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Intanto Jimin, era rimasto a dormire a casa di Yoongi ancora una volta dopo essere tornati da casa dei due fratelli. Avevano cenato e gli aveva cambiato le bende dopo aver controllato le condizioni della ferita. Quando vide che stava guarendo, scosse la testa sconsolato.

«Mi stai davvero sfruttando Yoongi» sospirò.

Yoongi ridacchiò e abbassò lo sguardo su Jimin, che era fermo sulla sua ferita.

«Per una giusta causa dai» confessò.

«Allora lo hai ammesso, stronzo»

Jimin si alzò e mise le braccia al petto.

Yoongi lo abbracciò, mentre era a petto nudo, facendo bloccare il respiro a Jimin che si imbarazzò per quel contatto.

«E' solo che mi piace averti qui intorno, sono sempre solo a casa...» gli disse all'orecchio con voce bassa e con un velata sensualità dopo essersi accorto della reazione del rosa a quel contatto. Quest'ultimo si irrigidì al cambiare della sua voce e un brivido gli scosse la lunghezza della schiena.

«Che c'è ora Jimin? Vuoi andartene?» gli chiese provocandolo, per poi mordicchiargli il lobo, che iniziò a fremere al tocco del moro. «Non mi stai rispondendo...» 

Yoongi si spostò poi al collo, baciandoglielo e facendogli uscire un ansimo che non riuscì più a trattenersi dentro.

«N-n-no. Non voglio andarmene» balbettò in risposta il rosa, solo dopo aver chiuso gli occhi per concentrarsi alla domanda del moro.

«Meno male, sennò non avrei potuto farti mio stasera» gli disse, emettendo un piccolo sorriso malizioso.

Jimin rabbrividì nuovamente e si lasciò toccare il petto da sotto la maglia, che lo stava stuzzicando toccandogli i capezzoli. 

«Y-yoongi...» sospirò frustrato il ragazzo, volendo di più dal giorno in cui si erano infilati nella vasca insieme ma non potevano fare nulla per le condizione del moro.

Yoongi capì le pretese di Jimin e lo portò in stanza, dove lo fece sdraiare sul letto. Iniziò a dargli dei baci leggeri, che poi divennero inevitabilmente bagnati dopo aver cercato l'accesso per cercare la lingua gemella del rosa, che gli stringeva i capelli.

Senza mai staccarsi dalle labbra dell'altro, iniziarono a spogliarsi e quando Yoongi vide il petto scolpito di Jimin, si morse le labbra da tanta bellezza che finalmente era sua.

Iniziò quindi a spargere di baci e marchi il petto di Jimin, mentre ansimava per le sue attenzioni.

Tolse i boxer al minore e quando arrivò a baciargli il pube e poi il membro, il rosa trattenne il fiato e inarcò la schiena, stringendo la presa sui suoi capelli corvini. 

«Oh Jimin, quanto sei impaziente...» mormorò guardandolo dal basso, quando poi infilò l'asta del rosa in bocca e iniziò a soddisfarlo pompando.

Jimin ormai riempiva la camera di gemiti lascivi e quando stava per arrivare al termine, Yoongi si interruppe per infilare due dita dentro Jimin, che spalancò gli occhi dal dolore e dalla sorpresa, strinse i lembi delle lenzuola.

In fondo lui e Hoseok non avevano fatto ancora niente e questo era solo che un bene. In ogni caso, non si fidava abbastanza per concedersi a lui.

Iniziò a masturbare l'orifizio del rosa, mentre si avvicinò al suo viso per continuare la serie di baci poco casti, interrotti solamente da Jimin che gemeva incontrollato sulle labbra di Yoongi, che si beò dei suoi versi lascivi. 

«Non ce la faccio più, dammelo Yoongi» mormorò disperato, tralasciando l'imbarazzo che fece spazio alla sua impazienza. 

Yoongi si staccò per incastrare i suoi occhi in quelli di Jimin, desiderosi e ora languidi.

«Dimmelo, dimmi cosa vuoi piccolo» gli chiese con voce bassa.

«Prendimi Yoongi, ti prego» lo implorò sia con le parole, che con gli occhi ormai al limite della supportazione.

Yoongi ritornò sulle labbra del rosa che tanto amava per la loro morbidezza e le morse avidamente.

Appoggiò la punta del suo membro sull'apertura di Jimin e poi entrò piano, in modo da non fargli male.

Quando penetrò il rosa, questo rilasciò un gemito osceno e strinse le spalle di Yoongi, che quando capì che si fosse abituato alla sua presenza, decise gradualmente di aumentare la velocità, mentre nel frattempo lo tormentò mordendogli il collo, la mandibola e le labbra.

Jimin insieme a Yoongi, raggiunse l'orgasmo in poco tempo e il moro si riversò dentro il rosa, mentre quest'ultimo sul ventre del ragazzo.

Il moro non si staccò dal rosa, ma anzi lo guardò mentre riprendeva fiato: aveva le gote rosse, gli occhi stanchi, la fronte sudata e i capelli scompigliati, le gambe tremanti, il petto si alzava e abbassava sempre meno velocemente e le sue labbra erano gonfie per i tanti baci dati.

Adorava Jimin e vederlo in quello stato, gli faceva pensare che finalmente era suo e basta.

Aveva atteso a lungo e in disparte di poter avere Jimin per sé, ma ne era valsa la pena aspettare così tanto e pazientemente.

Il rosa si accorse che il moro lo stava osservando.

«N-non guardarmi...» mormorò ora in imbarazzo per quello che era appena stato.

Yoongi gli sorrise dolcemente e lo incastrò tra le sue braccia.

«Y-yoongi, mi s-soffochi... Che ti prende»

Yoongi gli accarezzò la nuca e lo strinse a sè.

«Pensavo solo a quanto fossi bello e a quanto ti amo» confessò.

Jimin nonostante fosse imbarazzato per le sue condizioni attuali, si sciolse alle parole di Yoongi e sorrise, lasciandosi avvolgere dalle sue braccia.

«Anche io... Anche io ti amo...» disse ormai certo dei suoi sentimenti. 

Yoongi pensò che non c'era sicuramente nessun odore migliore di quello di Jimin mischiato all'odore del rapporto appena avuto che si diffuse nella stanza, creando tepore.

Cinderella | NAMJINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora