Ho pensato fosse doveroso scrivere anche il punto di vista di Jimin per quanto riguarda il threesome del capitolo precedente, ed è così che nasce la seconda parte..
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Jimin's POV
Buio e brividi, non solo per il freddo che attraversa la mia pelle nuda, ma anche per le dita di J-Hope che mi stanno sfiorando i capelli, poi il collo, poi la schiena ed infine i fianchi dove si agganciano e mi voltano di 180° su me stesso.
Sento il respiro caldo di J-Hope sulla fronte e il suo odore attraversarmi le narici; i miei occhi sono bendati e tutto ciò che posso fare è farmi guidare da queste mani esperte che ora si stanno posando sul culo per farmi saltare e agganciare le gambe attorno al suo bacino: sono suo ancor prima di iniziare questo gioco.
Perché sono qui? Semplice: è con J-Hope che ho visto finalmente Yoongi essere se stesso, sfogare il suo lato debole, mostrarsi fragile ed indifeso; ed è sempre con lui che anche io, in un modo o nell'altro, mi sono sentito bene, e stranamente a mio agio, senza ansie e preoccupazioni.
Mai avrei pensato di pensare una cosa del genere, ed ora capisco appieno il significato della frase "non giudicare senza aver provato in prima persona".
Già! Ho passato giorni in cui faticavo a guardarmi allo specchio per come mi sentivo sporco, - non che ora sia meglio, - ma l'ho accettato, e sono determinato a saperne di più, a constatare se quel calore e quel senso di benessere che abbiamo provato in tre non sia soltanto un'illusione.
Mi aggrappo a lui come fosse un'ancora e non solo per me stesso, ma per la coppia, e chissà anche per lui potremmo essere una scialuppa di salvataggio, o un salvagente, o una semplice bussola per potersi orientare in mezzo alle strade intricate della vita.
Mi adagia sul letto delicatamente per poi mettersi a cavalcioni su di me e iniziare a baciarmi passionalmente, mentre il suo basso ventre struscia sulla mia già erezione scoperta.
Mugolo sulle sue labbra disperato, mentre faccio passare le dita tra i suoi capelli già mezzi sudati, forse per il cliente di prima. Il cuore mi si spezza per il pensiero appena fatto, ma che farci? Vorrei salvarlo dalle grinfie di questo posto così squallido, così pieno di misteri; vorrei sapere la sua storia, le sue paure, la sua vita; vorrei amarlo così come amo Yoongi, e tenerlo al sicuro curandogli tutte le ferite sia interiori che esteriori; vorrei che si aprisse a me e a Yoongi come se fossimo gli unici in grado di capirlo e di farlo sentire a casa.
Ad un tratto una cerniera si abbassa, un pantalone viene sfilato e qualcosa si insinua dentro me. «Ah-ahia» urlo mentre J-Hope ritorna sul mio corpo e inizia a spingere il bacino con foga e passione.
Mi aggrappo alla sua schiena facendo attenzione a non procurargli ulteriori ferite, e mi faccio sbattere voglioso di lui e delle sue labbra addosso. Mi fa, poi, stendere completamente staccandosi dal mio petto e non ci vuole molto che un'altra bocca si avvinghia alle mie labbra per richiedere l'accesso alla mia lingua: Yoongi.
