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-Ehi Jimin, andiamo?- inclinò la testa di lato mentre Jimin era ancora ammaliato dalla bellezza di Yoongi.

I suoi capelli biondi contrastavano con il giubbotto in pelle che portava, indossava degli skinny jeans abbinati a le sue scarpe bianche. Il riflesso della luna permetteva a Jimin di vedere in leggero trucco del biondo.

-Jimin? Ci sei ancora?- ridacchiò Yoongi riscuotendo i pensieri del moro.

-Mh? Oh si! Ci sono.- sorrise imbarazzato Jimin e Yoongi ricambiò subito il sorriso.

-Andiamo, vorrei portarti in un posto.- porse la sua mano a Jimin che esitò prima di intrecciare la proprie con quella del biondo. Sentì subito una scossa percorrergli nel corpo quando Yoongi si avvicinò di più al suo fianco.

-D-dove vuoi portarmi?- si maledì per l'ennesima volta per aver balbettato di fronte a Yoongi.

-Lo vedrai.- ridacchiò arrivando alla sua macchina, fece accomodare Jimin nel posto del passeggero sedendosi poi sul posto del guidatore.

-Eddai, dove mi porti?- ridacchia Jimin guardando curioso Yoongi nel mentre che partiva.

-Diciamo che è un posto un po' lontano..e c'è l'acqua.- appena Jimin sentì l'ultima frase spalancò gli occhi sorridendo come se un bambino avesse visto la sua caramella preferita.

-Mi porti al mare!?- quasi urlò Jimin facendo ridere fragorosamente Yoongi che subito dopo annuì.

-Non pensavo saresti stato così entusiasta.-

-Semplicemente mi piace tanto il mare, mi ricorda di quando ero piccolo.- sorride a quei piccoli flashback che gli comparivano nella mente. Quando correva sulla riva del mare mentre sua madre e suo padre sorridevano, già, suo padre. Dopo che quest'ultimo scoprì la malattia del figlio la situazione precipitò. Jimin ricordava quando restava in camera a causa delle continue litigate dei genitori.
Poi all'età di appena sei anni, dovette rimanere senza padre, lo vide andar via senza neanche salutare il proprio figlio. Da quel giorno non lo vide più.

Inutile dire che provava solo rabbia per il padre, non per aver lasciato lui, ma per aver lasciato sola sua madre che ora restava ogni giorno a casa, se non per far la spesa, per prendersi cura di suo figlio, stare attenta che non uscisse e controllare che ogni finestra fosse ben protetta dai raggi UV.

Si sentiva in colpa per aver distrutto la vita sociale di sua madre, si sentiva uno schifo.

-Ehi Jimin, siamo arrivati.- risvegliò Jimin dai suoi pensieri riportandolo alla realtà.

➢𝚇𝚎𝚛𝚘𝚍𝚎𝚛𝚖𝚊 𝙿𝚒𝚐𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘𝚜𝚘  [𝙿𝚊𝚞𝚜𝚎]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora