Arrivò l'alba. Fibi si svegliò tutta dolorante dalla nottata trascorsa sulla poltrona, aveva addosso il peso morto di Izzi che ancora dormiva beatamente. Lentamente la ragazza sollevò la bambina per passare e sgusciò via dalla stanza.
Giunse silenziosamente al chiosco del monastero, si stiracchiò ben bene inspirando la fresca aria mattutina ma un brivido le percorse la schiena. Una sensazione di nausea le arrivò in gola. "Brutte sensazioni già vissute..." pensò.
Le stesse sensazioni sotto pelle che l'avevano spinta nel bosco il giorno prima. Una forza ripugnante stava iniziando a serpeggiare all'ombra degli alberi alla ricerca di innocenti, per un momento la ragazza rifletté; le opzioni erano sicuramente due: o ascoltare il proprio istinto e correre nel bosco alla ricerca di qualche bambino, per salvarlo dalla retata delle ombre che era iniziata, o parlare con il Gran Maestro per chiedergli quale sarebbe stata la missione giornaliera.
Ovviamente scelse di seguire il proprio animo, con un fischio richiamò Kase al proprio fianco e prese la strada per uscire dal monastero quando, il monaco del portale le si parò davanti in modo stoico:
-Non puoi.-
-Ma che dici Daruma? Il maestro mi fa uscire a quest'ora lo sai.-
-Mi dispiace Fibi, il maestro mi ha dato il preciso ordine di non lasciarti uscire a meno che tu non sia accompagnata dalla fata e dalla bambina.-
-Ma che?!-
-Fibi...- la voce calda del Gran Maestro la fece sobbalzare.
-Maestro l'ha sentito anche lei vero?! E' iniziata una retata! Lo sa anche lei che quando arriva l'alba e le fate spariscono le ombre arrivano a catturare i bambini!-
-Lo so... Ma ora non puoi fare più nulla.-
La ragazza strinse i pugni e divenne rossa in volto dalla furia che le ribolliva dentro e urlò:
-IO NON POSSO RIMANERE QUI A SENTIRE TUTTO QUESTO! Lei sa che vuol dire avere i brividi tutto il giorno, sentire le urla, nella mente e nel cuore, di chi è stato catturato e le risate delle ombre, come se fossero ad un palmo di distanza!-
-ORA SMETTILA! Hai un altro compito da oggi. Comportandoti da bambina ribelle hai svegliato tutti i monaci, guardati intorno!-
Fibi alzò gli occhi verso la zona del monastero in cui i monaci riposavano. Per ogni finestra affacciata sul cortile apparivano due o tre teste rasate con volto di sconcerto e sorpresa la guardavano intensamente. La ragazza abbassò lo sguardo a terra e fece cadere le braccia lungo il corpo come rassegnata.
-Sai bene che tutti noi monaci sentiamo esattamente quello che senti tu...- le disse alle spalle Daruma.
Fibi fece un sospiro e scosse la testa.
Il Gran Maestro ancora con aria severa la rimproverò nuovamente per il suo poco auto controllo, le parlò severamente di responsabilità e la mandò a meditare nel tempio maggiore.
La ragazza andando a testa bassa verso il luogo di preghiera deglutì e cercò di trattenere le lacrime, il suo maestro, suo padre, non le aveva mai rivolto parole così forti e dure.
Laria e Izzi si erano svegliate in tempo per vedere tutta la scena.
-Ma poverina... Voleva solo uscire...- disse la bambina sottovoce
-Piccola, lei ha il dovere di rispettare la volontà del Gran Maestro, in questo luogo la ribellione non è contemplata perché non esistono conflitti. Fibi è più grande di te ma ancora non ha capito che esistono ordini e divieti che vanno rispettati per la propria sicurezza.-
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Blue Light Moon
FantasyIl destino di più di un mondo che annega nell'Oscurità è nelle mani di tre bambini nati dalla Luce.