Capitolo 2
Intanto che i giorni passavano tu eri sempre più presente.
Continuavi ad insistere con i messaggi ma quello che non capivo era per quale motivo non ti facessi avanti per chiedermi di uscire.
Così, i miei pensieri sul fatto che fossi solamente un ragazzo giovane e montato, a volte uscivano di nuovo.
Solo dopo qualche tempo avrei scoperto che così non era.
Nel frattempo il tuo umore sembrava essere un po' ballerino.
Un giorno c'eri, l'altro sparivi e quello dopo ancora eri attaccato al cellulare, solamente dopo mi dicesti che avevi degli impegni importati.
Io continuavo con la mia solita vita sfrenata, dedicandoti, però, del tempo.
Per me eri solamente uno spasimante all'inizio, uno dei tanti che si divertivano a importunarmi per poi sparire nel nulla.
Quello che posso dirti con sincerità però è che non mi sono mai sentita importunata da te, anzi, mi faceva fin troppo piacere il tuo interessamento nei miei confronti e questo non era mai successo.
Riuscivi davvero a farmi sorridere, come quella volta alla sfilata che riuscisti addirittura a farmi dimenticare dove fossi.
Per me fu strano, solamente tu eri riuscito a provocarmi determinate sensazioni positive e pensare che inizialmente non mi eri proprio simpatico.
Questo perché ti comportasti come tutti, all'inizio, ma non potevo nemmeno immaginare cosa sarebbe successo più avanti, quando la nostra conoscenza si approfondì.10/10, 22.04: 'Buonasera mia cara Cara, perdonami ma il tuo nome a volte mi mette in difficoltà anche se lo adoro.
Non mi sono dimenticato di te, tutt'altro.
È solo che questi giorni tra varie interviste e cose riesco a dedicarti meno tempo ma ti assicuro che appena ho due minuti penso a te'10/10, 22.07: 'All'improvviso abbiamo un memorabile.
Bellissimi i tuoi peli sulla lingua che non hai.
Devo dire che mi hai fatto ridere all'inizio, sei stato bravo'10/10, 22.10: 'Facciamo progressi.
Ancora pensi che io ti stia prendendo in giro?
Così mi fai venire dei complessi sul mio modo di corteggiare, signorina.
In tutto questo, come stai?'10/10, 22.13: 'Mi dispiace per te ma si, lo penso ancora.
Più che tu mi stia prendendo in giro quanto che sei solamente un giovane montato che al primo viso d'angelo come il mio si scioglie.
Non ti offendere, apprezza la mia sincerità.
E comunque, se sei sempre stato sicuro del tuo modo di corteggiare le donne, chi sono io per infrangerti i sogni?
Avrai fatto molta pratica, non è vero?'Mi ricordo di aver sorriso al mio stesso messaggio.
Mi piaceva stuzzicarti, nel mio profondo, era come se cercassi di capire davvero le tue intenzioni.10/10, 22.14: 'Premetto che la tua piccola gelosia improvvisa mi ha fatto piacere.
E giuro che sto cercando di non offendermi ma mi rimane difficile, sei stata abbastanza cattiva questa volta ma è giusto così.
Spero di farti capire al più presto che non sono un giovane montato ma tutt'altro.
In questo, non hai risposto alla domanda più importate, come stai?'Non volevo essere cattiva con te.
Era solamente che la mia fiducia nel genere umano, specialmente maschile, era calata, forse un po' troppo.
Mi sentivo come se volessi colpirti con le mie frasi più pesanti per cercare di capire se facevi sul serio.
Diciamocelo, se non ti interessavo davvero e dopo un mese che ci sentivamo continuavo a risponderti in quel modo saresti di sicuro scappato.
Quindi usavo i miei modi da stronza arrogante acquisiti con il tempo e con le altre esperienze contro di te, per capire cosa volessi tu realmente.10/10, 22.15: 'Giuro che non c'era nessun filo di gelosia nel mio testo e perdonami se ti ho offeso, sto solo cercando di capirti.
Comunque io sto bene, tu?'10/10, 22.16: 'E quindi usi i tuoi lati oscuri per farlo?
Va bene anche questo, più scrivi e più mi colpisci.
Sembra ti abbiano fatto parecchio male, scricciolo, non è così?
Me ne hai parlato vagamente qualche tempo fa ma tutto mi fa pensare che sia come dico io.
Comunque sto bene anch'io.'Rimasi sbalordita dal tuo messaggio che quasi mi commosse.
Ti ricordavi ancora ciò che ti avevo scritto un mese prima.
Non ero mai stata presa così seriamente da un uomo e quando sei arrivato tu io non sapevo ancora cosa sarebbe successo.
Ti preoccupavi per me, mi chiedevi come stavo e non era una cosa da poco, almeno secondo me.
Non avevo mai ricevuto così tante attenzioni.10/10, 22.19: 'Mi fa alquanto piacere che tu ti ricordi di ciò che ti ho scritto.
La risposta è ovviamente si, spero che ti basti perché non amo parlare di questo, non perché sia successo chissà cosa ma per me personalmente ricordarlo è umiliante.
Comunque, anche se non sembra, quel soprannome un po' mi si addice'10/10, 22.20: 'Certo che me lo ricordo, leggo bene ciò che tu scrivi e sta tranquilla, mi basta, per adesso mi basta.
So perfettamente che il soprannome ti si addice, altrimenti non lo avrei mai scritto, vuoi sembrare ciò che non sei'Con questo tuo messaggio fu come se riuscissi a capirmi.
E con quel tuo 'per adesso mi basta' non capii in quel momento, ma solamente dopo un po' di tempo.
Eri sempre carino e comprensivo con me, nonostante i miei modi di fare.
A volte non mi sembrava vero.
Potevo sfogarmi, buttarti addosso le più brutte parole del mondo ma tu eri sempre lì.
Anche da questo iniziai a capire che tu fossi un anima davvero buona e iniziai a pensare che forse il tuo interessamento a me era vero e sincero.———————————
Spazio autrice.
Buonasera Miss!
Come state?
Scusate i tempi ma aggiorno ogni volta appena posso.
Vi aspettavo un pochino più attivi, più complici, mi fate rattristire!
Spero mi seguiate fedelmente, come sempre.
Un bacio e un abbraccio grande!❤️
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Come andare in paradiso ma senza morire|| Ghali
Romance'Come andare in paradiso ma senza morire' perché eri proprio questo per me. Mi portavi in paradiso ma senza farmi morire. Storia a BOLLINO ROSSO. Sono presenti scene spinte.