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Capitolo 5

Il tanto atteso giorno, da entrambi, era arrivato.
Ricordo di essermi svegliata molto presto quel giorno.
Ovviamente, sul mio cellulare c'era un tuo messaggio pronto per essere letto, nonostante fossero le sette del mattino.

18/10, 07.03: 'Buongiorno Scricciolo, non vedevo l'ora di vedere la luce del sole, sono stato praticamente tutta la notte sveglio, ho aspettato a scriverti, avevo paura di svegliarti'

Sembrava ti stessi giustificando per paura che me la potessi prendere con te.
Come ogni volta, riusciti a farmi sorridere ancora.

18/10, 07.36: 'Buongiorno a te, come mai non sei riuscito a dormire? Se vuoi possiamo rimandare, ci vediamo un'altro giorno'

E, come ogni volta, mi piaceva stuzzicarti.

18/10, 07.37: 'Stai scherzando? Non ci pensare nemmeno, sono in piena forma per oggi!
Comunque non so... un po' di ansia'

18/10, 07.40: 'Ah allora anche tu soffri l'agitazione, sai sembri sempre calmo e sicuro di te'

18/10, 07:41: 'Giusta osservazione, sembro... dormito bene?'

In realtà ero in totale ansia.
Non sapevo cosa aspettarmi, non sapevo come mi sarei dovuta comportare, se c'era un modo.
Le mie colleghe di lavoro mi avevano spesso organizzato incontri con dei loro conoscenti ma non avevo mai avuto così tanta agitazione.
Forse perché tu riuscivi a farmi sentire tranquilla, come se fossi dietro di me ogni momento, sostenendomi e appoggiando ogni mia parola.
Se devo dirti la verità, la tua 'presenza' non mi aveva mai infastidita, nemmeno al tuo primo messaggio.

Ricordo che non avevamo ancora scelto il posto e l'ora, ma sembrò tu ci avessi pensato per tutta la notte.
Mi chiedesti se preferivo venissi a prendermi a casa oppure se volevamo incontrarci da qualche parte stabilita.
Io ovviamente scelsi la seconda opzione, mi ero affezionata a te, si, ma il mio diffido verso il mondo a volte mi superava.

18/10, 11.04: 'Dove preferisci?'

18/10, 11.05: 'Questo lo lascio decidere a te, sei tu quello più famoso, non vorrei scegliere un posto dove verresti assalito dai tuoi fan hahahah'

18/10, 11.06: 'Dovresti pensare di meno alla nostra vita lavorativa sai?'

18/10, 11.07: 'Va bene, come vuoi, allora vediamoci davanti al duomo, casomai poi ci spostiamo'

18/10, 11.08: 'Perfetto, ci vediamo lì per le quindici, non tardare bambolina'

Sorrisi alle tue parole.
Mi facevi arrossire, mi piacevano le tue attenzioni e i soprannomi che mi dedicavi.
In tutto questo, dal tuo ultimo messaggio iniziò a farmi male debolmente lo stomaco.
L'ansia non riuscivo proprio a fotterla.
In più era il nostro primo/secondo incontro e questo incrementava la cosa.

————

18/10, 14.23: 'Che fai?'

Immaginai la tua figura stesa sul divano.
Immaginai tu fossi pronto in anticipo e per ammazzare l'agitazione e il tempo, mi chiedesti cosa stessi svolgendo io in quel momento, a mezz'ora prima dal nostro incontro.

18/10, 14.30: 'Nulla, mi sto vestendo, tu?'

Cercavo di sembrare il più tranquilla possibile, cosa che via messaggi mi riusciva abbastanza bene.
Speravo in un tuo messaggio privo di riferimenti al mio corpo, privi di doppi sensi, come era accaduto spesso al mio 'mi sto vestendo' da parte di altre persone.
Ovviamente non ricevetti, fortunatamente, nulla di tutto ciò, ancora una volta mi sbagliai sul tuo conto.

Come andare in paradiso ma senza morire|| GhaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora