Avevo fatto fatica a convincere Tom ad uscire – mi ero assicurata che Bill sarebbe stato presente – e quando arrivammo nel locale che avevo affittato lui si fece sospettoso dato che molti suoi amici erano presenti ed il titolare mi aveva avvicinato per dirmi che era tutto pronto. Tom aveva tutto il diritto di guardarmi ad occhi stretti.
Lo presi per il braccio e lo condussi al tavolo in cui si trovavano gli altri. I tavoli non erano grandi e non ce n'erano nemmeno molti, dato che la pista occupava la maggior parte dello spazio e si faceva fatica vedere causa le forti luci. Sorrisi all'amico più caro di ragazzi e Tom mi guardò, era completamente confuso.
"Sorpresa!" dissi quando il cameriere si presentò con una torta. "Non sapevo come altro farcela, quindi mi sono fatta aiutare da questi idioti" dissi indicando Georg e Gustav che sedevano accanto a Bill. Tom faceva finta di essere arrabbiato con me. "Sarei dovuta esserci per il vostro compleanno, quindi adesso non posso far altro che farvi gli auguri in ritardo!" esclamai cercando di sovrastare la musica.
"Ma anche questa gente vi fa gli auguri di compleanno" aggiunse Georg dando una pacca sulla schiena a Bill.
"Vi ho anche preso una cosa..." dissi prima di dirigermi verso il bancone e ritornare con un paio di scatole. "Questa è per te" ne porsi una a Bill, "E questa è per te" dissi dando l'altra scatola a Tom.
"Non me l'aspettavo..." mi ringraziò Tom, ed io sorrisi speranzosa che la reazione di Bill fosse altrettanto bella.
"Non avresti veramente dovuto" disse Bill in un tono che mi offese.
"S...scusa, io...ho volevo solo..."
"Non ascoltarlo Jo, hai fatto ciò che hai potuto!" Georg rivolse un'occhiataccia a Bill. "Avanti, apriteli!"
Bill aprì il suo regalo senza entusiasmo mentre lo guardammo. Tirò fuori la borsa di Louis Vitton dalla scatola e mi guardò.
"Dovrei ringraziarti?" era ancora freddo ed arrabbiato.
"Non è ciò che sembra da fuori che importa, io e te lo sappiamo bene" provai a comportarmi normalmente, ma mi preoccupava il fatto che fosse arrabbiato e che lo fosse da così tanto tempo – di solito era sempre più accomodante e disponibile, ma forse avevo lavorato troppo ed ero rimasta troppo distante dai miei amici e per troppo tempo.
Bill pescò dentro alla borse ed estrasse qualcosa, lo guardò e poi portò nuovamente lo sguardo su di me prima di ispezionare l'oggetto. Era una foto di noi due che aveva scattato mia mamma dopo che erano ritornati dal loro primo piccolo tour, Bill portava i capelli corti acconciati con tanto gel ed era truccato pesantemente. Anche io indossavo un po' di eyeliner, che non mi stava benissimo. Nella foto ci abbracciavamo sorridenti, era la nostra prima foto insieme. Pensavo sarebbe stato un bel regalo, quindi me l'avevo fatta mandare via email da mia mamma. Avevo anche scritto una cosa sul retro. Bill si coprì il volto con la mano, ripose la foto nella borsa e girò attorno al tavolo per venire ad abbracciarmi.
"Se la mia persona preferita, Jo" mi disse mentre ci abbracciavamo.
"Sei il mio migliore amico, non lavorerò più per il tuo compleanno. Te lo prometto" risposi.
"No, no...mi sto comportando male con te..." disse Bill guardandomi. "Dio, eravamo così piccoli! È passata una vita!" io annuii ridendo.
"Però pensavamo di essere così grandi!" lui rise. "Sei sempre stato fantastico con me, mi hai sempre fatta sentire a casa. Non avrei imparato il tedesco così velocemente se tu non parlassi così tanto!" lo accusai in tono scherzoso.
"Oh..." disse lui congedando la mia affermazione. "Mi conosci"
Riportai quindi l'attenzione su Tom mentre aprì il suo regalo, e gli sorrisi quando lo vidi aprire la piastra da waffle. Lui sorrise a sua volta.
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2. Are you still mine? |ITA|
Fanfiction| storia originale di @LouNeverWanted2Dance | cover credits: @translatorITA | highest ranking of the IT version: #2 in TOKIOHOTEL | 📚 Tom e Jo sono stati migliori amici per ciò che sembrava un'eternità, ma come possono degli amici diventare amanti...