Cuore..❤

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EMMA
Quando Simone costeggiò sotto, a quello che poco dopo si sarebbe rivelato, il suo condominio il mio cuore accellerò e credo che la mia faccia avesse assunto un'espressione strana tanto da fargli rimettere in moto l'auto e quando lo invitai a fermarsi il suo viso si rilassò.
Entrammo in quell'appartamento abbastanza grande e l'imbarazzo, improvvisamente, si impossessò della mia persona "Amore tranquilla, siamo soli, davvero" disse lasciandomi un leggero bacio sulla guancia; dopo avermi fatto fare un breve tour per la casa, avanzò verso la cucina e si affrettò ad accendere i fornelli "mangerai la pasta più buona che tu abbia mai provato" ammise ammiccando "questo lascialo decidere a me" gli diedi un leggero colpo sul braccio e iniziai ad andare su e giù per la cucina quando una foto rapì il mio sguardo. Presi, con delicatezza, la cornice che era poggiata su una mensola non troppo in alto e guardai ogni piccolo dettaglio, ogni piccola sfumatura "Amore" sibillai stupefatta "Dimmi piccola" disse mentre armeggiava coi coltelli "Eri un piccolo diavoletto ma molto bello" ammisi sincera avanzando verso l'isolotto "sin da piccolo sono stato un sex symbol babe" disse con una voce dannatamente sexy "che stupido che sei" dissi mettendo a posto la foto "piccolo diavolo attenta a come parli" ammise con sguardo di sfida "Non mi fai paura Blondie" sussurrai sul suo collo.
Prese un po' di pane lo calò nel sugo e lo portò verso la mia bocca "Mamma mia che buono" e mentre continuai a mangiare sotto lo sguardo attento di lui mi bloccai o meglio bloccai anche lui che era intento a poggiare i piatti di pasta sul tavolo.
"Hai portato anche altre ragazze qui?" chiesi seria, non so perché feci quella domanda o meglio ero sicura di non voler sapere la risposta ma la curiosità era tanta.
Il viso di Simone cambiò espressione ed io mi pentì di quel quesito poco adatto in una serata che poteva rivelarsi meravigliosa. Corrugò la fronte ed arricciò il naso, quando di solito lo faceva era perché si trovava in difficoltà e pensava a lungo prima di dare una risposta
"Ecco vedi" lo bloccai "No, tranquillo era una domanda stupida" mi accorsi di essere un fascio di nervi e continuai a mangiare senza alzare mai il capo "Bravo. Mi è piaciuta questa amatriciana e con te non morirò mai di fame" dissi abozzando un sorriso sbilenco "Te l'ho detto sono uno chef anzi un sex symbol chef" alzò il sopracciglio per sembrare più figo ed in quell'istante mi resi conto che a poco gli serviva quell'aria da figo perché lui lo era davvero.
Dopo aver finito di cenare e ripulire il piccolo casino di Simone, mi invitò a seguirlo sul piccolo terrazzo di casa sua; l'aria era fresca per non dire gelida e c'era un silenzio al quale noi, stando in hotel, non eravamo più abituati; c'era una quiete da far spavento ma che faceva dannatamente bene e che da lì a poco sarebbe stata spezzata dalla mia impertinenza.

BIONDO
Uscimmo sul terrazzo, si accomodò su una delle sedie portandosi le ginocchia al petto. Io fumavo e la guardavo, era davvero assurdo averla lì ma ero contento così contento che per la prima volta esprimerlo a parole mi sembrava difficile

I ragazzi della Wawe e Sara avevano fatto centro - pensai - ma come m'hai ridotto Emmì? Loro dicono che so sottone, che poi sto termine non me piace tanto perchè io preferisco centomilavolte dì che me so innamorato di te e non poco piccolè e ad oggi statte lontano mi sembra la cosa più difficile e più macabra che si puo' fare.

I miei pensieri furono allontanati dalla sua voce "ma quindi con quante di loro hai fatto l'amore qui?" mai avrei immaginato di dover rispondere ad una domanda simile e mai avrei immaginato di trovarmi nel panico più totale. Le mie mani iniziarono a sudare, nonostante il freddo di quella sera, il mio corpo percepiva un calore dovuto dall'ansia mai provato prima.

Non avevo mai parlato con Emma di queste cose anche perché lei era stata la prima volta ed ammetterlo anzi dirglielo mi creava panico. Le avevo raccontato delle mie storie precedenti ma per quanto riguardava l'argomento sesso/rapporti intimi/amore avevamo preferito non toccare la questione vuoi per gelosia, per possessione, per fastidio ma avevamo scelto di non sapere e confessarle tutto mi mandava letteralmente in ansia.

"Emma sesso" proferì riacquistando un po' di autonomia "Con te faccio l'amore" avanzai verso di lei per baciarla ma si spostò "Sai di fumo" la guardai in cagnesco e sapevo con certezza che quando Emma faceva la schizzinosa c'era qualcosa che le dava nettamente fastidio.
Mi avviai dentro seguita da lei che continuava ad essere strana "Perché hai scritto tutte quelle cose nella lettera?! Avevo lo sguardo di tutti puntato addosso e sicuramente anche le telecamere" disse mangiando un po' di cioccolata, voleva continuare a parlare ma la bloccai "Emma é la verità" sgranò gli occhi lasciando cadere la carta a terra "Sei la prima ragazza che porto qui soprattutto da fidanzata ufficiale" tirai un sospiro e proseguì con calma il discorso "Sei stata la mia prima volta con e senza precauzioni. Non pensavo che la lettera venisse letta perché avrei, ovviamente, evitato di scriverlo. Sai che non sono il tipo che parla delle sue cose personali. Se non te l'ho detto è perché inizialmente mi vergognavo; mi diletto tanto a fare il sex symbol, quello delle mille esperienze, e poi la prima con cui ho fatto l'amore sei tu" aveva le pupille dilatate e gli occhi blu le luccicavano ancora di più e se avessi potuto ci sarei annegato in quel mare azzurro.
Mi poggiai all'isolotto dove lei era poggiata e continuai a parlare "É stato tutto così naturale con te, non ho mai avuto dubbi, siamo stati un crescendo ed io ho sentito la necessità di regalarti tutto di me, tutto quello che di più caro si possa avere e se potessi lo rifarei ancora altre volte" si allungò per darmi un bacio ed io ricambiai, mi accarezzò una guancia e venne verso di me "Blondie per essere la tua prima volta complimenti" disse cercando di smorzare la tensione che si era creata, mi fece ridere e la strinsi più forte, poi i suoi occhi divennero seri e di un blu color cielo. Mi guardò attentamente, portò le sue braccia dietro al mio collo ed io di rimando feci scorrere le mie sui suoi fianchi "E, quindi, potrei essere la prima con cui faresti l'amore qui?" era davvero seria ed il suo corpo era, completamente, ricoperto da brividi me ne accorsi dal modo in cui si strinse a me
"Piccola sei la prima con cui faccio l'amore qui" ebbi giusto il tempo di finire la frase che ritrovai le mie mani sui suoi glutei, lei avvinghiata a me e le nostre labbra attaccate.

"Sei il mio cuore Emma"  le sussurrai poggiandola sul mio letto e lei di rimando mi strinse forte facendomi ascoltare il suono del suo sussurrandomi "Questo è tuo"

Ricomincio da NOI❤ #BIEMMA❤ (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora