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Yoongi's POV
«Allora Kook, sputa il rospo... come sarebbe a dire che Monster vuole dividerci?» dico io una volta seduti al tavolo di una caffetteria lì vicino.
Jungkook, prima di prendere parola, ordina tre caffè per me, Jiminie e Hoseokie, e un tè per lui, per poi fissarci con aria sinceramente preoccupata.
«La prossima volta che tu e Jimin andrete al locale sarà l'ultima» mi risponde finalmente il piccolo buttafuori diventato ormai il mio amico più caro.
«Senti piccoletto, tu non ci conosci nemmeno e vuoi metter bocca su un qualcosa di cui non sai un cazzo!» sbraita all'improvviso Hoseok al mio fianco, ma io cerco di calmarlo bloccandogli un polso.
«So più di quanto voi pensiate» risponde Jungkook con tono fermo.
«Come?» chiedo io riuscendo a capire l'astio che prova Hoseok nei suoi confronti, e quindi avere un quadro più completo della situazione.
«Ho un amico lì che mi spiega sempre cosa succede dentro quello strano posto... »
Detto questo arriva il cameriere con le nostre ordinazioni ed io ne approfitto per cercare di tranquillizzare il diffidente Hoseok, il quale si sta agitando sempre più sulla sua sedia.
«Perché ci stai dicendo questo?» chiede il rosso quando il cameriere si allontana dal nostro tavolo.
«Perché Yoongi mi sta a cuore, e non voglio che soffra... » Jungkook prima guarda Hoseok, poi si rivolge a me «Sei mio amico e non appena l'ho saputo ho pensato di dirtelo... non potevo nasconderti una cosa del genere, dovete scappare via di qui» mi prende entrambe le mani e, stringendomele, mi guarda con occhi lucidi e sinceri: è il migliore amico che possa mai avere.
«Ma cosa dovremmo fare? Quel posto è troppo ambiguo, di sicuro non ci faranno scappare senza metterci i bastoni tra le ruote» interviene ad un tratto Jimin, il quale era rimasto fino a quel momento ad ascoltare attento ed interessato. Ha sempre reputato quel posto la feccia del genere umano e le parole di Jungkook gli staranno sicuramente dando una speranza, sia per evadere da lì, sia per il nostro rapporto a tre.
«No!» esclama Hoseok, come previsto «Chi ci dice che non sta mentendo? E' la mia casa, non fuggirò mai dalla mia famiglia, chiaro?» si spazientisce alzandosi dalla sedia, ma io lo blocco e lo supplico di sedersi con gli occhi.
«Hobie aspetta... » dico mentre l'altro si riaccomoda sulla sedia «Jungkook la tua fonte... è affidabile?» mi rivolgo al mio migliore amico di fronte a me.
«Mi fido di lui più di qualsiasi altra cosa al mondo»
Jungkook ha una luce strana negli occhi, non l'ho mai visto così sicuro, così determinato nell'affrontare qualcosa.
«Mi fido di te, e se dici che di lui ci si può fidare, allora va bene!» decreto io provocando dissenso da parte del rosso.
«Chi sarebbe?» chiede spazientito Hoseok.
«V, ovvero Kim Taehyung!»
A quella risposta Hobie perde completamente le staffe «V? Stai scherzando? Quello mi odia! Perché mai dovrebbe aiutarci... di sicuro c'è qualcosa sotto!» poi si rivolge a me «Yoongi non ti fiderai di questo ragazzino che gioca a fare il buttafuori spione?»
Non so cosa pensare: io mi fido di Jungkook ma so anche che tra Hoseok e V non corre buon sangue, o meglio quest'ultimo è divorato dall'invidia.
«Lo sapevo che avresti reagito così» interviene il piccolo buttafuori «So tutto dei vostri screzi, e delle sue continue lamentele nei tuoi confronti, ma in realtà non sei tu il suo vero bersaglio» abbassa gli occhi e si specchia nel suo tè verde, come se cercasse le risposte alle domande esistenziali dell'universo «Lui è in quel posto da prima di te, ha subito maltrattamenti fisici e mentali che nemmeno puoi immaginare... tu sei il loro figlioccio e hanno un occhio di riguardo per te, ma per lui le cose non sono sempre state facili, così come anche per gli altri lì dentro»
I suoi occhi iniziano a velarsi di lacrime senza però farle cadere sul suo viso «Monster li sfrutta, non paga a dovere, e, se qualcuno osa opporsi a lui e alla sua tirannia, se solo accennassero di volersene andare, lui li punisce... o meglio lo fa fare a Jin o a qualche altro suo tirapiedi, nessuno conosce il suo volto se non la sua spalla destra, appunto Jin»
Io, Jimin e Hoseok ascoltiamo il suo racconto sentendoci il cuore spezzarsi ad ogni parola che pronuncia, compreso Hoseok che nel bene e nel male è a conoscenza di tali soprusi, anche se lo nega a se stesso.
«Ma ora non sono qui a raccontarvi di Tae, o della sporca dittatura di quell'essere... sono qui per avvertirvi, per salvarvi... almeno voi fatelo!» dice ad un tratto non riuscendo più a trattenere le lacrime. «Scusatemi» prende un fazzoletto e se lo passa sul viso concludendo così il suo racconto toccante.
Io e Jimin rimaniamo senza parole, mentre Hoseok non sembra ancora del tutto convinto. «Perché V dovrebbe volerci aiutare? Capisco te che sei amico di Yoongi... ma lui?» il suo tono questa volta è più dolce, ma i suoi dubbi sono sempre vividi.
«Siamo molto legati io e lui e sa che Yoon è mio amico, non vuole che succeda nulla di brutto a qualsiasi persona mi sia cara» sorride malinconicamente mentre si asciuga un altro po' gli occhi «Inoltre vuole farla pagare a quei bastardi... quale modo migliore per sottrargli il loro figlioccio? Hobie tu sei il loro unico punto debole!»
«Che dovremmo fare, allora? Non tornare più al locale?» interviene Jimin con tono preoccupato.
«No, è troppo rischioso, tengono sempre sotto controllo Hobie durante il giorno, ma di notte se sanno che sta al locale, abbassano la guardia!» fa un sorso del suo tè per poi continuare «Io e Tae abbiamo un piano»
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