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La mattina seguente a scuola, tutti e sei andarono dal preside e gli spiattellarono in faccia la vera identità di Hoseok.

Il padre sembrò molto imbarazzato dall'atteggiamento del figlio e successivamente si scusò sinceramente con i ragazzi al posto del figlio per avergli dato fastidio, non sentendosi in grado di fare altre domande sia ai ragazzi, che a Namjoon, vittima del giro di Hoseok di droga e alcool. 

La stessa mattina, Hoseok raggiunse a passo spedito i sei, che ora erano con i loro rispettivi ragazzi in tranquillità in disparte in un prato, e dal suo sguardo, non sembrava premettere nulla di buono.

In particolare, sembrava guardare fisso Namjoon, che infatti venne preso per il colletto e iniziò a strozzarlo.

«Io. Ti. Ammazzo. Figlio di puttana, come ti sei permesso? Vuoi che dica qualcosa anche ai tuoi genitori? Ricordo che ti drogavi anche tu, con me» lo minacciò guardandolo. 

Yoongi ridacchiò e Hoseok lasciò la presa per guardarlo. Se fosse stato un anime, Yoongi probabilmente avrebbe avuto intorno una nuvoletta nera fiammeggiante.

«Che cazzo vuoi, testa di c-»

Yoongi non gli diede tempo di finire la frase, troppo stanco di far dare aria a quella bocca e gli saltò addosso riempiendolo di botte e ogni colpo servitogli, era pieno del rancore nei suoi confronti: per averlo picchiato e fatto mandare all'ospedale, per averlo costretto a essere lo stronzo della scuola e per avergli tolto Jimin, facendogli del male per il suo carattere e per non avergli neanche riservato l'amore che invece avrebbe potutodargli lui per tutto questo tempo. Proprio quest'ultimo gli disse di smettere, poiché lo aveva conciato a sufficienza, ricordandogli che lui non era come Hoseok, ma era superiore.

«Sei fortunato, ho un ragazzo che è un angelo e non vuole che ti mandi al cimitero così presto. Dovresti ringraziarlo» disse avvicinandosi al suo orecchio, facendolo tremare alla sua voce che spaventosamente lo minacciava. 

Si alzò con lo sguardo e lo posò negli occhi di Hoseok, spaventati.

«Ah e non preoccuparti, Jimin me lo sono scopato IO, quindi non inventarti altre cazzate sul MIO ragazzo. Anzi nono, grazie per avermi riempito di botte, così ho potuto trascorrere del tempo con lui»

Si alzò dal corpo pietrificato di Hoseok e gli intimò di andarsene prima che potesse avere un ripensamento e riempirlo ancora di botte. L'arancione scappò a gambe levate e tutti si misero a ridere della sua reazione.

Jimin tirò uno schiaffo sulla spalla di Yoongi e lo rimproverò per quelle parole che lo avevano messo in imbarazzo davanti agli altri ragazzi, ma Yoongi non si preoccupò della reazione del rosa, poiché si fiondò sulle sue labbra e gli lasciò un bacio, ora felice.

«Sei mio e lo doveva sapere anche lui» spiegò, facendo sorridere Jimin. 


Prima che anche i club pomeridiani finissero, il preside raggiunse i ragazzi tenendo il figlio dal braccio. Quest'ultimo aveva la testa china.

«Mio figlio ha delle cose da dirvi»

«S-si...ecco...V-volevo scusarmi per come mi sono comportato. M-mi dispiace» mormorò ancora sottomesso, soprattutto a sapere che c'era anche Yoongi davanti a lui.

I ragazzi accettarono le scuse e il giorno dopo non videro più Hoseok a scuola e solo una settimana, vennero a sapere che era stato trasferito proprio dal padre.


I mesi passarono e finalmente i sei ragazzi, finirono la scuola.

Jungkook e Taehyung, subito dopo il termine della scuola, si trasferirono insieme e avevano coltivato la loro passione per l'arte, iscrivendo alla stessa facoltà di Accademia delle Belle Arti.

Seokjin e Namjoon avevano preso casa e aspiravano a diventare due insegnanti. Namjoon imparò col tempo a tagliare le cipolle e a non bruciare ogni piatto che faceva e dopo qualche anno, chiese a Seokjin di sposarlo.

Yoongi e Jimin si erano dati alla musica, la passione che coltivavano entrambi. Yoongi componeva canzoni e Jimin le cantava. Avevano riscosso molto successo e per questo, giravano spesso per la Corea per diversi ingaggi. Man mano che la loro fama aumentava, partecipavano sempre più a talent show famosi, ritrovandosi anche in tv, sorprendendo anche i loro amici.

Infatti i sei non avevano perso i contatti tra loro: nonostante i loro impegni, riuscivano a ritrovarsi al termine di ogni mese per mangiare a casa di Seokjin e Namjoon o per vedere le esposizioni d'arte di Taehyung e Jungkook o per ascoltare le performance di Jimin e Yoongi, in un qualche bar della metropoli.


Come ogni fiaba, anche questa ha molteplici morali: non fatevi intimorire mai da nessuno e a continuate a difendere i vostri affetti.

Le persone che giudichiamo solo in superficie, possono rivelarsi altre, malvagie o buone: Hoseok era una persona dall'aspetto buono, ma dentro di lui si celava tanto odio.
Jungkook e Yoongi nonostante il loro aspetto da spacconi, dietro ad esso si celava un cuore pieno di amore, pronto ad amare e a difendere con tutte le forze quello che glielo faceva battere.

L'amicizia e l'unione può sconfiggere ogni male (tranne per Yoongi, lui avrebbe picchiato tutti per il suo Jimin) e soprattutto può creare legami forti e duraturi.

E soprattutto, ci insegna di non bere e per poi pomiciare con l'amore della nostra vita e non ricordarsi poi il loro aspetto, confabulando una intera fiaba per questo. 

Ma in fondo a chi importa di questo? Il principe alla fine è riuscito a trovare la sua principessa.

E per ogni fiaba che si rispetti, si può dire che i sei ragazzi vissero per sempre felici e contenti. 


Fine.




Heiii!

E anche Cindarella è finita.

Spero vi sia piaciuta come storia, è molto semplice e tranquilla e volevo farla proprio in corrispettiva ad Idol dato che ha un  finale un po' UM.

Grazie per il supporto che avete dato a questa storia ♡

Cinderella | NAMJINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora