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Capitolo 7

Era passato poco più di un mese dalla nostra prima uscita.
Ce ne fù un'altra organizzata da esterni che ci permise di vederci e proprio per questo, in quella serata, non avevamo avuto molto tempo per parlare e stare insieme, ricordo solo la tua voce calda avvicinarsi al mio orecchio sussurrando 'ci rivedremo presto, te lo giuro'.
Ricordo che eri alquanto innervosito da quella situazione, era una serata abbastanza strana, organizzata per conoscere l'arte.
Eravamo nel cuore del museo di Milano e non potevamo di sicuro metterci a parlare o a fare confusione.
Restasti comunque tutto il tempo dietro di me, senza perdermi di vista nemmeno per un secondo, ricordo di aver riso la maggior parte del tempo per la tua attenzione.
Ti guardavo con la coda dell'occhio e puntualmente avevo il tuo sguardo addosso, ti sorridevo per stuzzicarti, tu ridevi per contenerti ma credo che se fosse stato per te mi avresti strappato da quella noiosa serata e mi avresti portato da qualche parte a bere il mio cappuccino e parlare quanto volevamo.
Nessuno si aspettava un gita al museo così quieta e vuota, c'erano tante altre parecchie persone molto conosciute eppure ognuna di loro ogni tanto stropicciava gli occhi per la noia.
Comunque sia, quella sera di fine ottobre, ci ritrovammo fuori al museo, una volta finito il giro, a parlare.

-'Madonna che palle'- Sbottasti tu, buttando fuori il tuo disappunto.
Iniziai a ridere intensamente alla tua affermazione e al tuo modo alquanto sincero.
-'Sono d'accordo con te'- Replicai, poggiando le spalle al muro.
Ti vidi girarti per qualche secondo, sospirando forte, prima di tornare su di me.
Non capii quel tuo gesto, me lo avresti confessato di lì a qualche tempo.
-'In merito alla tua affermazione a inizio serata, quando hai intenzione di rivedermi?'- Ti chiesi, in modo da stuzzicarti ancora e riuscire a vedere la tua espressione irritata.
-'Te l'ho detto, molto presto'- Sorridesti tu.
In qualsiasi modo, vederti mi fece un piacere immenso.
Riuscivi proprio a portarmi su di un'altro pianeta, dimenticandomi di tutto.

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Quel giorno dovevo andare ad un appuntamento per un servizio fotografico.
Ero emozionata, nonostante non fosse la prima volta.
Tu quel giorno avevi un'importante intervista e questo significava sentirci solamente a fine giornata.
Sono sincera, vagavi per la mia mente ogni secondo, chiedendomi cosa tu stessi facendo.
Mi sentivo stranamente più leggera, da quando ti avevo conosciuto.
Era come se riuscissi a rendermi le giornate migliori.
In tutto questo, le mie amiche non sapevano nulla, perché tu eri diventato ormai il mio più grande amico e loro ovviamente avrebbero rigirato tutta la storia a piacimento.
Trovai ovviamente il tuo messaggio del buongiorno quella mattina e non ti feci mancare nemmeno la mia risposta prima di sistemarmi e correre a lavoro.

21/11, 06.47: 'Buongiorno Scricciolo.
La mia giornata lavorativa inizia più tardi ma mi sono svegliato e ti ho pensato.
Ci sentiamo appena posso, buon lavoro!'

21/11, 06.53: 'Buongiorno a te.
Questa cosa che tu hai un soprannome per me e io non ne ho uno per te mi sta stancando, tocca rimediare hahah
Torna a dormire, ci sentiamo in giornata, buon lavoro anche a te, a dopo'

Non ci avevamo fatto caso fino a quel momento ma io per te non riservavo nessun nomignolo, mentre tu per me ne avevi diversi.
Avremmo passato sicuramente una giornata intera a pensare a questo, già lo sapevo.

Il servizio fotografico era basato sulla nuova lingerie della Secrets.
Ero stata scelta insieme ad altre tre mie amiche, nonché colleghe di lavoro.

-'Dopo questo dobbiamo festeggiare!'- Quasi urlò Kela, una delle più care, per me.
-'Cosa vuoi festeggiare? Non è mica la prima volta che ci scelgono'- Replicai.
-'Cara, sembra che tu non capisca quanta importanza abbia questo lavoro, ci sono persone là fuori che darebbero qualsiasi cosa pur di stare al nostro posto'-
-'Lo so benissimo, Kela, è sempre un emozione quando ti scelgono ma non è più come le prime volte, sono quattro anni che lavoro per lei, tu sei qui da malapena un anno, fidati, la penserai come me, più avanti'-

Alzò le spalle in segno di resa.
La prima volta che misi piede dentro ad uno studio di Victoria Secrets mi veniva da piangere per la felicità.
Ero esattamente come lei, sognavo ad occhi aperti, è ancora così, senza dubbio, ma non come le vere prime volte, mi ero abituata.
Ero grata al mio lavoro, mi piaceva da morire, ma allo stesso tempo mi piaceva anche restare con i piedi per terra.

-'Allora, domani sera?'- Continuò Kela, nel tentativo di convincermi.
-'Dove vorresti andare?'-
-'Andiamo alla B38 club byblos?'-
-'Mai sentito, mi fido di te'-

Sorrise alla mia frase che fù praticamente un'affermazione.
Era da tanto che non andavo a ballare ed era tanto che non uscivo con le mie amiche.
Speravo solo non uscisse nessun tipo di discorso che poteva collegarmi a te.

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Quando tornai a casa e finalmente ripresi il mio cellulare avevo alcuni messaggi da leggere, sia più recenti che della mattina.

21/11, 7.04: 'Si, hai ragione, lavoreremo sul mio possibile soprannome'
21/11, 10.43: 'Ora tocca a me, la mia giornata lavorativa è ufficialmente cominciata, ci sentiamo appena posso'
21/11, 13.34: 'Sono in pausa pranzo, ti devo portare a cena fuori una sera di queste'
21/11, 16.57: 'Piccolo break, l'intervista è appena terminata ed è stata un successo!
Non vedo l'ora di sentirti'
21/11, 19.18: 'Sono arrivato adesso a casa, finalmente!
Tu a che punto sei?'

Sorrisi spontaneamente per la quantità di messaggi ricevuti da te e per di più in qualsiasi momento libero che avevi avuto durante l'arco della giornata.
Per non parlare del testo che mi fece sorridere anche il cuore.

21/11, 20.23: 'Ghali!
Sono appena rientrata a casa, sono stanchissima.
Il servizio è andato benissimo, ci hanno detto che a giorni pubblicheranno le foto, il tempo di assemblarle.
Tu invece? Com'è andata la giornata?'

21/11, 20.26: 'Scricciolo, finalmente!
Ti ho pensato tutto il giorno..
È andata tutto bene, mi sono divertito come sempre, hai mangiato?'

Il tuo preoccuparti per me mi portava a sorridere e a sentirmi speciale.
Le tue parole mi facevano sempre un immenso piacere, eri sempre più dolce e io ero sempre più attaccata a te.

Quella sera cenai con il suono imperterrito del cellulare invaso dai tuoi messaggi, tra un boccone e l'altro ti rispondevo, riuscisti anche a farmi quasi strozzare con l'acqua a causa di una battuta che mi scrivesti.

21/11, 22.47: 'Mi perdonerai vero?
Ho un sonno terribile e sto crollando, sono stanchissima'

21/11, 22.48: 'Scherzi? Corri a dormire, ci sentiamo domani, buonanotte scricciolo!'

21/11, 22.49: 'Buonanotte Ghali, sapere che ci sei mi fa stare bene'

Cullata dai miei pensieri su di te, mi addormentai praticamente subito, con la testa e la vita più leggera.

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Spazio autrice.

Buonasera Miss!
Mi scuso come ogni volta per il tempo e gli eventuali errori di qualsiasi genere.
Cosa ne pensate!?
peculiarstargirl xfraxra onlyourheart acquapestaterra sapete quanto vale la vostra opinione per me!

Un immenso bacio e abbraccio mie care Miss!

Come andare in paradiso ma senza morire|| GhaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora