Capitolo 4

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La prima mezz'ora di viaggio passò silenziosa.
Finché non sentì uno squillo, non del mio cellulare, ma del suo.
"Papà" comparse sullo schermo.
Lauren mi guardò, confusa su ciò che avrebbe dovuto fare.

- Rispondi. -
Lei annuì e parcheggiò subito vicino ad un marciapiede.
- Papà ? - la sua voce apparì tremante.
Avvicinai il mio orecchio al suo cellulare per ascoltare la conversazione.
- Dove sei ? - sentì dire da Michael.

Dovetti trattenermi per non lanciare quel cellulare e andare dall'uomo che aveva ucciso mio padre.
Aveva una voce arrogante e un linguaggio che sembrava trascinato e impastato.
Mi vennero i brividi pensando a come avesse ucciso mio padre.
Mi venne da piangere, di nuovo, ma non potei.

Lauren mi guardò sconcertata, aspettando che le dicessi o le segnalassi cosa fare.
- Scusa papà, ho avuto un imprevisto. - disse infine, non ricevendo mia risposta.
- Tranquilla - sentì un sospiro dall'altro lato - Pensavo ti fosse successo qualcosa -
- No, papà. -
- Lauren... - il suo tono sembrava preoccupato e ansioso - so che sei contraria ai miei affari. E so che non ti ho mai chiesto aiuto o opinioni riguardo il mio lavoro a te. Ma ho bisogno di te adesso, è una cosa seria -
- Cosa succede ? -
Sorrisi con sarcasmo : avevo subito capito.
Il nemico è preoccupato, eh ?
- Camila Cabello... -
Lauren spalancò gli occhi e mi guardò.
- Camila Cabello è la figlia di Alejandro Cabello, l'uomo che ho ucciso io stesso. -
Mi vennero i brividi.
- Cosa c'entro io ? - cercò di sembrare più tranquilla possibile.
- Lauren, devi trovarla. Quella donna è perspicace, attenta e soprattutto è molto intuitiva. Me ne sono accorto solo dopo aver ucciso Alejandro Cabello. A quanto pare lui è riuscito a prevedere la situazione e ha preparato la figlia in modo professionale. - Michael fece un sospiro - Lauren, devi uccidere quella donna. -
Deglutì, ma cercai di rimanere impassibile a quell'affermazione.
- Papà... -
- Lauren... è un ordine. -
- Se no ? -
- Se no mi ucciderà, Lauren. -
- Papà, ci penserò... - Lauren fece un sospiro, come per buttare via tutto lo stress - Non ho fai fatto una cosa del genere. Perché dovrei farlo io ? Non puoi inviare uno dei tuoi scagnozzi ? -
- Solo tu puoi arrivare al suo livello. Hai un livello intellettivo quasi pari al suo, devi solo sfruttarlo. Mi fido di te, Lauren. - prima che lauren potesse rispondere Michael aveva chiuso.
Restò in silenzio per una ventina di secondi, senza nemmeno mettere a moto l'auto.
- Chi scegli ? Tuo padre o me ? - domandai, interrompendo la quiete e guardando fuori dal finestrino - Preferisci perdere te per lui ? - il mio sguardo cadde sul suo volto.
Sbiancò.
- Cosa intendi dire ? -
Sapeva cosa intendevo dire, ma non voleva accettare la realtà.
- Tuo padre sta mettendo in rischio la tua vita, non lo vedi ? - feci un sorriso acido e sarcastico - Quindi ? Chi preferisci ? Morire per lui o rischiare con me ? -
Il suo sguardo cadde sul volante.
- Voglio rischiare. - avviò il motore dell'auto.
- Con chi ? -
- Con te. -

Live or die ? ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora