Capitolo 23-'Ma tu ci credi che sono passati già sette giorni?'- Ti dissi, incredula del fatto che il mattino seguente avremmo ripreso tutte le nostre cose per tornare a Milano.
-'Lo sapevamo sarebbero passati in fretta'-
-'Lo so, quando si sta bene il tempo passa ancora più velocemente'- Commentai sbuffando, mentre mi appoggiai sul tuo petto bollente, in cerca di coccole che non tardasti a farmi avere.
-'Vorrei solo non finisse mai'- Continuai, riferendomi a quel preciso momento, io e te su di un letto caldo in Giappone.
Tu mi baciasti, prima di aprire bocca.
-'Cosa vuoi fare oggi?'-
-'Se fossi una persona normale ti direi di uscire e goderci il nostro ultimo giorno ma sarei incoerente con me stessa'-
-'Quindi, quale sarebbe il tuo desiderio?'- Sorridesti alle mie parole, mentre cercavi di capire cosa volessi fare quel giorno.
-'Sinceramente, vorrei restare tutto il giorno in stanza a fare l'amore con te'- Ti confessai, facendo nascere sul tuo volto un sorriso compiaciuto ma allo stesso tempo innamorato.
-'Perché non l'hai detto prima?'- Mi dicesti, continuando a ridere e a guardarmi come se non ti aspettassi una confessione del genere da parte mia.
-'Se non lo avessi detto te lo avrei fatto capire in qualche modo, non preoccuparti amore'-
-'Allora non capisco cosa stai aspettando'- Mi dicesti.
Eri disteso sul letto, io ero rannicchiata al tuo fianco e le tue mani mi accarezzavano la schiena.
-'Tu cosa aspetti?'-
-'Te'- Dicesti, guardandomi sorridendo.Non avevo mai preso iniziativa, o meglio, ero brava a farti capire cosa volessi e quando ma prendere le redini dell'intera situazione non mi era mai successo e in quel momento mi sentii un po' impacciata ma volevo provarci, non volevo deluderti in un certo senso.
Mi alzai, stendendomi piano sopra tutto il tuo corpo, avvicinandomi per baciarti con una lentezza che aveva già cominciato a farti innervosire.
Mi piaceva stuzzicarti, fino a farti arrivare all'esasperazione, mi piaceva vedere i tuoi occhi pieni di desiderio per me.
Quando le nostre labbra si toccarono le schiusi, facendo in modo che le nostre lingue potessero toccarsi.
Mi sentivo prendere fuoco non appena ti avevo troppo vicino, era uno degli effetti che avevi su di me.
Cominciai con l'accarezzarti l'addome delicatamente sotto la maglietta, venendo quindi a contatto con la tua pelle liscia e calda, scendendo lentamente là dove si trovava la tua intimità.
A quel mio tocco tu chiudesti gli occhi, li strizzavi spesso, forse cercando l'autocontrollo che a poco a poco ti stavo facendo perdere con i miei movimenti lenti e passionali.
Provasti a mettere le mani sui miei fianchi ma ti fermai, avevo intenzione di vederti tremare per la troppa voglia che avevi di me e toccarmi avrebbe permesso l'affogare di questo desiderio.
-'La prossima volta la situazione la prendo io'- Dicesti, fra un sospiro e l'altro.
-'Perché?'- Ti dissi, abbassandomi con le labbra fino a baciarti la pancia, intenta a scendere piano, arrivando a leccare il poco spazio che era rimasto prima dell'elastico dell'intimo che avevi. -'Non ti piace?'- Continuai, spostando l'indumento leggermente più in basso, continuando a lasciare umidi baci.
-'Mi piace, troppo, è proprio questo il problema'- Confessasti, iniziando a stringere le lenzuola fra le mani, mano a mano che scendevo. -'Lascia almeno che ti tocchi, per favore'- Continuasti subito dopo, arrivando quasi ad impazzire.
Io non avevo intenzione di far finire la tua sofferenza e continuai, continuai fino a sfilarti la tuta e l'intimo.
In quel momento eri completamente nudo e sembrava ti fossi arreso, lasciandomi fare tutto ciò che volevo.
Ti toccai delicatamente l'intimità con la mano, poggiando a poco a poco le labbra su di esso, facendoti ansimare ad alta volte, imprecando chiunque ti venisse in mente in quel momento.
Ti vedevo fremere, ti vedevo tremare, aprivi e chiudevi gli occhi in un espressione che sembrava di sofferenza quando invece era puro piacere.
Iniziai ad andare più veloce con la bocca, sentendoti ansimare sempre di più mentre con la mano andavo insieme ai movimenti.
Ti guardavo, mentre ti torcevi quasi dal piacere, pregandomi di farmi toccare.
-'Cazzo'- Ansimasti, prendendo fra le mani i miei capelli, senza tirare minimamente, ti piaceva semplicemente accompagnare le mie mosse, godendo ancora di più.
-'Non pensare che finisca cosi'- Cercasti di dire, prima di strattonarmi sotto di te.
Ti sorrisi, leccando le mie labbra e fu a quel mio gesto che sbottasti, non riuscendo più a controllarti.
Iniziasti a spogliarmi, togliendo qualsiasi indumento avessi sul mio corpo, mi volevi e non avresti aspettato oltre.
Ti sistemasti fra le mie gambe e prima di iniziare con quattro semplici parole mi facesti capire cosa mi aspettava.
-'Ora tocca a me'-
Entrasti dentro di me con una spinta forte e decisa, facendomi urlare così forte da farmi pizzicare leggermente la gola.
Mi stringevi con le mani, stringevi ogni parte del mio corpo mentre continuavi a spingere sempre più forte e regolare da farmi quasi morire.
-'Potevi lasciarmi finire'- Ti dissi, facendo salire ancora di più la voglia che avevi, ricordandoti cosa avessi fatto pochi minuti prima. -'Volevo farti venire, in bocca'- Continuai, ricevendo come risposta spinte ancora più forti.
Ti mandai in tilt il cervello con quelle parole, andavi veloce, regolare e sentivo il piacere attraversare ogni millimetro del mio corpo.
I tuoi dread dondolavano, accompagnando i tuoi movimenti, avrei voluto accarezzarti il viso e baciarti e rimasi colpita quando mi permettesti di farlo, sembrò come se mi avessi letto nel pensiero.
Ti strinsi sempre più forte i fianchi, mentre tu continuavi a farmi godere e farmi urlare, non avrei resistito ancora per molto.
Il tuo profumo rendeva tutto ancora più difficile, mi entrava nel cervello e vedere la tua espressione di piacere mi faceva impazzire.
Poi facesti una cosa che in quel momento non mi aspettavo.
Uscisti, posizionando il viso fra le mie cosce, volevi ricambiare il mio gesto, iniziando a leccare la mia intimità sul punto giusto, delicatamente.
Ero ormai al massimo dell'eccitazione e quello che stavi facendo lo stavi svolgendo nel migliore dei modi possibili, facendomi torcere dal piacere.
C'ero quasi, stavo per raggiungere l'apice ma ti fermasti, pochi secondi prima, capendo perfettamente che stessi sul punto di venire, lasciandomi insoddisfatta.
Il tuo intento però non era quello, perché non appena tornasti a contatto con il mio viso mi penetrasti di nuovo, facendomi provare delle sensazioni mai sentite prima.
Le spinte le sentivo ancora di più, sentivo ancora di più il piacere perché la mia intimità l'avevi già stuzzicata abbastanza e mancava veramente poco dal farmi venire.
Sembravi molto più esperto di me in questo campo e non sapevo se esserne felice o meno, pensando a come avessi appreso tutte quelle conoscenze ma non avevo davvero intenzione di rovinare tutto, perché più passavano i secondi più diventava meraviglioso.
Sentivo come se non avessi mai abbastanza di te, soltanto guardarti mi mandava ai pazzi e ti amavo come mai nella mia vita.
-'Vengo...'- Dicesti poco dopo, alzando leggermente il viso verso l'alto, chiudendo gli occhi e contraendo i muscoli dell'addome per il piacere che provavi.
Ti togliesti poi, svelto, per scongiurare qualcosa che non doveva accadere e continuasti a strusciare le nostre intimità fin quando non venni anch'io, ansimando.————————————————
-'Ti amo'-
-'Anch'io, tanto'- Rispondesti, mentre mi stringevi facendomi avvicinare a te il più possibile.Quella fu la nostra seconda volta.
L'ultimo giorno in Giappone avevamo preferito passarlo così e non c'era modo migliore.—————————————————-
Spazio autrice.
Buon pomeriggio Miss!
Mi scuso per gli eventuali errori verbali o di battitura e spero vivamente che vi sia piaciuto.
Come sempre vorrei sapere il vostro parere e sapere cosa vi è arrivato, leggendo.
acquapestaterra Iteh_inheaven sorridilostesso xfraxra peculiarstargirl onlyourheart ovviamente aspetto ansiosa i vostri commenti a cui tengo moltissimo!Un bacio, mie care Miss!
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Come andare in paradiso ma senza morire|| Ghali
Roman d'amour'Come andare in paradiso ma senza morire' perché eri proprio questo per me. Mi portavi in paradiso ma senza farmi morire. Storia a BOLLINO ROSSO. Sono presenti scene spinte.