22 Aprile 32

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14:33
Il taxy che ci stava portando all'areoporto si fermò di colpo
"Oh, cazzo!" Esclamai di getto
Michele sobbalzò in avanti e si girò verso il lato del conducente cercando spiegazioni
"Scusate, il gatto" indicò un docile animaletto grigiastro con le strisce nere sfumate che correva tra le poche auto che sfrecciavano
Ma vaffanculo
Io e Michele ci guardammo rassegnati

Mi suonò il cellulare e risposi subito per non attirare l'attenzione del taxista

"Sharon?" Risposi
"Allie, puoi parlare?"
"Si"
"Tutto bene?"
"Si a parte la scuola, tu?"
"Si a parte la scuol-ah no, io non ci vado più" dissi ridendo con un tono di superiorità
"La fama ti sta dando alla testa" disse prima sbuffando e poi ridendo, continuò dicendo "che fai?"
"Niente di che, sto andando in Spagna a fare una cosetta con Michele" risposi con un ghigno
"Oddio, cosa?! Dimmelo! adesso!" Disse febbricitante la mia amica
"Oh ma guarda un pò, sono arrivata all'aereporto, devo andare proprio, ciao"
"No Allie non stacc-"
Ops
Mi era mancata così tanto la sua voce, però purtroppo non le potevo dire proprio nulla, anche se avrei voluto tanto dirle che ero diretta in un paesino in Spagna per registrare una nuova hit estiva con Michele

16:42
Eravamo in hotel e stavamo disfando le valigie, quando a un tratto sentì degli urlettini di Michele dietro le mie spalle
"UN RAGNO! UN FOTTUTO RAGNO! uccidilo, te prego ammazzalo, me sento male"
Non sapevo se ridere o fuggire.
stupefatta dal mio stesso coraggio,
presi una maglietta a caso e la buttai sopra al ragno e mi ci sedetti sopra
Se non muore così possiamo prendere la benzina e un accendino
Michele mi guardò disgustato
"Me sento male" farfugliò ai piedi del letto con una mano sul petto e agitando l'altra in segno di aria
Riprendemmo entrambi a disfare le valigie
Si guardò intorno con fare confuso
"Ma dov'è la mia magliet-" fissò quella con cui avevo appena ucciso il ragno "non me lo dì te prego, controlla se è lei, ci dovrebbe esse un taschino sopra"
Controllai
E il taschino c'è
Ops
Mi voltai verso di lui
"O affronti le tue paure lavando la maglietta, o la bruci" gli dissi
"Ma te sei matta" disse mettendosi una mano sulla fronte "ma che palle, potevi ucciderlo con una tua maglia"
Rimasi a fissarlo, invece di ringraziarmi, mi critica?!
"Ingrato" risposi
"Ma va n'pò a fanculo"
Tra noi c'è questo tipo di rapporto, diciamo cose offensive ma vere, senza mai farne un dramma, quindi i litigi tra noi sono rari, ma quando ci sono, è bellissimo prenderlo a sberle con le ciabatte.

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