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-Yoongi.-

-Mh?-

-Tu mi ami?- iniziò Jimin, sedendosi accanto Yoongi. Si sfregò nervosamente le mani sidaticce tra di loro, mille pensieri passavano nella sua testa e faticava a mantere la calma.

-Jimin, si che ti amo- sorride, quasi ridacchia Yoongi guardandolo, passò una mano sulla sua guancia facendo avvicinare il suo viso e dandogli un bacio -ma perchè questa domanda?-

-Mi ameresti anche se..uhm, se non fossi normale come le altre persone?- rimane vicino al viso di Yoongi continuando a far viaggiare i suoi occhi su di essa, notando ogni particolare di lui, partendo dalle labbra sottili fino al piccolo neo sul naso.

-Si, ovvio..ma perchè queste domande?- corrugò le sopracciglia, prese tra le mani quelle piccole di Jimin accarezzando i dorsi con i pollici.

-Perchè i-io ho una m-

La suoneria del telefono di Yoongi fa bloccare ogni parola di Jimin i gola. Il biongo sbuffò prendendo il cellulare e rispose ancora con una mano unita con quella di Jimin.

-Jungkook, sono impegnato ora parliamo dop- Jungkook stai piangendo?...Aish okay, tra venti minuti arrivo.- Jimin rimase tutto il tempo ad ascoltare Yoongi cercando di capire la conversazione, ma capì solo che il suo amico piangeva.

-Cosa volevi dirmi?-

-Nulla di importante, ora vai da Jungkook. Credo che ora abbia bisogno di te.- sorrise anche se non venne ricambiato da Yoongi.

-Eh no, prima finisci ciò che mi stavi dicendo.-

-Yoongi, per favore vai. Ne parleremo quando non avremmo fretta.- ridacchiò assumendo un tono più dolce, si avvicinò di nuovo a Yoongi e gli lasciò un bacio sulle labbra. Che bravo attore.

-Ti va di fare un giro stasera?-

Jimin annuì sorridendo e si alzò per abbracciare Yoongi, ora sulla soglia della porta della camera.

-A dopo.- sorrise Yoongi uscendo dalla stanza e vaecando la porta principale poco dopo.

Jimin richiuse subito la porta della camera a chiave. Scoppiò in lacrime restando seduto, con la schiena contro la porta. Continuava a ripetersi quanto fosse stupido, quanto fosse fifone.

Sentì qualcuno salire le scale, bloccò subito i singhiozzi. I passi man mano erano sempre più forti ed il cuore di Jimin iniziò a martellare.

-Jimin, ti prego apri.- sentì la voce di Taehyung e tirò un sospiro di sollievo. Taehyung aveva una copia delle chiavi della casa, per quanto fossero legati.

Jimin non esitò ad aprire la porta e si ritrovò davanti un Taehyung distrutto. Si potevano vedere le lacrime secche ancora sul suo viso.

Taehyung vide la stessa cosa in Jimin, un viso distrutto.

Non servirono parole per i due, bastò uno sguardo e scoppiarono in lacrime entrambi stringendosi in un abbraccio.

-Ti voglio bene Jimin.-

-Anch'io te ne voglio, Taehyung.-

➢𝚇𝚎𝚛𝚘𝚍𝚎𝚛𝚖𝚊 𝙿𝚒𝚐𝚖𝚎𝚗𝚝𝚘𝚜𝚘  [𝙿𝚊𝚞𝚜𝚎]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora