Capitolo 15

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Sentì delle voci, quasi impercettibili, ma nel silenzio in cui stavo vivendo in quel momento riuscì a sentirle.
Aprì gli occhi e appena girai il mio volto di lato vidi un dottore...
Aspetta, un dottore ? Perché un dottore ?
Vicino a lui c'era Lauren.
- Si sveglierà, Jauregui, ma non so se potrà... - il dottore mi rivolse un sorriso appena mi notò - Come si sente, Cabello ? -
Lauren si girò e mi rivolse uno sguardo sorpreso ma felice.
- Non sento niente. - dissi onestamente.
- La gamba ? - domandò, scrivendo qualcosa su uno specie di block notes, forse per prendere appunti sulla mia salute.
Provai ad alzare la gamba sinistra, ma semplicemente non ci riuscì, come se quella parte del corpo non esistesse.
- La gamba... - dissi terrorizzata - Non... Non funziona... - scivolarono delle lacrime sul mio volto.
- Ecco... Immaginavo - disse semplicemente il dottore.
- Dottore, cosa sta succedendo ? - domandò Lauren, preoccupata.
- Purtroppo lei ha portato la signorina Cabello troppo tardi, e diciamo che... - si bloccò, cercando di trovare delle parole - in parole povere la sua gamba era ormai del tutto inrecuperabile e abbiamo dovuto fare un operazione delicata pur di non farla morire, quindi diciamo che... la gamba è come una parte superflua del suo corpo adesso. -
Rimasi sorpresa e colpita da quelle parole.
Non potevo più camminare ?
- Cosa ?.. - Lauren sgranò gli occhi, proprio come me.
- Mi dispiace Jauregui. Dovrà essere paziente, Cabello potrà uscire dall'ospedale tra una settimana -
Lauren non rispose. Fissò un punto vuoto della stanza, mentre il dottore uscì.
- Io... Non potrò più camminare... - misi le mie mani ai miei occhi, piangendo - Sono diventata disabile... Porca puttana ! -
- Camila... -
- Zitta ! -
- Ti prego, Camila... - la sua voce tremò.
- Vattene ! Mi hai rovinato la vita ! -
Sentì dei passi avvicinarsi.
- Non me ne vado. - mi tolse le mani dagli occhi - Mi dispiace - mi lasciò un bacio sulla fronte.
Non risposi, lasciai spazio solo alle lacrime.
- Sofia ? La mamma ? Come stanno ? - domandai.
Non ricevetti risposta.
- Lauren... -
- Sono morte, Camila -
Sono morte Camila...
Sono morte Camila...
Quelle parole rimbombarono dentro di me.
Non è possibile...

- Milaaa - sentì urlare dall'altra stanza - Guarda cosa ti ho fattooo -
- Sofì, mi secco ad alzarmi, portalo qui - dissi sbuffando.
- E se mi cade ? -
- Non ti cade -
- Se lo dici tu... -
La sentì prendere qualcosa e dirigersi verso questa stanza.
- Tanti auguri sorellona ! - portò un pezzo di torta, su un piatto di plastica.
- Che dolce che sei Sofì ! Grazie ! L'hai fatta con la mamma ? -
Lei annuì e si avvicinò.
Inciampò sul tappeto e cadde sopra di me, buttando la torta sul mio viso.
- Ops... - prese il piatto di plastica e si alzò, sedendosi vicino a me, sul letto - Io lo avevo detto che mi sarebbe caduto - alzò le mani, come se volesse discolparsi.
- Come hai fatto a perdere equilibrio per una torta ?! - dissi pulendo i miei occhi con le mani, per guardarla.
Lei mi fece uno sguardo da cucciolo bastonato - Mhh, è buonaaa - dissi leccando i residui di torta sulle mie mani.
- Fai schifo, Mila ! - uscì la lingua facendo uno sguardo schifoso, facendomi ridere.

Live or die ? ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora