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«Forse dovrei andarmene anche io, buon pranzo ragazzi» disse a disagio Seokjin, che insieme agli altri erano rimasti ancora al tavolo, nonostante avessero visto Jimin andarsene via.

«Ma no Jin, almeno tu resta... Non capisco cosa sia successo a Jimin» disse Hoseok, con voce un po' preoccupata. 

«Beh, credo di saperlo perché sento la stessa cosa»

E senza aggiungere altro, si alzò dalla sedia e uscì fuori, andandosi a sedere sul prato. Mancava poco al suono della campanella e forse avrebbe fatto meglio ad andarsene in classe, ma aveva bisogno di prendere un po' di aria per calmarsi. Sapeva infatti che tornando in classe, avrebbe rivisto Hoseok e Namjoon tornare insieme dalla mensa e si sarebbe ingelosito ulteriormente, nonostante lui, non conoscesse neanche Namjoon. 

Ma perché allora gli sembrava cosi famigliare? Al pensiero, iniziò a strappare fili d'erba per colmare in qualche modo la sua frustrazione.

«Jin» lo chiamò una voce che conosceva fin troppo bene. 

Taehyung. Sapeva che lo avrebbe cercato, infondo era il suo migliore amico.

«Tae» mormorò lui, senza alzare lo sguardo per guardarlo. 

«So cosa pensi. Lo so. Ma non pensi che dovresti prendere l'iniziativa? Se ti piace voglio dire, dovresti andare lì e iniziare a conoscerlo. Poi quel tizio, mi ricorda troppo qualcuno ma non ricordo chi, cazzo» disse l'amico in piedi al suo lato, grattandosi la nuca. 

«I tuoi consigli, sono dei consigli del cazzo, Tae» disse per prima cosa Seokjin fermandosi dal strappare l'erba. «Sei il primo che non prende in mano la situazione e nasconde i suoi sentimenti...» mormorò guardandolo.  «Comunque si, anche a me. Sarà» disse poi, riabbassando lo sguardo al terreno.

Seokjin e Taehyung rimasero in silenzio per un po', quando la campanella suonò.

Rientrarono tutti in classe dopo il pranzo. Hoseok entrò in classe con Namjoon, Jimin da solo con una faccia scocciata ma tranquilla, Yoongi con la solita faccia da schiaffi e Seokjin accompagnato dal suo migliore amico. 

Ovviamente l'ultimo mancante, Jungkook, non poteva non approfittarsene per infastidire Taehyung passandogli davanti, scontrandosi contro.

«Ya! Mi stai facendo girare i coglioni oggi Jungcazzo» esclamò Taehyung al suo gesto, guardandolo dopo esser entrato in classe. Oggi Jungkook stava mettendo a dura prova la sua pazienza.

Jungkook gli fece un sorrisetto divertito spostando la sua espressione in un leggero ghigno, che traboccare l'ultima goccia del vaso poco saldo di Taehyung. Infatti quest'ultimo, prese per il braccio Jungkook e lo trascinò fuori dalla classe lasciando gli altri che li guardarono allibiti uscire.

«Dite ai prof che torno tra un attimo perchè Jungkook si è sentito male» disse ai compagni con un sorriso talmente malefico, da far venire i brividi anche al suo amico Seokjin, che stava assistendo la scena seguendoli con gli occhi. Successivamente, Taehyung trascinò il ragazzo nei bagni maschili 

«Cazzo...Lo stuprerà?» si chiese tra sé e sé Yoongi, vedendo l'amico essere trascinato da un Taehyung iracondo mentre cercava di liberarsi dalla sua presa. 

«Mh, nah, non credo» rispose Seokjin, passandogli accanto. «Però per sicurezza chiedilo al suo culo e fammi sapere» disse pattandogli la spalla, per poi prendere posto a sedere al suo banco.


Taehyung intanto una volta all'interno del bagno, entrò in uno di essi per non essere disturbato durante la sua lite, sbattendo la porta, facendo sobbalzare Jungkook dallo spavento. Forse aveva esagerato oggi.

«Tu, piccolo scarafaggio, non devi aver ben capito come funzionano le cose qui. Se ti dico che devi stare zitto, stai.fottutamente.zitto. Se ti dico che non devi provocarmi, tu.non.mi.provochi, se ti dico di non respirare, tu.non.respiri. Hai capito?» ringhiò, tenendolo dal colletto e tenendo fisso lo sguardo nei suoi occhi. 

Taehyung aveva il viso di Jungkook a un palmo dalla mano e Jungkook fremeva a questo contatto. Forse, si chiedeva, aveva attitudini masochiste. Infatti Jungkook non rispose a Taehyung: voleva metterlo alla prova. Taehyung batté il pugno al lato della testa di  Jungkook, facendolo sussultare.

«Ti ho fatto una cazzo di domanda» la sua voce, già di per sé profonda, era estremamente roca e minacciosa, insieme al suo sguardo che avrebbe fatto piangere chiunque fosse stato al posto di Jungkook, un ragazzo che sicuramente non era tipo da farlo. 

«Ho capito» disse semplicemente.

Taehyung si allontanò da Jungkook e fece un ghigno, sorridendo soddisfatto.

«Allora ce l'hai una lingua"

Questa volta fu Jungkook ad avvicinarsi a Taehyung.

«Si, ce l'ho. Ma di solito non la uso per parlare» disse con un sorriso beffardo, in uno di quelli che Taehyung proprio non sopportava. Anzi lui di Jungkook, non sopportava proprio niente. 

Non diede nemmeno il tempo per rispondere a Taehyung che uscì dal bagno, infilandosi per primo in classe, seguito da Taehyung che lo aveva raggiunto nel frattempo.

«Sta meglio Jungkook?» chiese la professoressa rivolgendosi a Taehyung.

«Boh, credo stia ancora male ma è una cosa incurabile» disse d'istinto guardandolo ripensando alle parole che gli aveva detto. 

La professoressa si mise una mano in viso sconsolata dalla risposta e ritornò a spiegare la lezione che aveva interrotto. Taehyung sedette al suo banco, di fronte a Jungkook che lo guardava maliziosamente.

Perché si comportava cosi con lui quel coglione?

Cinderella | NAMJINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora