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Jimin's POV

"Era rosso, come le sue ferite, ma non come le sue guance: quelle mai e poi mai avrebbero potuto tingersi di un colore diverso oltre il bianco, lui non aveva emozioni, o meglio sapeva come reprimerle dentro sé e mostrarsi invincibile, apatico

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"Era rosso, come le sue ferite, ma non come le sue guance: quelle mai e poi mai avrebbero potuto tingersi di un colore diverso oltre il bianco, lui non aveva emozioni, o meglio sapeva come reprimerle dentro sé e mostrarsi invincibile, apatico... quasi insuperabile."

«Che ne dici Hoseokie, ti piace?»

Guardo con occhi ansiosi e spalancati il mio - secondo - ragazzo, aspettando una risposta positiva con tutto il mio cuore, mentre è intento a leggere sul computer queste quattro righe confuse che ho scritto.

«Jiminie è bellissimo, come inizio mi piace molto» mi dice distogliendo lo sguardo dallo schermo e posandolo su di me. Io mi sento avvampare all'istante mentre sorrido socchiudendo gli occhi ed arricciando il naso. «Ah, non fare quella faccia che fai arrossire anche me... poi non rispecchio più il ragazzo che hai descritto qui» mi dice sollevandomi dal suolo e iniziando a girare su se stesso tenendomi tra le braccia.

Sono al settimo cielo: ho finalmente ritrovato l'ispirazione perduta per il nuovo libro, i due ragazzi dei miei sogni mi amano incondizionatamente e sento che la mia vita sta andando a gonfie vele, non potrebbe andarmi meglio di così... o forse si. Quando Hoseok mi riporta a terra, faccio passare le braccia attorno al suo collo e lo stringo un po' a me.

«Quand'è che potrai vivere con noi? E' ormai più di un mese che stiamo in questa situazione» gli dico con occhi seri e malinconici.

«Jiminie lo sai, te l'ho già detto, non posso abbandonare la mia famiglia» risponde lui carezzandomi la schiena.

«Non è davvero la tua famiglia» inclino un po' la testa in segno di disapprovazione.

«Tecnicamente no, ma è come se lo fosse... mi hanno accolto, dato un posto dove stare e dove poter lavorare. Non posso davvero, io glielo devo!» i suoi occhi sono lucidi e rassegnati.

«No!» dico categoricamente io facendolo sbandare «Non è così! Parli di loro come una famiglia, ma non hai nemmeno mai visto il capo! E poi non hai legato con i tuoi colleghi, visto che sei il figlioccio di Jin e ti odiano perché hai dei privilegi» sbuffo io poggiando la fronte sul suo petto.

«Ed è grazie a questi privilegi che sono qui a casa con voi!» mi ricorda Hoseok alzandomi il mento con due dita «Per ora non mi va di chiedere altro, già è tanto che non vado più a letto con nessuno oltre voi due»

«Sì, il compromesso è che ogni sera veniamo da te e farci scopare... che relazione è questa?» chiedo io con le lacrime agli occhi. Vorrei salvarlo, ma lui non ne vuole sapere, non riesce a comprendere quanto sia pericoloso quel posto e del lavaggio del cervello che gli hanno fatto in questi anni.

Lui non risponde, si avvicina solo alle mie labbra e le bacia dolcemente facendomi chiudere gli occhi e dimenticare per un istante i nostri problemi. D'improvviso la porta della mia camera si apre facendoci staccare e girare verso la persona che ci ha interrotti: Yoongi.

«Sei tornato, amore? Non ti abbiamo sentito» gli sorrido io mentre lui ci guarda tra il confuso e l'infastidito.

«Non dovresti essere a lavoro tu?» si rivolge ad Hoseok ignorando completamente le mie parole. Il diretto interessato inizia a sorridere e, staccandosi dalle mie braccia, si avvicina al biondo con passo felpato. «Sei sempre il solito gelosone» gli dice per poi schioccargli un bacio sulla guancia «Ho chiesto un permesso speciale di qualche ora, infatti tra poco devo tornare» continua guardandolo dall'alto al basso facendolo sentire piccolo come una formica. Ah Yoongi, sei un amore.

«Ah ok! E cosa stavate facendo?» cercò di camuffare il suo essere sempre indifeso e disarmato di fronte il rosso.

«Gli stavo facendo leggere l'inizio del mio nuovo libro» intervengo io saltellando verso i due.

«Ah» risponde lui incenerendomi con lo sguardo.

«Te l'avrei fatto leggere ora, al tuo ritorno dalla lezione di piano» mi difendo io facendo una faccia buffa.

«Vi lascio litigare tra di voi bimbi belli, io vado a lavoro! E mi raccomando, non fate tardi che ho voglia di scoparvi» dice Hoseok con una serietà e una naturalezza tale da farci eccitare all'istante.

«Uhm... ok, a dopo» risponde titubante Yoongi facendogli strada con la mano.

Non appena Hoseok si chiude la porta d'ingresso alle spalle, Yoongi mi si fionda sulle labbra e mi bacia con passione e disperazione.

«Tu. Sei. Mio. Chiaro?» mi dice staccandosi dalla mia bocca con tono autoritario.

«Si, ma anche di Hoseok» lo punzecchio facendolo arrabbiare ancora di più.

«Come osi far leggere prima a lui il tuo nuovo romanzo?» stringe la presa sul mio bacino impedendomi di scappare.

«La finisci di essere geloso?» rido io fiondandomi sulle sue labbra non più tanto secche come le aveva un tempo. Tutto questo fa stare bene tutti e tre, in un modo o nell'altro.

«Ti amo Yoongi» dico all'improvviso sentendomi invadere e scoppiare dal troppo amore all'interno del mio cuore. Lui mi sorride e mi prende in braccio facendomi agganciare le gambe attorno ai suoi fianchi; poi mi trascina sul letto dove mi adagia e inizia a contemplarmi dall'alto.

«Vuoi un assaggio di quello che faremo dopo da Hobi?» mi sorride malizioso. Io, anche se voglioso tanto quanto lui, lo allontano con le mani facendolo piagnucolare. «Ricordati la regola: non si fa niente se non si è a tre!»

«Sì, ma che palle. Non lo verrà mai a sapere» sbuffa Yoongi alzandosi da sopra il mio petto.

«Lo sapremo noi... non roviniamo tutto iniziando a mentire!» lo ammonisco con tono aggressivo, per poi addolcirmi il secondo dopo «Ti farò godere per bene non preoccuparti» dico sottovoce avvicinandomi al suo viso.

«Ti conviene piccoletto» mi morde leggermente la guancia e mi lascia andare.

«Mangiamo?» mi incammino verso la cucina sculettando.

«Certo puttanella, ci servono le giuste energie prima di andare da Hobi»

Detto questo, mi segue tutto contento rendendomi orgoglioso di lui e felice della sua ritrovata serenità.

Detto questo, mi segue tutto contento rendendomi orgoglioso di lui e felice della sua ritrovata serenità

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Capitolo cortino e di passaggio ma dovevo fare il punto della situazione e aggiornare..
Dal prossimo le cose iniziano a farsi interessanti!!

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