Il primo giorno 7

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07:07
Mi svegliai e vidi Sharon col telefono in mano, si girò verso di me con la faccia annoiata
"Ci cominciamo a preparare?" Mi chiese
"Andiamo!" risposi
Alle nove Michele ci dò appuntamento per parlare di un pò di cose...
Ansia.
08:14
Finimmo di prepararci, la doccia fredda mi servì tanto a riprendermi dal fatto che io stavo vivendo davvero quell'esperienza.

Provai a truccarmi al meglio con un filo di eyeliner e di tinta labbra color pesca, che forse quest'ultimo non si intonava bene con il mio pallore e occhi castani.

Cominciammo ad andare nella stanza della musica dove si sarebbe tenuto l'incontro al quale già c'erano alcune persone ad attenderlo come noi.
La voglia di suonare il pianoforte che si trovava al centro della stanza era immenso

09:27
Ecco Michele
"Scusate ragazzi, mi conoscete, mi sono svegliato tardi, allora..." disse ridendo e poi facendosi serio e iniziando a gesticolare
"Sapete che io ormai sono "fermo" dall'ultimo album, e fondamentalmente avevo anche deciso di prendermi una pausa
Beh la pausa è finita, ho scritto nuove canzoni e vorrei che voi mi aiutaste a capire se possano piacere ed esser capite a pieno
Dibbase ci tengo davvero tanto a questo progetto, e spero che anche voi come me vi rispecchiate dentro questi testi."
Tutti gli aguzzi cominciarono a gridare dalla gioia
Un nuovo album.
"Quando uscirà?" "Quante tracce ci sono?" "Andrai a Sanremo?"
Le sue risposte furono "non posso dirvi niente" "non ve lo posso dire" "non posso dirvelo"
Ma vaffanculo, ora avremmo campato solo di ansia

12:21
Finimmo di ascoltare una canzone, e già la amavo.
Stavamo pranzando
Ma quanto era buono il cibo
Ci portarono la pasta al radicchio che a casa mia m'avrebbe fatto schifo ma al camp era buonissimo
Michele ogni tanto ci guardava sorridendo
Forse perchè stavamo facendo na caciara
La giornata passò tra risate, sguardi di complicità e chiacchierate amichevoli con Michele

Era tutto perfetto, non potevo chiedere di più

Quando Michele se ne andò, la voglia di rimanere un pò da sola piano piano mi trascinò lungo la mia camera, mi mise una penna in mano ed un quaderno rovinato
Era il momento di scrivere canzoni

Non riuscivo a stare per tanto tempo con le persone, avevo bisogno dei momenti per stare da sola con me stessa e con la musica

Sempre e solo con la musica al mio fianco

Sharon mi raggiunse in camera dopo dieci minuti
Entrò di scatto e mi venne quasi naturale mettermi il quaderno sotto il culo
Nessuno avrebbe mai dovuto leggere le mie emozioni
"Che hai?" mi chiese
"Niente, mi fa male un pò la testa"
"Guarda che tra poco dobbiamo andare a giocare al tiro alla fune"
"Si tra poco arrivo, tranquilla"
Mi guardò per due secondi con la testa inclinata, dopodichè uscì dalla porta

Potevo nascondere il quaderno

Uscì anch'io e vidi Lilly che mi chiamava alzando le braccia
"Muoviti, dobbiamo vincere." mi disse
"Ovvio." risposi

Se solo ci riuscissi...

Io sono fatta per perdere.

Cambia la sorgente delle tue emozioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora