"Aila ma dove vai?"Disse Jace ridendo , facendo notare la sua solita fossetta.
"Vienimi a prendere" rispose la ragazza correndo lungo la riva del mare.
Il cielo è limpido ed il sole splende nel miglior dei modi.
La spiaggia è vuota; sembra un luogo senza spazio ne tempo.
Un leggero vento fa oscillare come onde i lunghi veli del vestito rosso sangue di Aila e scompiglia i capelli semi-ricci di Jace.
Nell'aria c'è un forte odore di mare;
Jace sorride in modo sincero , come se non esistesse momento migliore a quello.
Il ragazzo corre verso Aila prendendola in braccio per poi posarla delicatamente sulla sabbia bronzea.
Gli occhi di Aila splendono,proprio come quelli del suo fidanzato.
"Sei bellissima" disse lui avvicinandosi per baciarla;
la ragazza anche solo con un suo bacio si trovava al culmine del piacere.
Jace è la sua medicina ,
Jace è il suo antidoto.
I due sono isolati dal resto del mondo e gli andava bene così.
È la giornata perfetta pensò Aila.
Finalmente si sono trovati e niente oramai li fermerà.D'un tratto, però , un rumore lancinante interruppe il tutto.
Era mattina.
"Aila sveglia!...Dai Aila svegliati, io sto per andare a lavoro , ti ho lasciato i soldi in cucina" Disse la madre frettolosa, scostando violentemente le tende , facendo penetrare la luce del sole infastidendo la ragazza;
Lentamente Aila aprì gli occhi con molta fatica
"Si si ora mi sveglio" rispose lei , sbadigliando e rigirandosi nel letto come un bruco.
"Buona giornata tesoro" disse infine la madre, dandogli un bacio sulla fronte e uscendo dalla stanza.
Aila, ormai sveglia, in pochi secondi le rivenne subito in mente Jace e spalancò gli occhi .
Era un sogno?
La ragazza si alzò in fretta e si guardò intorno ma lui non c'è.
Si fece una doccia e si vestì velocemente;
Ancora non poteva credere che avesse dormito la notte con Jace e sorrideva così tanto anche solo ripensando al sogno fatto poco fa.Una volta pronta, prese la borsa appoggiata alla scrivania e sollevandola notò un biglietto.
Aila con un viso confuso lo aprì ...
"Sono dovuto andar via , di certo non potevo rimanere a dormire con te, anche se ho lottato per alzarmi da quel letto e lasciarti sola...
Finirò di raccontarti la storia un altro giorno.
buonanotte Aila sogni d'oro
Il tuo Jace"
Aila si portò il foglio sulla bocca sorridendo.
Mise il biglietto nella borsa e scese di sotto correndo per le scale.
Vuole vedere Jace il prima possibile, ma sopratutto doveva assolutamente parlare con Iisac.
Questo triangolo amoroso doveva finire.
Si preparò un caffè e uscì fuori casa.
L'aria oggi sembrava pulita, il sole splendeva e il caldo iniziava a farsi sentire;
era ora!
Arriva davanti scuola e si dirige verso il solito muretto, dove la maggior parte delle volte la aspettano i suoi compagni, ma oggi non c'è nessuno.
Aila cercò di chiamare Jace e poi Iisac ma nessuno dei due rispose.
Mentre mandava un messaggio a Iisac un sorriso famigliare si avvicinò abbracciandola da dietro.
Aila fu colta di sorpresa,
si girò e notò il suo amico
"Ciao matty come stai?" Disse la ragazza ricambiando l'abbraccio
Aila notò che il suo amico oggi era particolarmente infastidito , o per lo meno aveva un'aria strana...
"Sono un po' nervoso, oggi ho il test di fisica ma per il resto tutto apposto , te?" Rispose lui guardandosi attorno
"Benissimo a dir la verità... stamattina mi sono svegliata molto bene" rispose Aila sorridente
"Infatti! ti vedo molto solare! Meglio così , sono felice" disse l'amico toccando la spalla destra di Aila.
"Hai visto Skyler stamattina? Dovevamo incontrarci qui come sempre ma non c'è..."
Chiese lei guardandosi intorno;
la campanella ancora non era suonata e tutti si trovavano fuori , ma non c'era segno dei suoi amici.
"No,n no ...non l'ho vista, prova a chiamarla"
Disse matty sforzandosi ad essere il più disinvolto possibile.
Aila ricambiò il suo consiglio con un sorriso e dopo una breve chiacchierata lo salutò e chiamò la sua amica.
Dopo vari squilli qualcuno rispose al telefono
"Aila"rispose Skyler al telefono piangendo
"Skyler perché piangi ? Cosa hai fatto?"
L'amica ha avuto difficoltà a scandire bene le parole , uscivano solo singhiozzi
"Skyler ti prego perché piangi ? Cos'è successo?" Ripetè Aila
" j..ja..Jace" disse infine l'amica
Aila pensò che finalmente lui l'avesse lasciata
"Cosa di Jace ? Vi siete lasciati?"
Chiese Aila (quasi felice)
"N..no sta all'ospedale ..."
"Cosa?"
Al sentire quelle parole Aila diventò bianca come un foglio di carta.
"Devo andare Aila , sto all'ospedale sant claires.. ciao" e infine attaccò il telefono
Ormai tutti erano entrati a scuola ed Aila rimase in mezzo al parcheggio con il telefono sulle mani , fissando il vuoto , chiedendosi come sia possibile una cosa simile ...
Dopo pochi secondi si infilò in macchina e guidò il più in fretta possibile verso l'ospedale;
Il tragitto sembrava interminabile forse dovuto anche al traffico... Appena sveglia Aila pensò che oggi sarebbe diverso, magari bello!
il sole splendeva e Jace la aspettava ma invece il treno ha cambiato rotta ed ora come ora , oggi poteva essere uno dei giorni più brutti della sua vita.
Al primo posto però ci sarà sempre quella notte , in cui il padre tornò a casa ubriaco (come sempre)... ma questa storia sarà per un'altra volta.
Finalmente dopo 20 minuti arrivò.
Aila parcheggio la macchina, uscì fuori e corse spedita verso l'entrata senza neanche chiuderla a chiave.
L'ospedale era enorme e c'era quella solita puzza di disinfettante.
Aila odiava gli ospedali, cercava di andarci il meno possibile ma questo non è il caso.
Una volta entrata si sentiva disorientata, il bianco impeccabile che si trovava non solo sulle pareti ma ovunque , dava un certo fastidio a primo contatto con gli occhi della ragazza.
Si guardò intorno, ci sono bambini, genitori e macchine del caffè e alcuni dottori che correvano avanti e indietro con vari fogli sulle mani;
poi però individuò una scrivania dietro a una parete di vetro.
Corse verso essa scivolando anche numerose volte, le mattonelle liscie dell'ospedale insieme alle suole consumate delle converse non andavano d'accordo.
Al di là della scrivania c'era una donna non molto truccata che scriveva sul computer.
"Ciao" disse Aila con il fiatone, sbattendo la mano sul vetro per attirare l'attenzione della donna
"Buongiorno" disse lei sollevando lo sguardo , la ragazza notò subito i suoi occhi azzurri , quasi trasparenti, simili alle onde del mare.
"Ciao sto cercando Jace Anderson?"
"Scusi lei chi è?"
"Sono una sua amica"
"Mi dispiace ma per ora solo i famigliari possono entrare"
"Perfavore io non... non..."
"Mi dispiace signorina ma è contro la legge, non posso aiutarla" rispose infine la donna guardando gli occhi pieni di lacrime di Aila
La ragazza si girò e fece dei lunghi respiri, cercando di calmarsi e a non piangere.
Persone le camminavano di fronte e la guardavano con un volto dipinto di sofferenza e compassione anche se neanche la conoscessero , avrà un aspetto terribile!
Notando i vari sguardi , Aila si girò ancora una volta verso la donna
"Mi può almeno dire cos'è successo?"
Prima che la donna potesse rispondere
Aila di sentì chiamare da dietro e vide Skyler
"Sky"
L'amica corse tra le braccia di Aila piangendo .
"Cos'è successo? Spiegami"
"Jace ha fatto un incidente ieri sera nel cuore della notte...dicono che i freni non funzionavano e , sta veramente male e io ho paura" disse Skyler pulendosi con un fazzoletto il trucco colato
"Dai Sky , Jace ce la farà, è forte"
Aila ancora aveva un po' di speranza, lei credeva in lui.
"No Aila , non capisci , lui è in coma, sono veramente poco le possibilità in cui potrebbe risvegliarsi..."
La ragazza indietreggiò di due passi.
Quella frase la uccise,
pezzo dopo pezzo , mattone dopo mattone, la vita intera di Aila si frantumò in mille pezzi ancora una volta.
Provò lo stesso dolore , che provava quando il padre le faceva del male e tutto iniziò a risvegliarsi dentro di lei;
Come se Jace fosse stato la goccia ad aver fatto traboccare il vaso;
È come se un demone si fosse risvegliato nel corpo della ragazza e l'unica cosa che sentiva era un forte dolore al petto e un grande bisogno di piangere.
Aila in quel momento ritornò piccola, proprio come una volta;
Solamente Jace Anderson è riuscito a far abbattere quel muro di protezione che la ragazza si è creata nel tempo...
E ci è riuscito , ma nei peggior dei modi
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Quello che non finisce mai .
Teen Fiction-LAVORO IN CORSO- Aila dal giorno in cui è nata non ha mai avuto un infanzia felice. Con un padre alcolista che le faceva del male e la madre indifesa ha portato la ragazza a chiudersi in se stessa. Durante l'adolescenza è riuscita a crearsi una ver...