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La stanza gira

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La stanza gira. Luci blu e rosse mi confondono. Musica che pompa fin dentro le vene. Mi incanto sul lampadario che sembra liquido, sta assumendo forme al quanto strane e bizzarre. Sorrido.

Abbasso la testa sul mio drink dal colore... azzurrino? Mi volto di scatto e alle mie spalle, tra la folla, intravedo una porta con la scritta "what do you want?".

Spalanco gli occhi e inizio a sudare freddo. Ma dove mi trovo? Perché è tutto così familiare? Afferro il mio cocktail e lo ingurgito in un sorso solo.

«Hey zuccherino!» una voce indefinita da una parte indefinita del locale mi giunge alle orecchie. 

Cosa?    

«Chi è? Cosa vuoi da me?»  farfuglio col fiato corto cercando di non barcollare troppo sullo sgabello del bar.

«Yoongi, ma che dici? Sono io, Jimin!» due manine morbide mi afferrano le guance e mi voltano obbligandomi a guardare gli occhi del mio interlocutore. E' davvero Jimin.

«Ji-Jimin, dove siamo?» balbetto in preda al panico. I suoi occhi sono dolci, lucidi e sorridenti. Sta sorridendo ora con tutto il viso paffuto. Perché?

«Yoon! Siamo alla festa di DO non ricordi? Quanto hai bevuto?»

Beh, in effetti sento la vescica scoppiarmi d'improvviso, però ora ricordo: mi sono svegliato dopo aver superato il mio record di ore di sonno, ho fatto una doccia di circa due ore per potermi riprendere da quel sogno tanto assurdo quanto realistico, e ci siamo recati tutti e sette qui, nella discoteca più rinomata di Seoul solo per il compleanno di Do Kyung So.

Tutto mi sembra così familiare, anche il barista che somiglia spaventosamente a Namjoon... ho l'impulso di vomitare, ma cerco di trattenermi e darmi un certo contegno.

«Mi stai preoccupando, cos'hai? E' successo qualcosa?» mi riporta alla realtà Jimin, accorgendomi in quel momento di essere entrato in una sorta di trance.

Mi alzo dallo sgabello e decido di ignorarlo, lasciandolo lì impalato perplesso e confuso, mentre mi dirigo verso l'unica persona che voglio vedere ora come ora.

«Devo parlarti» urlo cercando di sovrastare la musica, una volta avvicinatomi al ragazzo interessato.

«Cosa?» grida anche lui mentre mi sorride e ondeggia a ritmo con la cassa che pompa alla nostra destra.

Al ché circonda le braccia attorno al mio collo invitandomi a seguire i suoi movimenti, ma io non ne ho voglia, ho la testa che mi gira e devo assolutamente parlargli altrimenti rischio di impazzire.

Mi divincolo dalla sua presa e, afferrandogli un polso, lo trascino fuori da quel caos mentre lo sento appena bofonchiare qualcosa tipo "e dai, sei noioso" "cosa vuoi da me?"

La saletta di fianco è molto più tranquilla, la musica è come un sottofondo e solo così riesco a riordinare i pensieri che mi stanno tartassando il cervello.

«Posso sapere perché siamo qui?» sbuffa lui contrariato, incrociando le braccia al petto.

Io lo guardo con occhi bisognosi d'affetto, del suo affetto, lo sto pregando di farmi suo ancora una volta.

«Mi devi lasciare stare» controbatte al mio sguardo senza battere ciglio. «Quante volte devo ripetertelo? O me o lui»

«E se volessi entrambi?» 

«Hyung non puoi fare sempre quello che ti pare. Io sono una persona, Jimin è una persona... non siamo oggetti di tua proprietà!»

«Lo so, ma io...» mi accascio su una poltrona scompigliandomi i capelli, e mi sento disinibito causa dell'alcol e non so fin dove posso spingermi con le parole.

«Non puoi stare con due piedi in una scarpa, smettila!» si avvicina a me quasi rabbioso «Smettila di farmi del male. Smettila, cazzo!» mi obbliga a guardarlo negli occhi, che ora sono di fuoco, accesi di rabbia ma spenti d'amore.

«Io non ce la faccio, non ce la faccio a scegliere» piagnucolo come un bambino viziato, ma è la verità. Io Min Yoongi amo due persone, desidero due persone in egual misura, ho bisogno sia dell'uno che dell'altro e non credevo potesse essere possibile, ma invece sta accadendo proprio a me, un uomo dubitante dell'amore in qualsiasi forma si presenti.

Ma ora io lo vedo chiaro e limpido: l'amore per me ha la forma di Hoseok e Jimin. E se non posso avere tutti e due insieme, se non posso vivere l'amore nella forma completa, beh io scelgo di non volerne nemmeno un po'. Sarebbe come vivere a metà. Non voglio solo l'antipasto, voglio il pranzo completo... anzi pranzo e cena insieme. Non mi accontento, non posso, non voglio. Preferisco digiunare.

«Quando crescerai?» risponde lui quasi spazientito.

«Mi dispiace, sono fatto male, sbagliato, egoista, disonesto, cattivo, approfittatore, traditore...»

«Yoongi» mi blocca lui con tono più dolce questa volta. «Stai insieme a Jimin da più di un anno ormai, mentre questa cosa tra me e te, che non so definire nemmeno cosa sia, è solo un mese che va avanti. Mi sono da subito sentito una merda anche per un semplice bacio, quindi immagina ora come mi possa sentire... abbiamo fatto l'amore Yoongi! Sono divorato dai sensi di colpa, non riesco a dormire e mangiare bene, voglio solo che tutto questo finisca, quindi per favore basta! Non capiterà mai più! E' chiaro con chi tu voglia stare quindi lasciami in pace»

«No Hoseok, non ti è chiaro! Io voglio te e voglio lui allo stesso modo, è assurdo ma è così!»

Cerco di alzarmi dalla poltrona, ma il capogiro mi riporta a sedere mentre socchiudo un po' gli occhi.

«Io non ti posso dividere con qualcun altro, per di più a sua insaputa. Yoongi ragiona, cazzo! Tu sei il suo fidanzato e io uno dei suoi più grandi amici. Devi scegliere!»

«Scelgo di non scegliere» riapro leggermente gli occhi e una strana calma mi pervade il petto. «Se non posso avere entrambi, non avrò nessuno»

What do you want? | YoonMinSeok |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora