ho sbagliato tutto 37

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12:33
Non mi risvegliai grazie alla solita sveglia ma per le urla di Michele che continuava a dire "NO! NO! NO!"
Ero ancora confusa e brilla, la nausea ritornava e passava, ma a quanto pare dovevo preoccuparmi di ben altro benchè mi ritrovai completamente nuda nel letto. Rimasi allibita da quella situazione, le guance cominciarono ad avamparmi
"No" lo devo dire io
Le scene della notte precedente ripiombavano a scatti nella mia mente
Non può essere successo davvero
Michele faceva avanti e indietro per tutta la stanza
"abbiamo limonato e poi boh...mi sono svegliato e ti ho trovato nuda accanto a me" disse con le mani intrigate tra i capelli per la disperazione e con gli occhi lucidi.
Io restai senza fiato
Era come un fratello maggiore
Come era potuto accadere
Michele continuava ad osservarmi con gli occhi assenti in attesa di una risposta.
Con la voce spezzata riuscì a dire soltanto "Voglio vestirmi, esci..."
Lui uscì senza esitare e proferire parola.
Con le gambe tremanti e l'amaro in gola mi lavai dallo sporco che mi sentivo addosso e mi vestì.
Uscì dalla stanza e vidi Michele in lacrime ai piedi della porta con la testa tra le mani
"Ho sbagliato tutto, un'altra volta, rovino sempre la vita di tutti"
Sembravano parole pronunciate da me
Mi sedetti affianco a lui con estrema stanchezza
"Miche ormai è successo"
In totale disperazione disse "Ma non doveva succedere, io l'ho tradito"  sulle ultime parole fu titubante
Io lo guardai confusa e stupita
"A chi hai tradito?"
Lui abbassò lo sguardo e rimase in silenzio
Con una mano portai i suoi occhi nei miei
"Chi hai tradito?!"
"Non posso dirtelo" e abbassò nuovamente lo sguardo
"Non credo che ormai ci possano essere segreti tra noi" dissi irritata e ancora perplessa sull'accaduto
"Francesco."
"Katoo?!"
"Si"
"Ma si cosa?!"
"Siamo fidanzati" si alzò e si affrettò per chiudersi in bagno ma io misi il piede per non permettergli di chiudere la porta
"Non puoi scappare dai problemi lo sai"
"E allora come posso distruggerti?!" Disse con sarcasmo ma poi lasciò la presa sulla porta e crollò a terra in lacrime, proseguì dicendo "ieri abbiamo dinuovo litigato per gelosia, io ci provo a non esserlo ma non ce la faccio" fece una breve pausa "così ieri notte avevo voglia di farlo incazzare, mi sono lasciato andare troppo e l'ho tradito io, l'ho deluso, deludo sempre tutti, è sempre colpa mia" disse singhiozzando
Sono una spascia famiglie
"Mi ripeto che non devo più bere ma faccio sempre gli stessi errori, perchè?! Perche?! Lui è la mia persona" Continuava a dire immerso tra le mille lacrime
"E adesso che facciamo?" Furono le uniche parole che riuscì a proferire
Lui mi guardò in segno di resa
"Io non ho il coraggio, non posso dirglielo, dopo tutti questi anni, è uno dei pochi che ha sempre creduto in me, lui è l'unica cosa che mi resta."
Scusami se esisto
"E quindi?"
"E quindi cosa? Ieri notte non è successo niente, abbiamo solo dormito abbracciati non ricordi?
Io lo guardai allibita, lui si alzò come se davvero non fosse successo nulla.

Poi il campanello mi strappò via dallo shock e mi riportò alla realtà

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