Capitolo 3

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- Hey ? - cercai di risvegliarla : sembrava in un'altra dimensione.
- Io... Non posso - si alzò di scatto, facendomi sussultare.
- Non puoi andare via così facilmente - mi alzai con tranquillità.
- Non posso ucciderlo -
Nella sua voce sentì qualcosa di strano, come se il pronome sottinteso "lui" fosse qualcuno a lei caro, o almeno famigliare.
- Lo conosci ? - dissi, guardandola negli occhi, cercando di ricevere una risposta.
In sua risposta deglutì e puntò il suo sguardo sul corpo inerme.
- No - disse con lo sguardo ancora puntato sull'uomo - Dovremmo portarlo via. So che questo è un luogo quasi abbandonato, ma prima o poi lo troverebbero - si rigirò verso di me e io annuì, ancora sfiduciosa per la sua risposta alla mia domanda.
- So come fare - presi la mia borsa e iniziai ad uscire un paio di cose.
- Che stai facendo ? - mi domandò mentre mi avvicinai al corpo inerme.
- Dobbiamo svestirlo e pulire i suoi vestiti con acqua fredda, detergente liquido, ammoniaca e sale - iniziai ad uscire tutte le cose menzionate.
- Svestirlo ?! - fece una smorfia.
- Sì, se no come laviamo i vestiti ? -
- Mettili in lavatrice -
- Lascerebbe tracce da qualche parte. Le tracce devono finire qui. - dissi picchiettando sul suolo.
- Va bene... -
- Passami ciò che ti dico -

Dopo mezz'ora avevamo sistemato tutto : gli indumenti erano puliti, senza nessuna traccia di sangue, il pavimento pure, e l'uomo l'avevamo messo nel cofano, per portarlo in un bosco molto lontano dalla città : più lontano era, meglio era.

- Quanto dura il viaggio ? - mi domandò quando entrammo nella sua auto.
- Circa due ore -
- Dove dobbiamo andare ? -
- Qua ci sono le indicazioni - puntai il mio dito sul mio cellulare che aveva come schermata Google Maps - Dirà tutto lei -
- Svoltare a destra - una voce robotica intervenì.
- Ecco, vedi ? -
Lei annuì.
- Come ti chiami ? - disse, interrompendo il silenzio che si era creato.
- Camila Cabello, tu ? -
- Lauren - il suo sguardo era sempre puntato sulla strada.
- Conoscevo una Lauren alla elementari, come fai di cognome ? -
Si morse le labbra, evidentemente qualcosa non andava.
Sentì il suo respiro più pesante in quel rumore di sottofondo che si sentiva sotto le nostre scarpe.
- Non ci conosciamo ancora -
- Se vuoi diventare mia socia devo conoscerti -
- Non ho detto che voglio diventare tua socia -
- Sei costretta -
Cadde di nuovo il silenzio.
Avevo già capito abbastanza.
Mi tolsi la cintura e mi avvicinai al suo orecchio.
- Non dovresti avere paura, Lauren Jauregui - sussurrai.
- Come lo sai ? - disse dopo qualche secondo con tono affannato, per la tensione.
- A me non passa nulla in inosservato - sussurrai ancora al suo orecchio - Non provare a tradirmi, Jauregui - ritornai al mio posto, lasciandola sconcertata.

Live or die ? ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora