Veramente noi❤

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~Ci siamo solamente noi...solamente noi, finchè mi resti addosso il mondo è nostro e niente è come noi.
Veramente noi è più di un giuramento: contro tutto~
Nek

EMMA
Dopo aver finito le lezioni uscimmo dagli studi tutti insieme, vedevo gli altri ridere e scherzare come se niente fosse. Io, invece ero tesa come una corda di violino; il serale si avvicinava sempre di più e la paura di non riuscire a prendere quella maglia aumentava ogni giorno. Per quanto a lezione i vocal coach mi dicessero che ero migliorata, io mi sentivo bloccata, l'ansia mi mangiava completamente. Camminavo avendo le mani nelle tasche del giubbotto quando mi sentì strattonare "Amò ti sto chiamando da un paio di minuti" disse il biondo affiancandomi "Che c'hai?" non avevo bisogno di parlare, anzi con lui non era necessario aprire bocca, mi capiva solo guardandomi "Nulla, pensavo" dissi facendo mezzo sorriso "Dai vieni con me" affermò tirandomi e allontanandosi dal gruppo "Simo ma non torniamo in hotel? Ho bisogno di una doccia" chiesi con la speranza di essere portata lì "Si dopo, ce la facciamo insieme babe" scoppiò a ridere e di rimando si beccò un pugno.
Camminava stringendo, saldamente, la mia mano e quando arrivammo spalancai gli occhi "Questo è uno dei metodi per rilassarti e poi avevo bisogno di una tinta" rise e lo feci anche io schioccandogli un bacio.
Entrammo in quel negozietto e subito avvertì un aria familiare, poggiammo gli zaini in un angolo e Simone iniziò a confabulare col parrucchiere. Nell'attesa notai che c'era un piccolo cane adagiato su una delle poltrone anzi su un trono e subito pensai a Pearl dalla quale non mi ero mai staccata e che mi mancava tanto, non persi un secondo per giocarci sotto lo sguardo divertito del mio ragazzo che iniziò a riprendermi col cellulare "Emmì lo posso postare?" sussurrò incerto "Certo, perché non dovresti?!" scrutò attentamente il mio viso "No, avevo pensato che potesse darti fastidio" disse abbassando il capo, puntai i miei occhi nei suoi "Basta Simo, voglio viverti e vivermi la nostra storia alla luce del sole, certo agli studi la riserviamo come anche al di fuori ma ogni tanto una foto o un video non ammazza nessuno"

Perché dovevo preservarmi da ciò che mi faceva del bene?!? Sapevo che Simone sull'argomento era riservato come lo ero io o meglio volevamo proteggere a vicenda quello che stavamo costruendo ma sapevamo che sarebbe stato difficile continuare a nascondere il sentimento che ci legava anche perché non riuscivamo a stare lontani.

Non parlò strinse solo la mia mano, scattammo un'altra foto e a postarla fui proprio io. Era il 20 marzo e sui social continuò a scatenarsi un casino al quale, forse, eravamo pronti.

BIONDO
Uscimmo dal parrucchiere ed Emma era più rilassata.
Ero contento, ero riuscito a farla allontanare dai pensieri negativi, ai quali, a mio pio parere non doveva dar peso.
Le strinsi la mano e ci avviammo verso l'hotel "Sei più biondo del solito amò" disse ridendo e sventolando i suoi capelli per vedere come le era venuta la piega "E tu sei sempre bellissima" arrossì di colpo e le sue guance si colorarono di rosso prepotente tanto da farla stringere a me.

Emma era così, si imbarazzava per ogni minima cosa, era di una purezza strabiliante ed io l'amavo ancora di più.

"Ho una fame dai sbrigiamoci" avanzò il passo ma la bloccai "Ah no, babe. Stasera si fa come dico io" affermai "Non hai mica intenzione di farmi saltare la cena" affermò sedendosi ai tavolini del bar dell'hotel "Non ti preoccupare e stai tranquilla" affermai stringendole la mano. Ordinai due calici di vino bianco e continuavo a fissarla "ho qualcosa che non va" "No, sei bellissima e volevo stare un po' con te" strinse la mia mano ed io ricambiai; il cameriere poggiò i due calici sul tavolo e si dileguò "Cosa hai intenzione di fare" ammise sorridendo "sai che non lo reggo l'alcool" mi venne da ridere "Volevo passare una serata diversa" mi guardò di sottecchi "Grazie" sussurrò portandosi il calice alle labbra "Con te non ho bisogno di parlare" disse abbassando il capo "Ti amo Emma"

Continuavo a ripeterlo in continuazione, era come se avessi la necessità di farglielo sapere, di farle capire che c'ero in qualsiasi istante, nonostante tutto.

Parlammo di come fossero andate le lezioni, di come stavamo, mi scattò una foto mentre sorseggiavo del vino e mi fece un video dove le ripetevo non so per quante volte che l'amavo, lo feci sottoforma di una canzone e lei scoppio a ridere mentre mi riprendeva "Questo é solo mio" affermò facendomi capire che l'avrebbe tenuto per se. Notai che si era rilassata del tutto, che la serata stava procedendo come avevo organizzato in poco tempo. Non avevamo bisogno di grandi cose, non avevamo bisogno di luoghi mozzafiato o di cene strabilianti, bastavamo io e lei e quando riuscivamo a ritagliarci il nostro di tempo il mondo fuori veniva escluso.

Le allungai la mano "Dove andiamo ora?" non le risposi, la gudai agli ascensori "Non ceniamo?" iniziò a fare domande di ogni tipo a cui non davo nessuna risposta, la posizionai dinanzi la mia porta, feci scattare la serratura e la spinsi leggermente, alla vista di quello che l'attendeva sul letto la fece spalancare gli occhi "Amore" disse portando le sue esili braccia dietro al mio collo e appoggiando la testa sulla mia spalla.

Irama era stato un santo a fare quello che gli chiesi e per di più a non lamentarsi nel lasciarmi per qualche ora la camera, era un ottimo amico sul quale potevo contare in qualsiasi istante e per lui era lo stesso ed ero sicuro che lo sapesse.

"Grazie" sussurrò sedendosi sul letto e incrociando le gambe, le schioccai un bacio in guancia "É stata una bellissima serata" affermò intenta a scattare una foto "Ti amo davvero" le dissi per l'ennesima volta; lei si alzò venne dal mio lato e facendo attenzione a non far cadere il vassoio di sushi si buttò su di me "Anche io Simo, non immagini quanto" iniziò a baciarmi ripetutamente la faccia ed ero contento di vederla felice soprattutto se il merito fosse mio.
"Mangiamo così" chiese posizionandosi tra le mie gambe appoggiando la sua schiena al mio petto "Mangiamo come vuoi amò" dissi stringendola più forte che potevo.

Emma era l'altra metà del mio cuore, ci completavamo a vicenda e più i giorni passavano più mi rendevo conto di essere completamente pazzo di lei!

*Ciao a tutti ecco a voi il continuo. Spero che vi piaccia.
Lo so è banale e riduttivo ma GRAZIE, quando ho iniziato a scrivere la storia e ripercorrere insieme a voi i momenti di Emma e Simone ad Amici, in parte reali e in parte inventati da me, non immaginavo di avere tutte queste visualizzazioni. Siete speciali❤

Ps. Se aprite la foto, ci sono le foto che ho citato nel capitolo❤
Grazie ancora e buona domenica❤❤*

Ricomincio da NOI❤ #BIEMMA❤ (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora