NadhiaxByron
Richiesta da: @NadiaSiciliaPremessa:alcuni fatti sono stati modificati ed eliminati dalla storia originale che trovate in bacheca,"Nadhia".
Chiuse lo sportello dell'automobile e andò a trovare suo padre in ospedale. Stava per finire il FF,i ragazzi erano più che motivati e sicuramente avrebbero potuto vincere.
Nadhia Raimon non ne dubitava. Aveva 14 anni a quei tempi e aveva abbracciato quel mondo da poco grazie a sua sorella maggiore Nelly.
Sonny Raimon aveva da poco subito un incidente che probabilmente era intrecciato a ciò che Rey Dark stava compiendo.
Macabre azioni contro il calcio,lo sport verso il quale provava un immenso rancore:si serviva di ragazzini innocenti per attuare la sua vendetta personale,basata sulla pura e semplice vittoria. La sconfitta non era contemplata.
Nadhia strinse i pugni mentre entrava nell'ospedale. Diede il cambio a sua sorella che da giorni era lì ed era disperata.
Non aveva mai visto Nelly così.
I loro caratteri erano molto differenti,si assomigliavano per le espressioni e per i modi di fare.
Nadhia era più impulsiva di Nelly e amava molto mettersi in mostra e stare al centro dell'attenzione. Sembrava essere molto altezzosa ma in realtà non era vero:era soltanto un modo per esprimere se stessa.
Dagli occhi azzurri e dai capelli rosa tendenti al rossiccio,con una frangetta ben pettinata che cadeva sulla sua fronte,la ragazza aveva un unico punto debole che aveva segnato in modo negativo tutta la sua crescita:la paura di essere inferiore agli altri.
Era per questo motivo che aveva iniziato a dedicarsi a se stessa e ad essere arrogante e strafottente. Un terribile evento che poi l'aveva cambiata era stato la goccia che aveva fatto traboccare il vaso.
Nelly era invece più calcolatrice e riusciva sempre a capire la sorella.
Sotto questo punto erano complementari:Nelly sapeva sempre sostenerla e capirla(lei era una delle poche persone con cui la presidentessa fosse affettuosa)e Nadhia invece riusciva sempre a sapere quando le nascondeva qualcosa.
Insomma,erano diverse ma pur sempre sorelle. ***
-Ciao papà.
Entrò nella stanza in cui il padre stava riposando.
-Oh,ciao Nadhia..
Nadhia,tenendo stretta la sua borsa Gucci fra le mani,andò a sedersi accanto a lui.
-Come stai?
-Meglio,grazie. Come stanno procedendo gli allenamenti?
-Bene. Sto inoltre cercando di scoprire un po'di più sulla Zeus,la nostra rivale per la finale.
Sonny digrignò i denti e poi sentenziò:
-No,Nadhi,non ce n'è bisogno.
-Perché?
-Perché se ne stanno occupando il detective Smith e tua sorella.
-E io non posso?-chiese lei accigliata.
-No.
Nadhia spalancò gli occhioni azzurri e si alzò.
-Visto che non posso mai rendermi utile,me ne vado.
Gli scoccò un'occhiata furente e uscì in fretta dall'ospedale.
Il signor Raimon sospirò ma non avrebbe cambiato di una virgola il parere che lui aveva della sua secondogenita. Era chiaro che preferisse Nelly ma Nadhia ancora non capiva il perché.
E ci soffriva.Non chiamò Maurice,il suo attendente,per farsi venire a prendere ma decise di farsi una passeggiata per scrollare la tensione.
Si aggiustò,guardandosi allo specchietto,i suoi boccoli rosa aggiungendo un tocco in più di fard. Amava essere perfetta e tutti coloro che erano intorno a lei,apparte sua sorella,non facevano altro che ostacolare il suo progetto.
Si sedette su una panchina a Riverside per limarsi le unghie. Amava prendersi cura di se stessa,le faceva dimenticare il resto.
Sbuffò quando una mano le picchiettò la spalla.
-Chi è?-si girò.
-Oh,sei tu.
Una ragazza della stessa età di Nadhia si sedette accanto a lei. Era Inolya Dark.
Già,avete capito bene:la figlia di Rey Dark,una fanciulla dai lunghissimi capelli biondi,il visino allungato e gli occhi neri come la pece si era schierata dalla parte della Raimon.***
Aveva saputo per la prima volta contrastare il padre decidendo per se stessa. Era infatti una ragazzina molto timida e pudica,che non avrebbe mai fatto del male ad una mosca.
Il suo passato non era certo dei migliori,eppure la biondina aveva sempre per tutto uno sguardo gentile. Credeva che ci fosse sempre un altro lato delle cose.
Nadhia da parte sua la riteneva stupida per il semplice fatto di essere stata complice di quell'essere e di non aver saputo imporre se stessa.
-Ciao,Nadhia. Che ci fai qui?
-Fatti miei.-disse lei in modo altisonante.
Inolya non si scompose ma lisciò le pieghe del suo vestitino azzurro.
-Questo è per te..
Le fece un rapido sorrisetto,arrossendo,e se ne andò via senza far rumore.
Nadhia la guardò con un sopracciglio sollevato.
-È proprio un'allocca..-mormorò fra sé.
Strinse nel pugno il bigliettino che le aveva dato la ragazza e lo aprì.
"È strano vederti così,come se qualcosa ti avesse toccata più del dovuto. La felicità è più vicina di quanto pensi."Nadhia non capì il perché di quella frase e cercò di fare una barchetta,senza riuscirci.
Infondo non era mica colpa sua se da piccola a malapena aveva imparato a staccare un foglio dal quaderno.
La filosofia non le era mai piaciuta,lei se la faceva da sé. Inolya doveva aver bevuto qualcosa o forse la sua stupidità era aumentata più del dovuto.
-Vedo che sei sempre così scostante..
Nadhia si spaventò ma si ricompose.
-Tu?
-Già,io.
Byron Love era in piedi davanti a lei.
-È possibile che nessuno sappia lasciarmi un po'in pace?
-Non lo vuoi per davvero. Non ti piace essere sola.
Nadhia sorrise maliziosamente.
-Toh,è arrivato il veggente. Posso quindi capire che sei stato tu a farmi arrivare questo biglietto.
-Esatto. Non mi sorprendi,ti ho sempre ritenuta intelligente.
-Più di te sicuro.-disse lei.
Fece per andarsene ma il biondo le prese un polso contornato da un braccialetto piuttosto costoso e la fermò.
-Non mi toccare,angioletto.
-Prima ti piaceva..
-Prima di capire che razza di persona sei. Ci hai abbandonati per stare sotto le mire di quel codardo,come hai potuto?!
Byron le carezzò la mano che teneva ancora stretta.
Nadhia iniziò a trovare le punte delle sue Nike alte molto interessanti rispetto agli occhi focosi del ragazzo davanti a lei.
C'era stato un tempo,infatti,in cui lei lo aveva amato ma Byron li aveva traditi,consegnandosi alla Zeus.
Si riscosse. Lei non abbassava mai la testa.
-Cosa vuoi ancora? Lasciami stare,idiota.
Byron rise e la avvicinò ancora di più a sé. Vedendo la ragazza arrossire sussurrò:
-Nadhi..smettila di tentare di essere perfetta.
-Cancellando le emozioni lo si è. Ah,e anche facendosi la manicure. E ora devo proprio andare a farla!
-Aspetta! Non eri così.
-Lo sono sempre stata.
-Non si può essere perfetti per tutti,ma lo si può essere per le persone che si amano. So che stai soffrendo,te lo leggo in quei tuoi bellissimi occhi,ma la sofferenza è un'arma ancora più letale della vittoria. Non farti abbattere e non abbattere:sii sempre superiore moralmente.Nadhia ascoltò il battito del suo aumentare.
Byron aveva ragione. Era maturato così tanto,eppure stava continuando a cadere in basso per colpa di quello stupido mezzo per la perfezione chiamato 'Nettare degli Dei.'
Lui era vittima del suo stesso perfezionismo,erano entrambi due anime alla ricerca della completa superiorità.
-H-hai ragione..
-È la prima volta che lo dici.
-E anche l'ultima.La luce rossastra del tramonto illuminò quei due ragazzi che imbarazzati si tenevano le mani. Già,perché avevano capito che la perfezione era un'utopia,un'utopia che però valeva la pena di vivere per chi si amava.
E loro,nonostante tutto,si amavano.-angolo autrice-
Questa shot è stata più lunga per farvi capire meglio il personaggio di Nadhia che però è molto complicato. Spero vi sia piaciuta 🌟
-Manu***:questi personaggi sono descritti meglio nel mio libro sopracitato che trovate in bacheca.
STAI LEGGENDO
One-shots inazumiane!
Fiksi PenggemarIl titolo vi dice tutto! Scriverò delle one-shots sull'anime di Inazuma con coppie a vostra scelta. Fatemi sapere nei commenti quale volete che io faccia,anche con i personaggi delle mie storie. Iniziata:29 aprile 2018 Completata: •i fatti e contenu...