Epilogo

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Ormai io e Lauren stavamo insieme da due anni.
La mia gamba non era migliorata.
La salute di Lauren era perfetta.
Continuavano a mancarmi i miei genitori e la mia famiglia, ma grazie ad Ally, Normany e Dinah (nuove amiche che avevo conosciuto in una discoteca con Lauren) riuscivo a sorridere. Ed è soprattutto grazie a Lauren, se sono riuscita ad essere felice.
Avevamo un figlio, Alexander, aveva sette anni ed era un vero pasticcione, e ogni volta che io e Lauren avremmo dovuto rimproverarlo ridevano per i suoi disastri. Nonostante i suoi continui pasticci era un ragazzo d'oro che si impegnava in tutto ciò che faceva, come ad esempio nello studio.

- Amore - richiamai Lauren.
Eravamo nella foresta. Alexander era a scuola e io e Lauren avevamo deciso di fare una passeggiata.
- Sì ? -
- Ricordi questo albero ? - dissi, davanti al "primo albero".
- Tuo padre aveva detto che qui dentro c'è la lettera... La lettera che avresti dovuto leggere quando avresti trovato una persona importante da amare - ricordò Lauren, con un tono dispiaciuto.
- Sì, ecco... Non vedi che sia il momento giusto di prenderla ? - domandai, esitante.
- Non voglio che tu ci stia male, piccola... -
Io la zittì con uno "shh" e uscì la lettera dal buco dell'albero.
Era vecchia, ovviamente, stava lì da anni.
Era un semplice foglio di carta incartato in una busta da lettere.
"Da papà per Camila" lessi sulla busta da lettere.
L'aprì e iniziarono a tremarmi le mani.
Mio padre aveva scritto quella lettera per me, o meglio per noi, me e Lauren.
- Tranquilla piccola... - mi abbracciò Lauren da dietro, appoggiando il suo viso sulla mia spalla.
Aprì la lettera e iniziai a leggere.

Cara Camila,
Se stai leggendo questa lettera significa che finalmente hai trovato la tua persona, oppure hai avuto semplicemente così tanta curiosità da leggerla prima, di solito lo hai sempre fatto, ricordi ? Anche a Natale eri sempre così : finivi per aprire i regali di Natale ancor prima di arrivare il Natale. Ma questo non sarà un regalo di Natale, non sarà uno dei giocattoli che sicuramente avrai perso, dimenticato o buttato, questa sarà una lettera che parlerà al posto mio, una lettera che non scorderai, perché io non potrò più parlare quando leggerai questa lettera.
Volevo dirti grazie per tutto ciò che hai fatto, e voglio dire grazie alla tua persona.
Voglio dirle grazie perché lei è riuscita a renderti felice, cosa che io non sono riuscito a fare io.
Voglio dirti scusa.
Scusa perché magari ti sarai già sposata, avrai dei figli o avrai partorito senza aver avuto me al tuo fianco.
Forse mi odi, lo capisco.
Forse stai piangendo, lo comprendo.
Non sono bravo a scrivere, lo sai... Ma forse queste lacrime che stanno scivolando sul mio volto e stanno cadendo su questo foglio che ho riscritto non so quante volte forse ti faranno capire come mi sento.
Asciuga quelle lacrime, Camila, desso essere felice !
Non piangere, non sei più sola.
Sono sicuro che ti sei fatta delle amiche.
Sono sicuro che ancora metti amore in tutto ciò che fai.
Ma non sono sicuro che tu stia piangendo adesso, leggendo queste parole.
Asciuga queste lacrime.
Adesso basta parlare di te e me, adesso è meglio lasciarmi alle spalle, adesso hai qualcun altro al posto mio, donna o uomo che sia. Adesso voglio parlare di voi.
Chiunque tu sia a rendere felice mia figlia, continua a farlo.
Sopporta le sue lacrime, i suoi pensieri strani (sì, fai pensieri strani fin da piccola) e i suoi comportamenti da bambina.
E tu Camila, perdonalo, perdonala, perdona perché se ti rendere felice questa persona, perché devi allontanarti ?
Superate tutto insieme, non siate come me : codardo, perdente e stupido.
Voi dovete essere il contrario di me.
Voi dovete essere felici, intesi ?
Sono orgoglioso di te, Camila, ti voglio bene. Vi voglio bene.

Scusa, Camila.
Grazie, per avermi reso migliore.

Dopo aver letto la lettera cercai di ritirare le lacrime che stavano insistendo a cadere.
Stavo fissando quella lettera.
Aveva delle macchie, erano lacrime, erano le sue, di mio padre.
Quelle lacrime secche sul foglio, si confusero con le meni.

Scusa, papà se piango ancora.
Scusa, perché ancora sono una bambina, la bambina che conosci tu. La tua bambina.
Lauren stava piangendo insieme a me.

Alzai lo sguardo al cielo.
Il mondo sa essere crudele.
Il cielo è crudele.

Papà, ti voglio bene.
Lauren, ti amo.
Sofia... mamma... Scusatemi.
Scusa papà se non ho salvato la nostra famiglia, scusa.
Papà non sei l'unico perdente.
Nemmeno io sono riuscita a salvare la nostra famiglia.
Giuro che stavolta salverò la mia nuova famiglia, a costo di morire.

Live or die ? ➳ CamrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora