Capitolo 25

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Mi alzai di scatto, con una gamba.
Faceva male troppo male, la stavo sforzando troppo.
Lo stomaco mi bruciò da morire facendomi urlare dal dolore, ma nonostante ciò, saltellai con un piede per prendere un'arma da sopra il tavolo di lavoro.
Sparò un proiettile, ma riuscì a schivarlo.
Tutte le lezioni di difesa che mio padre aveva pagato erano servite, grazie a Dio.
Afferrai l'arma e la puntai contro Michael.
- Spara e muori - dissi decisa.
- Tu, se spari muori tu -
Cercai di riprendere il respiro normale.
Mugolai dal dolore, finché non riuscì più a reggermi in piedi, e caddi a terra.
I polsi iniziarono a farmi fin troppo male, così la pistola mi scivolò dalle mani e lui si avvicinò e l'afferrò.
Michael sorrise e si sedette vicino a me, puntandomi la pistola al collo.
Ci fu silenzio.
Persino respirare sembrava un rumore lì dentro.
Fu un rumore, una mossa veloce.
Lauren si ritrovò dietro suo padre, mentre gli puntava la pistola alla schiena.
- Mi fai schifo -
Michael non ebbe il tempo di reagire che ricevette due colpu netti alla schiena, facendolo cadere a terra.
Dopo ciò Lauren mi sorrise debolmente, che io ripagai.
Un uomo entrò in stanza con una pistola. Era sicuramente uno scagnozzo di Alejandro.
- LAUREN ! - urlai con tutte le mie forze.
Lauren si girò.
L'uomo rimase inpietrito vedendo il proprio capo a terra, infatti abbassò la pistola e la mise a terra.
Aveva paura.
- Non... Non farò nulla - disse l'uomo.
Lauren si alzò dal pavimento.
Mi faceva impressione.
Sembrava un morto che camminava.
Le usciva sangue sangue dallo stomaco.
Camminò debole verso il ragazzo,  che sudava freddo, e gli puntò la pistola in testa.
- C'è qualcun altro con te ? - domandò Lauren, con arroganza e sicurezza.
- N... No... Il capo aveva detto che dovevo intervenire solo io perché troppi uomini avrebbero dato all'occhio -
Lauren non ci credette e gli sparò in fronte, facendo cadere a terra il corpo.
Dopo ciò non so che successe, ma restò ferma, dandomi le spalle, e dopo qualche secondo cadde a terra.
- LAUREN ! - riuscì ad alzarmi nonostante i dolori - LAUREN LAUREN LAUREN, CAZZO LAUREN - cercai di svegliarla, avvicinandomi al suo corpo.
A quel punto presi il cellulare di Lauren che era caduto a terra e chiamai la polizia e l'ambulanza.
Arrivarono dopo dieci minuti.
I dottori la portarono d'urgenza in ospedale Michael, lo scagnozzo, Shawn e Lauren, mentre i poliziotti mi trattennero per rispondere alle loro domande, ma io volevo andare da Lauren, però non potevo, non adesso.
- Li ha uccisi lei ? - domandò un poliziotto.
- No, io sono stata rapita da Michael Jauregui, un mafioso che aveva ucciso mio padre e la mia famiglia. Shawn mi ha tenuta incatenata su quel letto, è un pazzo psicopatico che mi ha... - raccontai connvice tremante, e poi scoppiare a piangere - mi ha stuprata... -
Il poliziotto fece uno sguardo addolorato, lo stesso anche gli altri
- Lauren mi ha solo difesa. Ha ucciso Shawn. Poi è entrato Alejandro e ha sparato a Lauren, per poi puntare la sua pistola a me. Ma Lauren riuscì anche stavola a salvarmi. Poi è entrato lo scagnozzo e puntò la pistola a Lauren, e lei per difendersi gli aveva sparato, ma solo per difesa - spiegai.
Loro annuirono.
- E le armi ? - domandò un poliziotto.
- Erano già qui - dissi subito.
- Se è stato per legittima difesa allora non andrà in carcere. Dobbiamo comunque investigare -
Io annuì.
- Hai bisogno anche tu di un dottore, però purtroppo l'ambulanza è già andata perché la situazione era troppo seria per aspettare. Ti accompagniamo noi ? -
Io annuì.
- Grazie -

Live or die ? ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora