una multa, c'era scritto: "Ho bisogno di parlarti. Stasera alle 18:00 sarò al molo, quello nel quale abbiamo osservato il nostro primo tramonto insieme, spero di vederti arrivare. Ti aspetterò. Erin." Quel biglietto non fece altro che aumentare la sua confusione, era combattuto tra i consigli di Brian e il fatto di non aver ancora superato la delusione provocata il giorno precedente dall'episodio in spiaggia. Aveva parecchio tempo per pensarci, piegò il biglietto e lo mise in tasca.
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Buona lettura LOVERS!
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Dieci Giorni E Un Futuro [COMPLETA]
RomansaRick Parker ancora non lo sa, ma il suo destino dipende da un incontro casuale e tanti piccoli pezzetti di carta gettati per terra. In un giorno come tanti, dove gli impegni e la routine la fanno da padrone, Rick getterà le basi che lo porteranno a...