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Capitolo 12

Tu eri tornato a casa molto tardi quella sera, nonostante avevi affrontato una lunga e asfissiante giornata di lavoro.
Ti avevo quasi costretto a fare tardi, sempre con la scusa del 'ancora cinque minuti' che continuavo a ripeterti, appunto, ogni cinque minuti.
Speravo di non averti causato un brutto risveglio a causa del poco sonno.

25/11, 09.32: 'Buongiorno mio caro Ghali.
Spero tu abbia dormito bene e spero in un ottimo risveglio nonostante le ore piccole che ti ho quasi costretto a fare.
Non vedo l'ora di vederti'

Mi sentivo più aperta con i miei sentimenti, alcune volte sentivo proprio il bisogno di tirarli fuori e con te era spesso troppo facile dirli, nonostante non ci fossimo ancora mai spinti oltre i complimenti e la voglia di vedersi.
La tua risposta arrivò qualche ora dopo, rendendomi ovviamente contenta e dichiarando di aver preso un intero giorno di riposo.

25/11, 11.03: 'Buongiorno a te scricciolo.
Dopo le tue parole come potrebbe non essere uno dei migliori risvegli?
Non ti preoccupare per le ore piccole perchè ho detto ai ragazzi che non sarei andato in studio oggi, voglio passare tutta la giornata con te e non vedo l'ora nemmeno io'

Mi causasti un enorme sorriso sul volto, guardando ripetutamente che ora erano.
La sera precedente mi raccomandasti di farmi trovare pronta nella tarda mattinata e iniziai subito a prepararmi.

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-'Allora, dove vorresti andare?'- Mi chiedesti incuriosito, lasciando a me qualsiasi decisione della giornata.
-'Fosse per me, farei le valigie ora e girerei tutto il mondo'- Ti risposi, ridendo divertita.
-'Quindi non so quanto ti conviene lasciarmi scegliere'- Continuai subito dopo mentre tu eri intento a guardarmi.
-'Non c'è problema, dimmi quale città vorresti visitare'- Rispondesti in modo molto tranquillo e pacato, come se quello che avessi detto non era poi così assurdo.
-'Ghali, stavo scherzando'-
-'Si, questo lo avevo capito, è una mia curiosità'-

Pensai un attimo alle tue parole, guardandoti ancora, cercando di capire se stessi facendo sul serio.

-'Probabilmente il Giappone'-
-'È magnifico, vedrai'-

Inizialmente non feci caso alle tue parole, in realtà ero troppo impegnata ad osservarti, solo qualche tempo dopo avrei capito.

-'Comunque, per il momento, mi accontento di Milano'- Aggiunsi dopo.
-'Ti piacerebbe fare delle piccole tappe in città italiane?'- Mi chiedesti, sorridendo, come se ciò che avevi detto ti elettrizzasse.
-'Intendi...'-
-'Intendo dire che possiamo andare in alcune città italiane più vicine e visitarle in un solo giorno, fare delle piccole gite'-
-'Se devo essere sincera si, assolutamente, non ho girato molto il mondo in realtà'-
-'Perfetto, lasciami fare'-

Sorrisi guardandoti mentre mi sembravi un bambino a cui avevano appena regalato il suo giocattolo preferito.

-'Per oggi, ti va di fare qualcosa in particolare?'- Mi chiedesti, mentre camminavano in centro, l'uno accanto all'altra.
-'Si, voglio solo stare con te'- Confessai.

In quel momento tu feci un gesto tanto significativo per me quanto innocuo.
Ti girasti a guardarmi prendendo tra le tue grandi mani il mio viso, per un momento credevo mi stessi per baciare, finalmente, ma non fu così.
Ti limitasti a lasciarmi un bacio sulla fronte, cosa che per me era segno di protezione e io lo apprezzai tantissimo.
Ti sorrisi ingenuamente, allacciando le braccia intorno alla tua persona, stringendoti forte.
Tu stavi facendo crollare il mio muro.

Tra telefonate segrete e messaggi vari andammo in giro per tutta Milano, promettendo entrambi che non saremmo mai tornati in quel museo, dove qualche tempo prima organizzarono quella noiosissima serata per conoscere l'arte.
Girare per i negozi a me piaceva molto, mi rilassava, mentre per te forse non era proprio la stessa cosa, così, dopo qualche ora, ci sedemmo su di una panchina nel bel mezzo del Duomo che quella mattina era stranamente quasi privo di gente, per nostra fortuna.
Eravamo baciati dal poco sole che c'era e per questo motivo, il vento freddo che tirava non lo si sentiva molto.

-'Quanto tempo è passato dal nostro primo incontro alla sfilata?'- Mi chiedesti, sorridendo.
-'Più o meno tre mesi, perché me lo chiedi?'-
-'Mi fa piacere vederti più aperta, più fiduciosa'- Confessasti, girandoti con tutto il corpo verso di me.
-'Pensi ancora che sono un giovane montato e che io ti sto prendendo in giro?'-

Mi ero quasi dimenticata quelle mie parole in realtà.
Non lo pensavo più da diverso tempo.

-'No, proprio no'-
-'Bene, ora sono ancora più contento'-
-'Si ma io sono imprevedibile'- Ti dissi, scoppiando quasi a ridere.

Notai che tu eri rimasto fermo a fissarmi per tutto il tempo e la cosa più assurda è che non mi mettevi nemmeno un minimo in imbarazzo.
Mi girai con il viso verso di te, guardandoti proprio come stavi facendo tu.
Sembrava mi dovessi dire qualcosa da un momento all'altro e io ero pronta all'ascolto.

-'C'è qualcosa che non va?'- Ti chiesi poi, dopo che continuavi a guardarmi ma senza proferire parola.

Sospirasti prima di aprire bocca, come per farti coraggio.

-'No assolutamente è solo che...'- Ti bloccasti e solo dopo averti fatto un segno di spiegazione tu continuasti.

-'Lasciami fare una cosa..'-

In quel preciso momento tu iniziasti ad avvicinarti a me in modo molto discreto.
Forse avevi paura della mia reazione.
Ci misi alcuni secondi per capire cosa stesse succedendo.
Tu continuavi ad avvicinarti e io sentivo il cuore battere troppo forte.
Guardasti le mie labbra come per approvazione, per poi tornare a guardare le mie iridi azzurre.
Era come se volessi accertarti che stessi bene prima di compiere qualsiasi gesto.
Fu quando chiusi gli occhi, aspettando solamente il tuo contatto che ti convincesti.
Appoggiasti delicatamente le labbra sulle mie, avvertendo un forte calore per tutto il corpo.
Mi sentii colma di emozioni e da delle sensazioni indescrivibili, così forti da farmi male lo stomaco.
Portasti le tue mani sul mio viso, accompagnando ogni movimento, stringendomi come se mi avessi sempre voluta.
Continuammo così per svariati minuti, prima di allontanarci per qualche secondo.
Sorridesti, bagnandoti le labbra con la lingua, prima di guardarmi.
Io ero ancora scossa ma felice.
Il cuore non tornava ai suoi battiti normali e il mio stomaco ormai me lo ero proprio giocato.
Mi sentivo bene, mi sentivo viva, grazie a te.
Ti appoggiasti poi con la fronte sulla mia, sorridendo ancora.

-'Grazie'- Sussurrasti.

Dopo le tue parole poggiai l'indice sulle tue labbra morbide prima di lasciarti un'altro bacio ancora e ancora.

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Spazio autrice.

Buon pomeriggio Miss!
Allora, scusate immensamente l'enorme attesa di questo periodo, sono un po' impicciata e spesso non mi viene nulla per la testa da scrivere.
Però con questo capitolo spero di farmi perdonare!!

acquapestaterra xfraxra peculiarstargirl onlyourheart sorridilostesso Iteh_inheaven
Continuo a ringraziarvi sempre❤️

Fatemi sapere le vostre opinioni e quello che avete 'provato' leggendo questo capitolo!
In tutto ciò sono contentissima perché finalmente 'Zingarello' è uscita su YouTube e posso sentirla ogni volta che voglio!

Vi aspetto nei commenti!
Grazie mie care Miss!

Come andare in paradiso ma senza morire|| GhaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora