Ricomincio da NOI❤ #BIEMMA❤ (In Revisione)

Che bel casino siamo io e te..🌹

BIONDO

...Presente...

"Davvero non mi hai raccontato nulla di nuovo" dice il mio futuro cognato, ritornando in cucina per bere, sorridendo "Emma era già innamorata" lo guardo ancora incredulo "Non te ne stai accorgendo ora che stai ripercorrendo il tutto" scuoto la testa "Mi sto solo rendendo conto di quanto fossi io innamorato di lei!" dico spiazzandolo.

*Una sera per noi*
Uscì dalla doccia infilai un pantalone nero, una maglietta bianca e delle scarpe nere. Persi più tempo del dovuto ad aggiustarmi i capelli e sotto lo sguardo attento di Luca feci un giro “Stai bene” mi disse e di rimando lo ringraziai “Basta guardarti i capelli, vai che fai tardi” esitò cacciandomi, quasi, dalla camera ma prima di uscire misi del profumo, mi guardai per un ultima volta e rendendomi conto di essere davvero pronto mi affrettai ad uscire.

“Simo” il milanese richiamò la mia attenzione prima che potessi varcare la porta “Dimmi Lù” dissi con ansia “Buona fortuna” sussurrò con gran sincerità e senza pensarci due volte tornai indietro per abbracciarlo.

Ero ufficialmente pronto alla fatidica serata, aprì la porta e mi diressi verso la sua stanza. Mi appoggiai impaziente al muro, aspettai qualche secondo e poi ci scontrammo.

Emma era sempre bella, restai imbambolato per un po' e la notai fissarmi; dopo qualche secondo di esitazione mi avvicinai e le feci i miei complimenti, afferrò la mia mano e ci dirigemmo all’ascensore. 

Aveva voglia di passare del tempo con me ed anche io ne avevo. Lo percepì dal modo in cui mi strinse la mano, dal modo in cui non riusciva a stare staccata da me.

Entrammo nell’ascensore, e dopo qualche minuto di imbarazzo, accortasi che stavamo salendo iniziò a guardarmi con sospetto e per me fu spontaneo sorridere "Apetta e vedrai” le sussurrai, sembrava contenta, arrivammo in terrazza e mi guardò sbalordita “ti avevo detto che avremmo passato del tempo insieme ma da soli e quindi ho pensato che questa fosse la scelta migliore” le dissi sperando che quello che avevo organizzato le piacesse.

Avevo programmato tutto nei minimi dettagli e forse c’ero riuscito; da quando Emma era piombata nella mia vita mai avrei pensato di poter fare cose del genere, continuava a guardarmi con quegli occhioni meravigliosi che si ritrovava ed ero felice di quella reazione, si voltò verso di me e mi abbracciò.

“Nessuno mi aveva mai preparato una cosa del genere” disse prima di schioccarmi un bacio in guancia.

 EMMA
Entrammo nell’ascensore e quando mi accorsi che questa iniziò a salire su lo guardai in modo interrogativo. Mi resi conto che dall’hotel non saremmo mai usciti ma ero contenta di questo, saremmo stati lontani da occhi indiscreti. Quando arrivammo in terrazza rimasi sbalordita dall’atmosfera che trovai: era un luogo pazzesco, oltre al panorama da favola e a quelle numerosissime piante che c’erano, Simone ai piedi del dondolo aveva posizionato un plaid abbastanza grande che ci permetteva di stare seduti entrambi, un paio di scatole con dentro il cibo, una marea di cuscini e sulle piante aveva posizionato delle lucine bianche simili a quelle che si mettono sull’albero di Natale.

C'era un’atmosfera fantastica, ero davvero euforica, e quella sera misi tutto da parte perché c’eravamo solo io e lui e dovevo capire.

“Dai vieni” non me lo feci ripetere due volte “Ho preso delle pizze e qualche schifezza” disse “So che vai matta per il sushi, ma ti ci porto prossimamente” mi fece sorridere, sapeva molte cose di me “perché ci sarà una prossima volta vero?” lo guadai e forse si rese conto di quanto io fossi nel panico più totale quindi continuò lui a parlare e ad oggi so con certezza che parlò anche per me “certo che ci sarà, tranquilla babe non ti mollo” sorrise e lo feci anche io.

Dopo aver mangiato le pizze ci sdraiammo, fui io a prendere l’iniziativa poggiandomi sul suo petto sorprendendolo.

“Che bello qui, c’è una tranquillità assurda” sussurrai per poi sistemarmi su di lui “so che ti piace terribilmente questo posto e non solo per il panorama ma perché non devi dare conto a nessuno proprio perché nessuno ne è a conoscenza” notai che Simone aveva la capacità di leggermi dentro, capiva tutto solo guardandomi.

Mi beai di quella tranquillità, dei suoi grattini, del suono della sua risata e mi persi nel guardare il cielo che era ricoperto di stelle quella sera; mi resi conto che più tempo passavo con Simone e più avevo voglia di stare con lui.
Parlammo di tante cose: della sua e della mia famiglia, di mio fratello e sua sorella, delle rispettive comitive, se eravamo soddisfatti del punto in cui eravamo arrivati, mi insegnò parole nuove, mi fece dire qualche parola in romano e rideva per come le pronunciavo, ridemmo tanto ed io mi sentivo il cuore leggero… Poi d’un tratto si bloccò tutto.

“Con il tuo ragazzo come va?” mi disse in un sussurro come se quella frase non volesse uscire dalla sua bocca e mi bloccai a quella domanda anche perché in un momento tranquillo come quello non me lo aspettavo “Ecco vedi, la situazione è alquanto complicata” mi alzai dal suo petto ma lui mi tirò di nuovo su di se e la paura che poco prima si era impossessata del mio corpo scomparve “Tranquilla Emma” mi strinsi più forte a lui e mi schioccò un bacio in fronte.

Non si distaccò, non diventò freddo ma i suoi occhi persero quella brillantezza che poco prima avevano e la colpa, mi resi conto che, era solo mia. Si alzò e mi invitò a seguirlo ci avvicinammo al muretto e ci perdemmo nella bellezza di quella città “Te la farò visitare ma di notte” mi sussurrò all’orecchio “Non vedo l’ora” dissi appoggiandomi con la testa sulla sua spalla e assorta in quella situazione pensai al bel casino che, insieme, fossimo!

...Presente...

"E il bacio?" chiede Sara come se fosse una delle cose più importanti "Non c'è stato" dico vedendola spalancare la bocca " Mi stai dicendo che non vi siete baciati?" si alza e va verso il letto "Esatto" dico prendendola il libro e seguendola "Come avete fatto scusami" chiede ridendo "Fammi continuare a raccontare e capisci" dico indicandola altre polaroid "Allora muoviti" escalma battendo le mani!