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Presente 


«Di cosa?» chiese Jungkook facendo il finto tonto, ottenendo uno sguardo da parte di Seokjin che sembrò incenerirlo.

«Di Hoseok. Io e Taehyung abbiamo capito il vostro trucchetto sapete? Non siamo deficienti»

Yoongi fece una smorfia e prima che potesse  parlare, Seokjin lo guardò severo, facendolo zittire. Quando assumeva l'autorità di una mamma orsa, nessuno poteva contrastarlo.

«Jungkook e Namjoon, voi due siete fratelli. Namjoon stranamente sei capitato nella stessa classe di tuo fratello, che cercava di tenere nascosto il vostro legame e stranamente mi hai mostrato il mio portachiavi il primo giorno, senza sapere altro su di me. Jungkook hai iniziato ad avvicinarti a Taehyung in modo spudorato, mentre tu Yoongi, a Jimin. Poi i club? Andiamo ragazzi»

Alle parole di Seokjin, arrossirono tutti in quella stanza: Taehyung e Jungkook, Yoongi e Jimin ma soprattutto Namjoon, che nonostante sapesse per certo dell'identità di Seokjin, il fatto che fosse stato lui stesso a dire che era proprietario di quell'oggetto, lo rese molto felice.

«Solo che non torna una cosa sia a me che a Taehyung. Jungkook, come facevi a sapere che ero io il ragazzo di quest'estate e a buttare tuo fratello tra "le mie braccia"? Taehyung mi ha detto che non ti ha riferito nulla»

Jungkook sospirò: il momento era arrivato, anche se non era così che voleva dirglielo a Taehyung, davanti a tutti.

«C'ero anche io a quel party. Mi ricordo di te Jin perché non ero ubriaco, ero sotto antibiotici perché avevo preso diverse botte per aver litigato con delle persone» confessò.

«Come c'eri anche tu alla festa? Oh mio dio...Non mi dire che tu...Sei tu quello che ho baciato? Non ricordavo il volto della persona, ma la sensazione si» disse Taehyung portandosi una mano sulla bocca per coprire lo stupore della scoperta. Come aveva potuto non riconoscere quella sensazione dopo quel bacio tra lui e Jungkook a scuola? Forse dava per scontato che non fosse Jungkook il ragazzo che aveva incontrato quella notte...

«Ok, ora mi torna. Ma perché quest'odio per Hoseok?» chiese Seokjin, riprendendo il discorso. Yoongi, Jungkook e Namjoon si guardarono. Il primo, iniziò a parlare.

«Io non partecipai a quella rissa, quella volta» sospirò, ripensandoci. "Fu Hoseok che picchiò quel ragazzo fino a mandarlo in coma, per non so quale motivo. Ma nonostante questo, siccome la persona interessata era un mio amico vicino, i sospetti furono addossati a me, nonostante avessi chiaramente detto che non c'entrassi niente nella vicenda. Hoseok mi disse di rimanere a tacere e minacciò di rovinarmi scolasticamente e beh, di rovinare una persona alla quale sono legato»

«Chi» chiese Jimin al posto di Seokjin, guardandolo. Yoongi sospirò a lungo e trovando coraggio, gli rispose.

«Te, mi disse che avrebbe fatto del male a te. Per questo ti ha chiesto di metterti insieme a lui. Sapeva che tu fossi un mio punto debole e che non potevo agire, ma quando Jungkook mi disse di avvicinarmi a te perché aveva un piano insieme a Namjoon per rovinare Hoseok, ho provocato troppo quest'ultimo e mi ha malmenato»

Jimin lo guardò e nonostante volesse ancora fargli molte domande, Yoongi gli accarezzò la mano.

«Parleremo del resto quando saremo soli, ok?» 

Il rosa annuì e poi guardò Jungkook.

«Hoseok minacciò anche Jungkook, poiché essendo amici, seppe del fatto e Hoseok si assicurò che non potesse parlare anche lui»

«Per questo minacciò di fare del male a te, Taehyung, ed è per questo che non abbiamo mai potuto toglierci la maschera da stronzi davanti alle persone a cui tenevamo» continuò Jungkook al suo posto, tenendo lo sguardo basso e un po' cupo.  Taehyung lo guardò e gli prese la mano. Seokjin poi incrociò le braccia al petto e guardò Namjoon.

«Tu che hai da dire a riguardo?»

«Jin è molto semplice la questione. Io e Hoseok stavamo insieme, ma era talmente possessivo, che non potevo nemmeno avere degli amici. Decisi di lasciarlo e lui minacciò la mia vita scolastica brillante. Voleva rovinarmi ad ogni costo e allora decisi di cambiare scuola. Ritornai qui per riavere i miei amici e per te Jin...Solo che capisci bene che non volevo che facesse del male anche a te e per questo ho nascosto il tutto»

Seokjin guardava con occhi a cuoricino il suo amato Namjoon. Quella stanza dell'ospedale ribolliva di amore e di pace, ma le loro menti ritornarono sull'attenti quando Jimin parlò.

«Hoseok ha fatto male ad ognuno di noi. Ha minacciato molte persone, ha allontanato le persone dai loro affetti e ha ingannato me fin dal primo momento solo per un fatto egoista, oltre che a voi, Tae e Jin, facendo il falso amico con voi. Dobbiamo non vendicarci e basta, dobbiamo rovinarlo, distruggerlo. Mi ha allontanato da una persona che mi è sempre stata accanto senza saperlo e non merita nessuna comprensione o perdono»

Jimin disse quelle parole guardando gli altri e rivolgendosi poi a Yoongi. Si meravigliarono tutti alle sue parole d'odio, ma si resero conto che era giunto il momento di andare in azione.

«Vediamoci tutti domani a casa mia domani, è giusto che Yoongi riposi un po'. Mi dispiace per l'accaduto amico» disse Namjoon, accarezzando la spalla di Yoongi, che gli rivolse un sorriso. Tutti salutarono il moro ed uscirono dalla stanza, mentre Jimin rimase ancora al suo fianco.

«Ora mi dirai che cosa hai detto ad Hoseok per farti malmenare cosi?»

«Lo sai cosa gli ho detto, credo tu l'abbia intuito»

Jimin fece finta di non sapere, ma aveva capito da molto i sentimenti di Yoongi, soprattutto quella volta che lo chiamò Chim.

«In realtà...No, in fondo io non "capisco proprio niente"» disse prendendolo in giro, riferendosi a quando il moro, dopo che Jimin gli chiese se fosse innamorato di Hoseok, lui gli rispose in quel modo. Yoongi sorrise imbarazzato, ricordandosi di quelle parole. 

Accarezzò con il pollice le soffici guance del rosa e poi gli fece segno di avvicinarsi col dito.

Jimin si avvicinò, pensando volesse dirgli qualcosa nell'orecchio, ma Yoongi gli prese il mento e lasciò un bacio su quei boccioli rosa, che tanto amava e aveva desiderato.

«Questo, gli ho detto questo. Gli ho detto che non mi importava più niente delle sue minacce se potevo avere te»

Jimin sorrise sulle labbra del moro e appoggiò la fronte sulla sua. Si abbracciarono a lungo e si riempirono di baci dolci, che probabilmente sarebbero sfociati in altro, se non fosse stato per la condizione del moro.

«Lo avevo intuito, avevo intuito i tuoi sentimenti da quando mi hai chiamato Chim. Nessuno se non tu lo avevi mai fatto e da lì, ho sentito il bisogno di avvicinarmi sempre più a te. Mi sono iscritto al tuo stesso club per questo...» confessò.

«In fondo quel minchione di Hoseok in qualche modo ci ha fatti avvicinare di più, non credi?»

Jimin rise e fece scatenare un luminoso sorriso a Yoongi, che probabilmente si sarebbe curato da ogni malattia grazie a quella visione. 

Cinderella | NAMJINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora