Il terzo giorno 10

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Sharon:Dai Allie muoviti, svegliati! Abbiamo l'escursione vicino al ruscello con Michele!
Io:dai altri cinque minuti, ti prego
Sharon: è tardi
Fui obbligata ad alzarmi e prepararmi.
Feci più tardi del solito poichè mia mamma capisce quando sono di fretta e mi chiama sempre nei momenti meno opportuni, ma non riuscirei mai a staccarle il telefono in faccia, anche perchè mi mena.

09:30
Eravamo appena partiti
Sembravamo cento scemi che seguivano la guida
Davanti a me c'era Michele, che ogni tanto si girava e continuava a parlarci e a ridere
Come farei senza di lui?
Il terreno era abbastanza roccioso, infatti scivolai su di una roccia suscitando così le risate di tutti quanti
FIGURA DI MERDA

Arrivati al ruscello, ci sedemmo tutti a terra, la guida iniziò a raccontare la storia di quel luogo
Era davvero magico
Michele era un posto avanti a me.
Cominciai a fargli le foto da brava stalker quale sono
Si girò di colpo e si mise in posa.
DISAGIO.
Poi, per fortuna mi accorsi che non ero la sola a fargli le foto.

La giornata passò in fretta.
A pranzo Michele ci diede appuntamento alle 21 nella stanza della musica aggiungendo che gli avrebbe fatto molto piacere se fossimo andati tutti

Passai tutto il pomeriggio con le grida delle ragazze che volevano essere truccate e toccava a me farlo. Non mi dispiaceva affatto, anzi mi proposi io, ma solo per Sharon e Martina, non per quindici persone.

Ero davanti allo specchio, toccava a me truccarmi
mi vidi dimagrita, ma non mi mettevo più false speranze, perchè sapevo come sarebbe finita
Finisce che poi mi peso, mi odio e non cambia mai un cazzo nonostante tutti i sacrifici che faccio
Continua a truccarti e non piangere
Sei forte
Finita di truccarmi, mi misi un pantalone a vita alta
L'unico modo per coprire almeno un pò di pancia
Con sopra una maglia di tulle trasparente (che infatti indosso con una cannottiera sotto)
Il tutto rigorosamente di colore nero.
Uscì dal bagno e l'emozione era tangibile con il palmo della mano
Chissà Michele cosa deve dirci stavolta

21:16
Eravamo tutte troppo agitate
Sentì il richiamo del pianoforte che si faceva sempre piu forte
Non potevo sfuggire alla musica
Devo lasciarmi andare
Infondo la maggior parte delle persone in quella stanza mi aveva già sentito cantare, ed ero piaciuta
Cosa avevo da perdere?!
"Sharon, vado o non vado?" Feci segno verso il pianoforte
"Cosa? Ah si vacci, vai, sei bravissima, vai!"
Posai il mio sguardo su di lei e poi sul pianoforte - ripetetti quest'azione almeno cinque volte

Respiro profondo
Mi alzai
Ho tutti gli occhi su di me
Mi sedetti sulla seggiola del pianoforte
Lilly e Sharon: Brava! Applaudirono

E sono di nuovo da sola con la musica

"Ci si accorge sempre tardi delle cose andate via
Delle favole, da grandi senti sempre nostalgia..."

Tutto perfetto
Mi sentì al posto giusto nel momento giusto
Mi sentì accettata
Nonostante fossi io

Io credo in me

"Ci si perde prima o poi, cercando quello che non c'è"

D'un tratto tutti cominciarono a gridare compiaciuti ed applaudirono senza un motivo evidente.
Mi girai alla ricerca dello sguardo di Sharon per capire cosa stesse succedendo
La vidi, stava riprendendo con il cellulare
Mi guardava scioccata
Guardava me
E
Anche un punto dietro di me

Continuando a cantare e a suonare, buttai uno sguardo dietro le mie spalle
Rimasi senza parole

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