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Capitolo 26

08/11, 07.06: 'Buongiorno scricciolo.
Non vedo l'ora di vederti stasera, aspetto con ansia!'

08/11, 08.02: 'Buongiorno amore.
Sono passati solo due giorni eppure mi manchi da morire'

08/11, 08.23: 'Alcune ore Habibi'

Queste furono le parole che usasti per darmi uno dei buongiorno migliori.
Mi avevi fatto svegliare con il sorriso, come facevi sempre, in realtà.
Non mi ero dimenticata della festa ma sicuramente non era il primo pensiero della giornata e tu me lo dicesti subito.
Più che altro era il fatto di vederci che ti elettrizzava e io ero felice almeno quanto te.
Avevo ancora qualche giorno di autonomia, dopo di che avrei ricominciato a lavorare, Christian mi aveva già chiamata per dirmi che erano stati accordati altri due shooting per alcune campagne diverse.
Non te lo avevo ancora detto ma per il semplice fatto che quella mattina ero sveglia alle otto appunto per la chiamata del mio capo.
Mi alzai per andare in cucina, fare una colazione calda e pensai di buttarmi immediatamente dopo sotto la doccia, quello che attirò la mia attenzione, però, fu un foglio incastrato sotto la mia porta, con sopra spillato un sacchetto fucsia.
Mi venne da sorridere, pensando fossi tu l'autore del gesto ma rimasi sorpresa quando notai tutto il contrario.

'Cara...
Non ci conosciamo, o meglio, io conosco te da molto tempo ma tu non mi hai mai visto.
Non è la prima volta che ti lascio dei regali ma ovviamente tu non potevi saperlo.
Ora però è diverso, perché ho visto alcune cose che non mi piacciono per niente tesorino, TU SEI MIA, non dimenticartelo mai!'

Non c'era nessuna firma, nessun segno, se non questa patetica scrittura e mi vennero in mente tutte le volte che avevo trovato qualcosa sotto la mia porta.
Deglutii ansiosa, controllando piano dallo spioncino della porta senza trovare nessuno, fortunatamente.
Mi aveva messo un po' di soggezione, nessuno era mai stato così rude e mi chiedevo se quello che gli aveva dato fastidio all'anonimo non fosse proprio la nostra storia, in quanto ossessionato da me.
Aprendo il sacchetto fucsia trovai un targhetta di quelle militari, con su scritto 'In love with you'.
Feci una foto al tutto e te la mandai immediatamente dopo, rendendomi conto dell'ansia che era cresciuta, in quanto avevo iniziato a respirare irregolarmente.

08/11, 09.21: 'Ma lo conosci?
Non uscire per nessun motivo neanche dalla porta di casa, non aprire a nessuno, sto arrivando'

08/11, 09.22: 'Ghali lascia stare, non fa nulla, non ti azzardare ad andartene da lavoro per questo.'

08/11, 09.24: 'Non mi interessa, da un semplice 'spasimante' questo si è rivelato un fottuto stalker, chissà quante volte lo ha già fatto'

08/11, 09.30: 'Ora non esagerare, avrà colto l'occasione solo per mettermi paura'

Non volevo farti preoccupare per nulla ma la verità è che questa cosa mi aveva spaventato abbastanza e tu te ne accorgesti subito.
Ti supplicai ancora una volta di non venire, rassicurandoti che avrei fatto un'altra mandata alla chiave della porta e che non avrei aperto a nessuno, girando l'occhiello che non mi avrebbe permesso neanche di aprirla da dentro.

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Mi scrivevi ogni ora, se non prima, mentre io mi ero già fatta la doccia e sistemata.
Non avevo idea di cosa mettermi per la serata, così ti chiesi che tipo di locale fosse.

08/11, 19.23: 'Amore, in che locale andiamo stasera?'

08/11, 19.45: 'In realtà non ne ho idea, Charlie mi aveva accennato fosse un posto riservato per noi ma volendo, dando alcuni soldi, fanno entrare anche altra gente'

Come andare in paradiso ma senza morire|| GhaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora