Blue
Gli altri stanno preparando le ultime cose prima della partenza. Joe ha deciso, la settimana scorsa, di farci partecipare ad un corso di formazione per albergatori che si terrà a Portland. Staremo via solo pochi giorni.
Ho perso la memoria circa il 20 Ottobre e oggi è il 10 Novembre. Non ho fatto progressi. Continuo a non ricordare il mio nome e tutti mi chiamano Blue. So di essere una brava cuoca. Anzi, so di saper cucinare il gâteau di patate.
Se leggessi un ricettario, forse, ricorderei altro. E' per questo che sono in biblioteca. E' per questo che, lentamente, sto raggiungendo l'ultimo ripiano della libreria salendo su un'instabile scala di legno. Devo trovare il libro di ricette della nonna di Joe di cui lui parla spesso. Sarà sicuramente insieme agli altri volumi che trattano di cucina.«Scendi subito!»
Sussulto e la scala inizia a traballare.
«Joe, sei un imbecille!» , lo ammonisce Nick.
Il biondo inizia a correre dal giardino verso di me. Gli cado fra le braccia.
«Ti ho presa, avventuriera» , afferma, soddisfatto.
Cammina all'indietro e inciampa su un trenino che Missie ha lasciato accanto al divano.
Cadiamo entrambi sul pavimento. Inizio a massaggiarmi il fondoschiena e lui, invece, stringe i denti per trattenere un grido e si porta una mano sulla caviglia destra.
Joe ci raggiunge e aiuta prima me ad alzarmi e poi il biondo.
Nicholas zoppica.«Non puoi venire a Portland in queste condizioni» , constata il castano.
Matthew e Zoe, dalla cucina, attratti dalla confusione, accorrono.
Sono entrambi visibilmente preoccupati.«Non parteciperemo al corso di formazione. Ne faremo uno tutti insieme» , dice la mora.
Non può rinunciare a Portland. Sono passati pochi giorni da quando Bruce è andato via e ha bisogno di distrarsi e di cambiare aria.
«Andate senza di me» , afferma il biondo.
Continuo a pensare che abbia la capacità di leggermi nel pensiero.
«Aiutatemi soltanto a salire in camera. Mi riposerò e ci vedremo fra due giorni» , aggiunge.
Zoe vorrebbe ribattere, ma Matthew le porta una mano sulla spalla e inizia a parlare prima che possa farlo lei.
«Portland è a meno di tre ore da qui. Se ti sentissi meglio, potresti raggiungerci» , dice.
Nick annuisce. Matt si porta una mano dell'amico dietro le spalle e, insieme a Joe e al ferito, si avvia verso le scale.
Nicholas zoppica e vederlo così mi fa stare male. Se non fossi salita su quella scala, adesso starebbe bene.«Mi occuperò io di lui e di Ellie» , informo Zoe.
Lei distoglie lo sguardo dai tre amici e si volta a guardarmi.
«Blue» , mormora.
«Siete i proprietari dell'albergo, dovete andare voi a quel corso. Qualcuno deve restare qui ad aiutare Nick ed è colpa mia se si è fatto male» , sentenzio.
Ribatte e le dico di smetterla perché ha bisogno di partire e di passare un po' di tempo lontana da Plymouth. Lei mi abbraccia e mi ringrazia.
*
E' pomeriggio inoltrato e gli altri sono appena partiti. Salgo le scale e mi dirigo verso la stanza di Nick. Entro, come sempre, senza bussare. Fortunatamente, è sveglio e sta guardando la televisione. La caviglia è perfettamente fasciata e sistemata su un cuscino. Credo sia opera di Zoe. Spalanca gli occhi verdi. Credeva davvero che lo lasciassimo a casa da solo?
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Downfall
Romance[Finalista dei Premi Watty 2018] Sono tutti vittime e colpevoli allo stesso tempo. Il passato li perseguita e, in qualche modo, li lega. Un segreto, capace di sconvolgere l'equilibrio venutosi a creare, incombe sulle loro vite.