seven; parte 1

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Jimin's POV

Chi l'avrebbe mai detto: io, Park Jimin, uno scrittore emergente dal viso angelico ed un cuore onesto, mi ritrovo a pedinare la persona alla quale dovrei riporre maggiore fiducia in assoluto

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Chi l'avrebbe mai detto: io, Park Jimin, uno scrittore emergente dal viso angelico ed un cuore onesto, mi ritrovo a pedinare la persona alla quale dovrei riporre maggiore fiducia in assoluto. Mi sento un po' in colpa. Sono tentato a tornare indietro ma una parte dentro me mi dice che, invece, farei meglio ad accertarmi della sua reale meta.

Cammino ad un passo moderato tenendomi a debita distanza da lui il quale, ora, si sta accendendo la terza sigaretta di fila in meno di quindici minuti. Avverto crescere sempre più una brutta sensazione.

Lo vedo girare l'angolo: non ci posso credere, quella è la "via dei Bar", una strada non proprio raccomandabile da frequentare data la stragrande maggioranza di tossici ed ubriaconi. Eppure non sembra essersi perso, sa benissimo cosa sta facendo e dove sta andando poiché, a passo spedito, si dirige, senza esitazione, davanti ad uno dei locali del posto.

Con sguardo furtivo lo vedo schiacciare il cinque a quello che dovrebbe essere uno dei due buttafuori, - il ragazzetto snello ma più alto di lui e di me, - e sorridergli complice. Si saranno detti anche qualcosa ma non ne sono sicuro. Yoongi, ma cosa sta succedendo? Non è di certo la prima volta che vieni in questo posto data la confidenza con quel ragazzo.

Ho un momento di esitazione e non so cosa fare: sento che se entrassi potrei scoprire cose che non so se mi va di conoscere. Com'è che si dice? Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Ma non posso continuare a vivere nell'ingenuità e forse non è come penso, forse si deve davvero vedere con dei colleghi. Si. In questo posto. A bere qualcosa. Cosa c'è di male?

Aish Jimin, piantala!

Mi scompiglio la frangia freneticamente e mi auto-convinco ad entrare.

Come sospettavo i due buttafuori mi fermano e mi chiedono il documento d'identità che io, gentilmente, porgo all'energumeno calvo. Mentre lo ispeziona, decido di avvicinarmi al ragazzo- presuntoamicodiYoongi

<Senti, conosci il biondino che è appena entrato?> indico qualcosa di indefinito all'interno del locale.

<Ma chi? Il cliente di Jin?> mi guarda con occhi sorridenti e un po' troppo ingenui per il suo mestiere.

Chi è Jin? E cosa vuol dire che è un suo cliente? Sento mancarmi l'aria per un secondo e il caos nella testa aumenta a dismisura. Non faccio in tempo a rispondere che l'omone di fianco a lui lo ammonisce restituendomi il documento.

<Zitto moccioso> poi si rivolge a me infastidito<Se non hai altre domande puoi entrare>

Con un nodo in gola e gli occhi brucianti varco la soglia del luogo, ora non più misterioso: cazzo, è davvero uno strip club. La musica alta e il gioco di luci di quel posto non aiuta il mio stato mentale in subbuglio; inoltre, come se non bastasse, ho perso di vista Yoongi facendomi distrarre da quegli allupati che sbavano dietro le spogliarelliste, questo mi fa pensare al peggio. E se Yoongi stesse attraversando un periodo di crisi e non sa più se sia omosessuale? Mah, eppure facciamo l'amore quasi ogni giorno, non sembra abbia problemi di erezione.

What do you want? | YoonMinSeok |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora